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Ci sono parecchie altre opzioni che si possono utilizzare sulla riga
di comando di configure
quando si compila gawk
a partire dai sorgenti, tra cui:
--disable-extensions
Disabilita il meccanismo delle estensioni all’interno di
gawk
. Specificando quest’opzione non è possibile
utilizzare estensioni dinamiche. Inoltre si disabilita la
configurazione e la generazione delle estensioni di esempio nella
directory extension.
Questo è utile quando si genera gawk
per essere eseguito
su un’altra piattaforma.
L’azione di default è di controllare dinamicamente se le estensioni
possono essere configurate e compilate.
--disable-lint
Disabilitare i controlli lint all’interno di gawk
. Le opzioni
--lint e --lint-old
(vedi la sezione Opzioni sulla riga di comando)
sono accettate, ma non fanno nulla, e non emettono alcun messaggio di
avvertimento.
Analogamente, se si imposta la variabile LINT
(vedi la sezione Variabili predefinite modificabili per controllare awk
)
questa non ha alcun effetto sul programma awk
in esecuzione.
Se si specifica l’opzione del compilatore GNU Compiler Collection (GCC) che
elimina il codice non eseguito, quest’opzione riduce di quasi
23K byte la dimensione del programma eseguibile gawk
su sistemi GNU/Linux x86_64. I risultati su altri sistemi e con
altri compilatori sono probabilmente diversi.
L’uso di questa opzione può apportare qualche piccolo miglioramento nei
tempi di esecuzione di un programma.
ATTENZIONE: Se si usa quest’opzione alcuni dei test di funzionalità non avranno successo. Quest’opzione potrà essere rimossa in futuro.
--disable-mpfr
Non effettuare il controllo delle librerie MPFR e GMP. Ciò può essere utile principalmente per gli sviluppatori, per assicurarsi che tutto funzioni regolarmente nel caso in cui il supporto MPFR non sia disponibile.
--disable-nls
Non attivare la traduzione automatica dei messaggi. Ciò normalmente non è consigliabile, ma può apportare qualche lieve miglioramento nei tempi di esecuzione di un programma.
--enable-versioned-extension-dir
Usare una directory con l’indicazione della versione per le estensioni. Il nome della directory conterrà la versione principale e quella secondaria dell’API. Ciò consente la presenza, nello stesso sistema, di più di una versione dell’API, senza che fra di esse sorgano dei conflitti legati all’una o all’altra versione.
Si usi il comando ‘./configure --help’ per ottenere la lista completa
delle opzioni disponibili in configure
.
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