Il kernel di Linux permette di comunicare con ogni stampante che si possa collegare ad una porta seriale, parallela o usb, più ogni stampante sulla rete locale. Sfortunatamente, questo da solo non è sufficiente; bisogna essere anche in grado di generare dati che la stampante possa capire. Tra le stampanti incompatibili, le prime sono quelle definite come "Windows" o "GDI". Sono chiamate così perché tutto o parte del linguaggio di controllo della stampante e i dettagli del meccanismo di stampa non sono documentati. Tipicamente, il venditore metterà a disposizione un driver Windows e lo venderà allegramente solo ad utenti Windows; questo è il motivo per cui sono chiamate Winprinters. In alcuni casi il venditore metterà a disposizione anche driver per NT, OS/2, o altri sistemi operativi.
Molte di queste stampanti non funzionano con il software libero. Alcune funzionano, e altre funzionano solo in parte (solitamente perché qualcuno ha effettuato un reverse engineering trovando i dettagli necessari per scrivere un driver). Si veda più sotto la lista delle stampanti supportate per avere dettagli su stampanti specifiche.
Poche stampanti sono intermedie. Qualche modello della NEC, per esempio, implementa una forma semplificata del linguaggio standard PCL che permette ai software che usano PCL di stampare ad una definizione fino a 300dpi, ma solo NEC sa come ottenere 600dpi da queste stampanti.
Se si possiede una di queste stampanti Windows, ci sono modi indiretti per usarla, ma sono piuttosto scomodi. Si veda la Sezione 12 in questo documento per ulteriori informazioni sulle stampanti Windows.
Per quanto riguarda le stampanti che funzionano con il software libero, la scelta migliore è comprarne una che abbia il supporto nativo per PostScript nel firmware. Quasi tutto il software Un*x che produce output stampabile lo produce in PostScript, quindi ovviamente sarebbe carino avere una stampante che supporti direttamente PostScript. Sfortunatamente, il supporto PostScript è raro al di fuori dell'ambito delle stampanti laser, e alcune volte è un'aggiunta costosa.
Il software Un*x, e l'industria editoriale in generale, ha standardizzato l'uso di Postscript come linguaggio di controllo delle stampanti. Questo è successo per varie ragioni:
Postscript è nato come parte di Apple Laserwriter, un perfetto compagno per Macintosh, il sistema largamente responsabile della rivoluzione dei desktop degli anni 80.
I programmi Postscript possono essere usati per generare output per uno schermo a pixel, per uno schermo vettoriale, per un fax, o per quasi ogni tipo di meccanismo di stampa, senza che sia necessario cambiare il programma originale. L'output di Postscript sarà sempre lo stesso su ogni dispositivo Postscript, almeno entro i limiti delle capacità del dispositivo stesso. Prima della creazione dei PDF ci si scambiavano documenti complessi on-line come file Postscript. L'unica ragione per cui questo standard non ha "attaccato" è stato perché le macchine Windows solitamente non includono un visualizzatore Postscript, così Adobe specificò iperlink e compressione per Postscript, chiamò il risultato PDF, distribuì dei visualizzatori, e inventò un mercato per il suo strumento "distillatore" (le cui funzionalità sono offerte anche da ps2pdf e pdf2ps di Ghostscript).
Postscript è un linguaggio di programmazione completo; può essere usato per scrivere software adatto a fare quasi tutto. In genere è utile per definire delle subroutine all'inizio dei programmi che riproducano più volte cose complesse per tutta la lunghezza di un documento, come un logo o una grande scritta "MINUTA" sullo sfondo. Ma non c'è ragione per non fare conti con un programma Postscript.
Postscript è completamente descritto in una serie di libri pubblicamente disponibili (che si possono trovare in ogni buona libreria) e anche on-line presso http://partners.adobe.com/asn/developer/technotes/postscript.html. Anche se Adobe l'ha inventato e ne fornisce l'implementazione commerciale dominante, altri venditori come Aladdin ne producono altre implementazioni codificate indipendentemente.
In mancanza del (ingente) budget necessario per comprare una stampante Postscript, si può usare ogni stampante supportata da Ghostscript , l'interprete libero per Postscript usato al posto dell'attuale supporto Postscript. Si noti che la maggior parte delle distribuzioni GNU/Linux possono vendere solo una versione di Ghostscript piuttosto antiquata a causa della licenza. Per fortuna solitamente ci sono dei pacchetti aggiornati di Ghostscript messi a disposizione nelle aree contrib di ogni distribuzione.
Oggi Adobe usa un nuovo linguaggio per le stampanti chiamato "PrintGear". Sembra che sia un linguaggio in formato binario molto semplificato con un po' di eredità Postscript ma senza compatibilità Postscript, e non si sa se Ghostscript lo supporta. Ma alcune stampanti PrintGear sembrano supportare un altro linguaggio come PCL, e queste stampanti funzioneranno con GNU/Linux (se PCL è implementato nella stampante e non in un driver Windows).
Allo stesso modo, Adobe offre un'implementazione Postscript basata sugli host chiamata PressReady. Funziona come Ghostscript nell'offrire supporto Postscript per una stampante non PostScript, ma ha lo svantaggio di funzionare solo sotto Windows.
Ci sono diversi luoghi dove si può cercare per scoprire se una particolare stampante funzionerà. Il database di stampanti mantenuto cooperativamente dal Printing HOWTO vuole essere una lista esauriente dello stato del supporto per le stampanti. Ce n'è un riassunto più sotto; ci si assicuri di controllare on-line per maggiori dettagli e informazioni su quale driver usare.
La scommessa più sicura per chi deve acquistare una nuova stampante è consultare la lista delle stampanti suggerite, che si concentrano intorno alle stampanti a getto d'inchiostro a colori e ai dispositivi laser monocromatici. Acquistarne una dai fornitori affiliati aiuterà a supportare questo documento e il sito web.
La pagina delle stampanti compatibili di Ghostscript contiene una lista di alcune stampanti funzionanti, nonché collegamenti ad altre pagine.
I gruppi di Google contengono centinaia di testimonianze sul "funziona" e "non funziona". Si provi con tutti e tre, dopo di che si controlli che la propria stampante sia presente nel database, così che sia elencata correttamente per il futuro.
Questa sezione è un riassunto del database on-line. La versione on-line include specifiche sui dispositivi, note, informazioni sui driver, documentazione mantenuta dagli utenti, pagine web dei fabbricanti e script d'interfaccia per usare i driver con diversi sistemi di spool (inclusi LPR, LPRng, PDQ e CUPS). La versione on-line di questa lista è interattiva: stampanti possono essere aggiunte in ogni momento, quindi ci si assicuri di controllarla. Infine, se la stampante non è elencata, la si aggiunga!
Questo elenco non è il vangelo; alcune volte vengono aggiunte informazioni errate, che vengono alla fine eliminate. Le voci che non sono state controllate sono marcate con un asterisco (*). Si verifichi tramite i gruppi di Google che una stampante sia stata utilizzata da qualcuno prima di comprarla basandosi su questo elenco.
Le stampanti possono essere classificate in quattro tipi:
Stampanti perfette lavorano perfettamente: si possono utilizzare tutte le capacità della stampante, inclusi colore, piena risoluzione ecc. In pochi casi stampanti con modalità di "miglioramento della risoluzione" che non funziona vengono elencate come perfette; generalmente la differenza nella qualità di stampa è così piccola che non vale la pena di preoccuparsene.
Si può stampare bene, ma potrebbero esserci piccole limitazioni di diverso tipo sia nella stampa che in altre funzioni.
Si può stampare, ma potrebbe essere impossibile farlo a colori, o possibile solo ad una risoluzione scarsa. Si veda l'elenco on-line per informazioni sulle limitazioni.
Non si può stampare; tipicamente, questo è dovuto a mancanze nel driver e/o della documentazione su come scriverne uno. Stampanti inutili alcune volte vengono "promosse", sia quando qualcuno scopre che funzionano con un driver esistente, che quando qualcuno crea un nuovo driver, ma non si dovrebbe contare su questo.
E senza ulteriori indugi, ecco la lista delle compatibilità delle stampanti:
Tabella 1. Stampanti supportate da Linux
Fabbricante | Perfettamente funzionanti | Generalmente funzionanti | Parzialmente funzionanti | Paperweight |
---|---|---|---|---|
Alps | MD-1000 | |||
Anitech | M24 | |||
Apollo | P-1200 | |||
Apple | 12/640ps | Color StyleWriter 1500 | ||
Avery | Personal Label Printer+* | Personal Label Printer | ||
Brother | HL-4Ve | HJ-400 | DCP-1200 | 4550* |
CItoh | M8510 | |||
CalComp | Artisan 1023 penplotter* | |||
Canon | BJ-5 | BJC-50* | BJ F100* | BJC-5000* |
Citizen | ProJet II* | printiva700 | ||
Compaq | IJ750* | IJ900 | IJ300* | |
DEC | DECWriter 500i* | 1800* | ||
Daewoo | DP-3630H* | |||
Dymo-CoStar | ASCII 250* | |||
Epson | ActionLaser 1100* | EPL-5700 | 9-pin 136 Col* | AcuLaser C1000 |
Fujitsu | 1200* | |||
Generic | PostScript Printer | 9-pin 136 Col* | ||
GoldStar | GLP-1450* | |||
HP | 2000C | Color LaserJet 5 | C LaserJet 4500* | DeskJet 3320 |
Hansum | BJ-330H* | |||
Heidelberg | Digimaster 9110* | |||
Hitachi | DDP 70 (with MicroPress)* | |||
IBM | 3853 JetPrinter* | 4029 030 LaserPrinter 10* | ||
Imagen | ImPress* | |||
Infotec | 4651 MF* | |||
Jepcom | JP-B330* | |||
Kodak | DigiSource 9110* | |||
Kyocera | F-800T* | FS-3500* | F-800A/F-800* | |
LaserMaster | LM 1000 | |||
Lexmark | 4039 10plus | 1020 Business* | 1000 | Winwriter 100* |
Minolta | PagePro 6* | PagePro 8L* | PagePro 6L | |
Mitsubishi | CP50 Color Printer* | |||
NEC | MultiWriter* | SuperScript 100C* | SuperScript 610plus* | |
Oce | 3165* | |||
Okidata | ML 320 | DP 5000 | ML-184 Turbo* | Okijet 2010 |
Olivetti | JP350S* | JP450 | ||
Others | BJ-230* | |||
PCPI | 1030* | |||
Panasonic | KX-P1123* | KX-P2123* | KX-P1124i* | KX-P6100* |
Pentax | PocketJet 200 | |||
Printrex | 820 DL* | |||
QMS | 2425 Turbo EX* | ps-810* | magicolor 2 | |
Qnix | PICASSOI* | |||
Raven | LP-410 | |||
Ricoh | 4081* | Aficio 401* | Aficio Color 2206* | |
Sambo | PageJet P1* | |||
Samsung | ML-85* | ML-85G | MJ 630V* | ML-5050G* |
Seiko | SpeedJET 200* | SLP* | ||
Sharp | AR-161* | AJ-1800 | AJ-2100 | |
Sindo | ExecJet 4072* | |||
Sony | IJP-V100 | |||
Star | JJ-100* | LC 90* | LC 24-15 Multi-Font* | WinType 4000* |
Tally | MT908* | |||
Tektronix | 3693d color printer, 8-bit mode* | Phaser 350* | ||
Xerox | 2700 XES | Able 1406 | DocuPrint C8* | DocuPrint P8* |
È difficile selezionare una stampante al giorno d'oggi; ci sono molti modelli tra cui scegliere. Ecco alcuni suggerimenti per l'acquisto:
Si ottiene ciò per cui si paga. Quasi tutte le stampanti sotto i 200-300 dollari possono stampare ragionevolmente bene, ma il costo della stampa per pagina è molto alto. Per alcune stampanti, bastano una o due cartucce per eguagliare il costo di una stampante nuova! Questo è vero in particolare per le stampanti a getto d'inchiostro economiche. Allo stesso modo, stampanti economiche non dureranno molto a lungo. Le stampanti meno care, per esempio, hanno un MTBF di circa tre mesi; ovviamente non sono adatte per un uso intenso.
Le testine delle stampanti a getto d'inchiostro si intaseranno irrimediabilmente con l'andare del tempo, perciò la possibilità di rimpiazzare in qualche modo la testina è una buona funzionalità. Le testine delle stampanti a getto d'inchiostro sono costose, e le cartucce integrate testine/inchiostro costano dieci volte tanto (!) rispetto alle cartucce di solo inchiostro, perciò la possibilità di rimpiazzare la testina solo quando necessario è un'altra buona funzionalità. Le stampanti Epson Stylus tendono ad avere testine fisse, e le HP Deskjet tendono ad averle integrate nelle cartucce. Le Canon hanno cartucce in tre parti con contenitori indipendenti per l'inchiostro; a me piace questo modello. D'altra parte, le cartucce HP non sono più molto costose, e la HP produce una linea nel complesso migliore; Canon spesso è la terza scelta dal punto di vista della qualità di stampa. Le stampanti Epson Stylus e quelle a getto d'inchiostro della HP sono le più supportate al momento dal software libero.
Le stampanti laser consumano tamburo e toner, più una piccola barra che pulisce il toner. I modelli più economici uniscono toner e tamburo in una grande cartuccia; il loro utilizzo è più costoso. I migliori modelli per chi stampa molto sono quelli che usano semplice polvere di toner o che almeno separano cartucce di toner e tamburo.
Le migliori fotografie a colori si ottengono da stampanti a tono continuo che usano un aloide d'argento unito ad un approccio a laser per produrre —sorpresa!—fotografie reali. Dato che queste stampanti costano migliaia di dollari, Ofoto.com offre lavori stampa-a-stampa a buon mercato. I risultati sono sbalorditivi: nemmeno la miglior stampante a getto d'inchiostro è paragonabile.
Le stampe fotografiche più abbordabili sono quelle ottenute dai dispositivi di sublimazione del colore, come alcuni della serie Alps (trasferimento termico di inchiostro asciutto o sublimazione del colore), o delle poche stampanti fotografiche a livello utente della Sony. Sfortunatamente i dispositivi Alps sono poco supportati dal software libero (l'unico resoconto conosciuto di un utente Alps che utilizza il driver Ghostscript parla di immagini a strisce e granulose), e anche così non è chiaro se l'opzione di sublimazione del colore sia supportata. Non si sa se i dispositivi Sony funzionino.
Le più comuni stampanti a getto d'inchiostro specializzate nella stampa di fotografie solitamente presentano processi a 6 o perfino a 7 colori CMYK. Tutte le stampanti specializzate in fotografie sono costose da usare; o finirà il colore blu e si dovrà sostituire tutta la cartuccia, oppure il ricambio per un singolo colore costerà un occhio della testa. Anche la carta speciale è costosa; il costo delle fotografie ad alta qualità così ottenute potrebbe superare un dollaro americano per pagina. Si veda anche la sezione sulla stampa fotografica più avanti, e le sezioni sulla messa a punto del colore (se così si può chiamare) con GhostScript.
Ultimamente le stampanti laser a colori sono diventate più economiche, il che le rende dispositivi interessanti per i resoconti a colori. Il costo per pagina delle stampanti laser a colori è più economico di quello delle stampanti a getto d'inchiostro. Comunque possono essere poco adatte per stampare le fotografie. Un giorno le stampanti laser a colori diventeranno comuni e rimpiazzeranno quelle noiose stampanti laser monocromatiche.
La velocità è proporzionale alla potenza del processore, all'ampiezza di banda e generalmente al costo della stampante. Le stampanti più veloci saranno quelle di rete di tipo Postscript con processori interni potenti. Stampanti a livello utente dipenderanno in parte dalla velocità di resa di GhostScript, che può essere influenzata usando una macchina ben equipaggiata; pagine piene di colori, in particolare, possono consumare grandi quantità di memoria. Le cose andranno bene finché si avrà questa quantità di memoria.
Volendo stampare su moduli copiativi, ci vorrà una stampante d'impatto; alcune società producono ancora stampanti ad aghi, molte delle queli emulano i modelli Epson tradizionali e lavorano bene.
Sono supportate due linee di stampanti per etichette: i modelli Dymo-Costar e i Seiko SLP. Altri modelli potrebbero funzionare oppure no. La Avery fornisce etichette adesive in formato 8.5x11 di diverse misure che si possono far passare attraverso una stampante.
Disegni di grande formato sono supportati ai nostri giorni da stampanti a getto d'inchiostro gigantesche; la scelta più popolare è HP. Stampanti a getto d'inchiostro di media grandezza (11x17) vengono usate comunemente per stampe più piccole. Il plotting di questo tipo viene fatto tramite i linguaggi RTL, HP-GL e HP-GL/2, che sono semplici linguaggi vettoriali proprietari di HP, generati direttamente dal software dell'applicativo.