Il testo ordinario (chiamato "testo in linea" in questo documento) può contenere degli elementi per formattare in modi particolari e per riferimenti incrociati. Il testo "in linea" appare nei capitoli, appendici e titoli delle sezioni, nel sommario di copyright e all'interno di paragrafi e in altre zone simili del testo.
C'è un certo numero di elementi per indicare un significato speciale di certe parti del testo. Per ognuno di questi la fine del testo speciale deve essere marcata esplicitamente, usando un tag finale esplicito <elemento>, il tag finale abbreviato per chiudere l'elemento più interno </> o lo slash / che termina la forma più abbreviata di marcatura dell'elemento (vedere La struttura di un documento SGML e i metacaratteri, Capitolo 1).
Tipicamente sarà rappresentato in italico se disponibile, o in grassetto o testo sottolineato, oppure, in formati di puro testo in assenza della disponibilità di evidenziazione dei caratteri, circondando il testo con asterischi in *questo* modo.
Tipicamente sarà rappresentato in grassetto se disponibile o in formati di puro testo, in assenza della disponibilità di evidenziazione dei caratteri, circondando il testo con asterischi in *questo* modo.
Tipicamente sarà rappresentato in italico, o in formati di puro testo delimitando il testo con parentesi angolari in <questo> modo. Se diverse variabili metasintattiche appaiono una di seguito all'altra, ognuna dovrebbe possedere il proprio elemento <var>.
Sarà solitamente reso utilizzando un font a spaziatura fissa; in formati di puro testo possono essere usate virgolette intorno all'elemento.
Nei formati di output dove sono disponibili l'evidenziazione dei caratteri e vari stili di font, è usualmente rappresentato attraverso l'uso di font a spaziatura fissa. Nei formati di output in puro testo questi nomi non sono per nulla marcati in modo speciale, poiché ricorrono frequentemente e l'introduzione delle virgolette interromperebbe la scorrevolezza del testo.
Sarà usualmente reso utilizzando un font a spaziatura fissa; in formati di puro testo possono essere usate le virgolette attorno all'elemento.
Sarà usualmente reso usando un font a spaziatura fissa; nei formati di puro testo possono essere usate le virgolette attorno all'elemento.
Nei formati dove i riferimenti incrociati possono essere fatti in modo non invadente, rendendo una regione di testo un hyperlink senza introdurre testo in-linea, questo elemento fara sì che il testo in esso contenuto diventi un hyperlink verso la destinazione del riferimento incrociato. In altri formati questo elemento non avrà alcun effetto.
Ci sono un certo numero di elementi per introdurre i riferimenti incrociati sia verso altre parti dello stesso documento che verso altri documenti.
I riferimenti incrociati interni al documento sono basati su di uno schema di identificatori di riferimento. Ogni capitolo, appendice, sezione, sotto-sezione, ecc., può avere un attributo id che fornisce il suo id di riferimento: per esempio <chapt id="spong"> specifica che il capitolo o appendice che sta per iniziare ha l'id di riferimento spong. A questo id di riferimento poi ci si può riferire in altre parti del documento usando gli elementi speciali di riferimento incrociato.
L'identificatore di riferimento sarà usato anche per generare i nomi dei file e gli elementi di riferimento per i formati come l'HTML che producono diversi file in uscita; se nessun identificatore di riferimento è specificato allora saranno usati i numeri di capitolo, di appendice e di sezione. È una buona idea fornire almeno tutti gli identificativi di riferimento di tutti i propri capitoli e appendici, così che i nomi dei file non cambieranno se si cambia l'ordine dei capitoli, appendici o sezioni nel proprio documento.
L'elemento <ref> non ha alcun contenuto; il numero e il titolo del capitolo, appendice o sezione e il numero di pagina o qualsiasi cosa sia appropriata per il formato in uscita saranno inseriti nel testo nel punto dove appare il tag.
Sintatticamente il riferimento incrociato è un pezzo di frase con funzione di nome adatta ad usi tipo (si veda <ref id="...">) oppure ulteriori informazioni sono in <ref id="...">..
In alcuni formati genererà un vero riferimento incrociato che potrebbe (per esempio) essere usato per inviare e-mail all'indirizzo indicato. In altri formati marcherà in modo speciale il testo, abitualmente includendolo tra parentesi angolari < >.
Tipicamente entrambi gli elementi saranno resi con un font a spaziatura fissa; se possibile, il <ftppath> sarà creato in forma di un hyperlink funzionante verso il file o la directory citati sul più recente <ftpsite>.
<ftppath> deve essere sempre preceduto da un <ftpsite> nello stesso capitolo o appendice, ma una volta che un sito è stato citato, possono apparire diversi percorsi.
Tipicamente entrambi gli elementi saranno resi mediante un font a spaziatura fissa; se possibile, il <httppath> sarà creato in forma di un hyperlink funzionante verso il file o la directory citati, sul più recente <httpsite>.
<httppath> deve essere sempre preceduto da un <httpsite> nello stesso capitolo o appendice, ma una volta che un sito è stato citato, possono apparire diversi percorsi.
Tipicamente questo elemento sarà reso mediante un font a spaziatura fissa; se possibile, l'id sarà creato in forma di un hyperlink funzionante usando nome come indicatore di posizione.
Le note a piè di pagina possono apparire nella maggior parte del testo "in linea" e sono indicate da <footnote>...</footnote>. Il testo stesso del piè di pagina sarà rimosso e posto altrove (dove dipende dal formato di output) e sostituito con un riferimento o un hyperlink al piè di pagina.
Il contenuto del piè di pagina dovrebbe essere uno o più paragrafi; l'inizio del primo paragrafo non è necessario sia marcato esplicitamente. Gli elementi di marcatura "in linea" come lo stile del carattere non hanno alcun effetto sul contenuto dei piè di pagina definiti al loro interno: il piè di pagina riparte da zero.
I piè di pagina possono anche essere annidati, ma questa è raramente una buona idea.
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