Gli UPS al giorno d'oggi sono molto economici. Negli USA nel 2003, quelli abbastanza capaci sono disponibili a meno di $150, e i prezzi si stanno abbassando. In realtà i prezzi sono così bassi ora che non passeremo attraverso l'elaborata fase importante di ottimizzazione che era stata fatta proprio due o tre anni fa, di valutazione di dissipazione dei watt del proprio computer e adattamento all'UPS considerato. Invece chiariremo perché questo sarebbe una perdita di tempo e come comprare in un modo semplice e molto efficace.
Gli UPS sono valutati attraverso i watt che una batteria carica può erogare prima di scaricarsi. Comunque sono marcati con una stima dei VA (volt-ampere); spesso gli UPS consumer non specificano nemmeno una potenza in W sulla scatola dove può essere vista. Questo perché la stima dei VA è maggiore e più attraente. Come regola spannometrica assumiamo che la potenza in watt sia la metà dei VA dichiarati; per una spiegazione della complessità di questo (se interessa) vedere il white paper Understanding Power Factor, Crest Factor, and Surge Factor sul sito web della APC.
Ma anche se si conoscono i watt dell'UPS, è il rapporto tra questo numero e la dissipazione in watt del proprio computer che determina il tempo di autonomia. La propria dissipazione è difficile da prevedere; può anche essere influenzata da cose come le dimensioni del monitor che si usa (quelli grossi possono essere davvero affamati di corrente).
Il produttore prova ad aggirare questo dilemma tecnico inserendo un tempo presunto di autonomia sulla scatola. Ma esagerano e mentono anche molto circa i loro tempi di autonomia (questo si chiama "marketing"). Quello che faranno è valutare il tempo di autonomia ottenibile fornendo un sistema minimo con i dischi rigidi spenti e un piccolo monitor, simile al modo in cui i costruttori di laptop mentono circa il tempo di autonomia delle loro batterie. Il produttore di UPS più onesto fornisce una piccola tabella che mostra i tempi presunti di autonomia per differenti sistemi di configurazione (" desktop", "tower", ecc.). A lume di naso, si suppone di ottenere circa il 50% del tempo di autonomia indicato sulla scatola per la propria configurazione tipo.
Il mio parere è di dimenticare il gioco dei numeri. Andare online o al proprio negozio di computer e comperare un modello di fascia alta o home-office da APC, Best, Tripp-Lite, Belkin, o altri costruttori rispettabili. Si prosegua e si prendano i modelli con il più lungo tempo di autonomia, maggior potenza in watt, o il maggior numero di VA che si può trovare; il sovrapprezzo per esso probabilmente non sarà più di $75 sopra il modello base. Garantisco che non ci si pentirà della propria decisione di non risparmiare soldi quando arriverà la prima interruzione prolungata di alimentazione.
Forse una ragione più interessante per comperare sovra-capacità, piuttosto che finire con un UPS troppo debole per il proprio assorbimento di potenza, è che gli UPS sovraccaricati possono guastarsi in brutti modi, compreso prendere fuoco ed esplodere.
Siate sicuri di prendere un UPS "on line" piuttosto che il vecchio tipo standby o SPS. La vecchia tecnologia non filtra la propria alimentazione attraverso la batteria, così non è assicurato un buon filtraggio della tensione. Il principale vantaggio di un SPS (basso costo) è sparito ora che gli UPS a "on line" sono così economici. Ci sono altri tipi di UPS, ma sono o diventati obsoleti o destinati all'installazione in grandi centri elaborazione dati. Per una discussione dettagliata dei differenti tipi di UPS vedere i diversi tipi di sistemi di UPS, un white paper sul sito di APC.
Un'altra considerazione importante è come l'UPS comunicherà con il proprio computer. Non comprare un UPS a linea seriale (uno che comunica attraverso un cavo RS-232C). Questi stanno andando fuori mercato a favore degli UPS che usano USB o Ethernet, per la validissima ragione che le interfacce RS-232C sono incostanti, difficili da configurare, e la ricerca degli errori è difficile. Ethernet è eccessiva per questa applicazione; l'UPS semplicemente non necessita di questa larghezza di banda. Raccomandiamo restare sull' USB, che ha un buon rapporto prezzo/prestazioni per questo compito, e la ricerca guasti è relativamente facile.
Fino ad oggi c'era un'importante distinzione tra UPS intelligenti e stupidi. Negli UPS stupidi il segnale del livello di tensione andava attraverso singoli pin; quelli intelligenti usavano il collegamento come un canale a caratteri e potevano passare più informazioni sul suo stato. Ma se si evitano gli UPS RS232C non se ne vedrà mai uno stupido; invece, è probabile che nel momento in cui si legge questo documento non venga più prodotto alcun UPS stupido.
Personalmente mi piacciono gli UPS della APC (non ho rapporti con la compagnia). Ma questo non è il genere di aggeggio per cui il costruttore fa una grande differenza, una volta che se ne sceglie uno di una marca rispettabile.
La nostra raccomandazione per un ambiente di produzione Unix è una configurazione tipo come la seguente:
Un UPS per il computer.
Scaricatore di sovratensione su tutte le linee telefoniche, e anche su le linee seriali/parallele che lasciano la stanza.
Filtri di linea su ogni dispositivo non connesso all'UPS. Se si prende una scarica elettrica è più economico sostituire un filtro di linea da $50 che una stampante laser da $1500.
Se questo è troppo costoso, ridurre l'UPS ad uno stabilizzatore di linea tipo il TrippLite, ma non si rimanga senza almeno quello. Non essere protetti è falsamente economico, perché si perderanno macchine in caso di temporali — e, la legge di Murphy lo dice, si prenderanno fulmini nel peggior momento possibile.
Una cosa da notare è che tipicamente non bisognerebbe mettere una stampante laser su un UPS — il riscaldatore del toner assorbe una corrente sufficiente a sovraccaricare un UPS e causare uno spegnimento entro pochi secondi. L'altra cosa è che non bisognerebbe nemmeno mettere la stampante laser sulla stessa linea dell'UPS. Il riscaldamente parte ogni 20-30 secondi, e la maggior parte degli UPS vedrebbe l'assorbimento di corrente come un'interruzione. Quindi si prenda un flitro di linea separato per la stampante laser.
Un UPS dovrebbe essere cablato direttamente alla (o direttamente nella presa) corrente AC (quindi uno scaricatore di sovratensione non è richiesto né suggerito tra la parete e l'UPS). Inoltre, uno scaricatore di sovratensione tra l'UPS e gli apparecchi connessi a esso è ridondante.
Il proprio UPS comunica con il proprio computer in modo da spegnere correttamente il computer quando un'interruzione è durata troppo a lungo per la batteria tampone. In genere, perché uno spegnimento corretto avvenga, il proprio computer ha bisogno di avere un processo in background (un demone, in terminologia Unix) in attesa che un messaggio che arriva dal cavo dell'UPS e dica terminare. Quindi ha bisogno di dire al sistema operativo di spegnere.
Il proprio UPS probabilmente ha incluso un CD pieno di tali software. Lo si butti, perché (a) la maggior parte di essi saranno inutili bit scritti per il sistema Windows, e (b) nell'improbabile evento che si trovi del software per Linux sarà senza dubbio composto da vecchi file binari per una versione che non si ha.
Nei tempi degli UPS stupidi su linea seriale, si era abituati ad avere una mezza dozzina di demoni open source per il controllo degli UPS: apcd, dumbupsd, genpowerd. powerd, smupsd, usvd e altri. Questi erano programmi abbastanza stupidi per un lavoro semplice. Molti richiedevano di cablare a mano un cavo RS232C fatto su misura per aggirare varie cattiverie che i costruttori di UPS facevano alle loro porte per bloccarle la clientela.
Quei giorni sono passati. Gli UPS USB si sono sbarazzati dell'hacking del cavo e dell'hardware klugery, ma richiedono un po' più di intelligenza da un demone di controllo. Il campo si è ridotto considerevolmente. Sembra che ci siano solo due progetti rimasti in essere.
Il progetto Network UPS Tools è un demone di controllo generico che punta a comunicare intelligentemente con tutti gli UPS progettati.
apcupsd è un demone specificatamente progettato per comunicare con gli UPS costruiti da APC, la American Power Corporation.
Entrambi sono progetti solidi e ben gestiti. I loro gruppi di sviluppo sono reciprocamente ben disposti, e ci sono state discussioni occasionali di una fusione. Imprevedibilmente, in Ottobre 2003 il progetto apcupsd è il più ricco di caratteristiche dei due, con, tra le altre cose, migliore supporto USB e migliore documentazione; ma gli strumenti NUT hanno una architettura più pulita, più sviluppatori, e sono meglio accettati in Red Hat e nelle altre maggiori distribuzioni.
Il mio consiglio è semplice; utilizzare apcupsd se si compra un UPS APC, e gli strumenti NUT se si compra qualcos'altro. I pacchetti RPM e Debian (che potranno modificare la sequenza di boot del proprio sistema come pure installare i binari del demone) sono disponibili per entrambi, così l'installazione dovrebbe essere facile in entrambi i casi.
Se si sta usando il proprio UPS per provare a mantenere un DNS/Web/mailserver 24/7, si ha bisogno di assicurarsi che la macchina possa essere configurata per riavviarsi automaticamente quando è rialimentata.
Questo non è il normale comportamento di molti computer quando escono dalla fabbrica. Normalmente dopo che l'alimentazione è tolta e ristabilita, bisogna premere esplicitamente un pulsante per ridare l'alimentazione. Si può provare il proprio computer togliendogli l'alimentazione; togliendo l'alimentazione (staccando la spina); quindi reinserendo il cavo. Se il proprio computer parte immediatamente, bene. Non c'è altro da fare.
Se il proprio computer non parte, accenderlo manualmente (premendo il pulsante di alimentazione) e entrare nel programma di SETUP del computer (spesso con la pressione di DEL durante la sequenza di accensione; altre volte premendo di F10). Bisogna quindi allora cercare e cambiare il parametro di configurazione appropriato per permettere la partenza automatica.
Di solito, questo è situato sotto la voce BOOT del menu, e potrebbe essere chiamata qualcosa come Restore on AC/Power Loss o Full-On. La parola esatta varierà secondo il fornitore del BIOS ROM. Generalmente si hanno tre opzioni: Last State, Power On, e Power Off.
Alcuni BIOS non supportano di questo genere di opzione. Questa è stupidamente una cattiva progettazione, ma succede. Se è così, l'unico rimedio pratico è procurarsi una nuova motherboard.