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Forse Linux non finisce qui...

Da qualche tempo mi diverto a cercare informazioni su Linux, soprattutto riguardo alle possibilità di sviluppo per il futuro.

Dopo avere tradotto in italiano un testo di Glyn Moody, a proposito della storia di Linux dalla nascita fino alla definitiva esplosione, mi sono reso conto della mancanza, proprio riguardo al futuro, di una parte importante.

Intanto dopo la fuoriuscita di Linus dall'ambiente universitario e la dipartita verso la Transmeta tutti si immaginavano chissà quali ripercussioni, invece non è stato così.

Linus ha continuato a lavorare a Linux, continuando ad impreziosire il codice del kernel stabile (2.0.x) e perfezionare il codice della futura versione 2.2....

Questa cosa a me è sembrata da subito molto strana: non potevo che domandarmi per quale motivo Transmeta avesse preso un Linus occupatissimo e gli avesse concesso di continuare la sua precedente attività di coordinatore dello sviluppo di Linux.

Cercherò qui di seguito di giustificare una mia sensazione, proprio riguardo al futuro di Linus ed altre cose solo apparentemente lontane...

Intanto in questi giorni forse ho capito qual'è la strada scelta da Linus, non dico che questa sia la verità ma i fatti parlano chiaro....

Il primo elemento importantissimo è la guerra che si sta finalmente inasprendo tra Intel ed il resto del mondo. Il più grande produttore di CPU è su un binario certo, verso i nuovi microprocessori a 64 bit. Dopo l'abbandono dei vecchi Pentium normali, è stata presa definitivamente la strada verso il futuro, con collaborazioni eccellenti (tra tutti a quanto pare spicca HP).

Ma il resto del mondo dove sta andando? La decisione da parte di Intel di non rilasciare le specifiche dello slot della CPU Pentium II, obbliga la concorrenza a muoversi diversamente, infatti sono già usciti i primi processori concorrenti di Intel che utilizzano il vecchio tipo di bus per la CPU aggiornato a super 7 (velocità portata a 100Mhz). In questo modo stanno rosicchiando preziose fette di mercato ad Intel.

La realtà, quindi, potrebbe essere diversa. Le premesse sono buone ma manca l'acuto, cioè Intel ha ancora un certo vantaggio che vedo difficilmente colmabile in breve tempo: la differenza di prestazioni per i sistemi di fascia alta ed altissima..., come è importantissimo il discorso della scalabilità, non si può dimenticare la mancanza dell'SMP nel mercato dei concorrenti di Intel (il K6 ed i concorrenti hanno un supporto all'SMP che non è compatibile con quello Intel, e non è supportato attualmente da nessun chipset o piastra madre).

In mezzo a tutto ciò spunta improvvisa una notizia: la Transmeta sta lavorando da due anni ad una nuova CPU con caratteristiche fortemente innovative. Questo fatto potrebbe passare inosservato ma è una cosa importante.

Il fatto che Transmeta si occupi di CPU non è strano..., come ricorda Glyn Moody infatti Dave Ditzel (la guida di Transmeta) è uno degli scienziati che ha contribuito alla creatura SPARC (forse la migliore CPU risc mai realizzata), quindi la notizia ha un buon fondamento, ed questa cosa è perfino in linea con le dichiarazioni di Linus: "se le cose in Transmeta vanno veramente bene, io divento abbastanza ricco continuando a fare ciò che voglio e quando voglio".

Cosa sta succedendo quindi? azzardo una ipotesi: Linus sta facendo qualcosa di semplicemente normale: come alla base di Linux c'è la volontà di adattare il kernel agli applicativi già esistenti, potrebbe esserci la possibilità, invece di impazzire a creare processori in una parte obsoleti e nell'altra nuovi (con il piede nel Cisc per l'x86 e con il piede nel Risc per le prestazioni), di sviluppare un processore adatto a Linux così come è, magari con un occhio più attento al discorso dei sistemi multiprocessore, o forse addirittura in un ottica completamente differente, magari un RISC di nuova generazione più vicino all'Alpha di Digital e non al vecchio ed appesantito X86....

La mia ipotesi quindi è che Transmeta stia utilizzando Linus proprio per costruire quello che normalmente riescono a fare Intel e Microsoft sottobanco, cioè una coppia microprocessore/sistema operativo perfettamente allineati...

Potrebbe bastare ma secondo me non è finita qui...

Questa settimana prendo in mano un articolo che parla di Amiga, dopo tanto tempo si parla ancora di questo sistema tanto buono quanto sfortunato.

Nel testo ci sono dei risvolti direi interessanti. La Amiga Inc. è stata comperata, per due lire, da una grande azienda. Dopo la splendida vita sui microprocessori della serie 68xxx (fino all'68060), e l'annuncio del passaggio alle cpu PowerPc, quasi a voler emulare il fratello maggiore Mac, l'attuale proprietario ha fatto retromarcia annunciando di NON volere più andare verso PowerPc, ma verso un nuovo sistema ed un nuovo microprocessore con caratteristiche veramente innovative.

Quando ho letto queste ultime due parole mi è venuto un dubbio:

Stiamo parlando di mercato ad un livello medio basso ma da dove può venire un processore così all'avanguardia? Si può ensare che Intel o Amd siano in grado di fare una cosa così? direi proprio di no. Il PowerPc? è stato già scartato. Ormai Alpha è più verso i sistemi grandi, ma allora da dove può venire questa benedetta 'cosa' innovativa?

Il fatto che ci sia tanta segretezza dietro al lavoro di Linus, ed anche dietro ad Amiga può essere considerata solo una coincidenza?

Altro punto, se Linux già funziona sulle macchine Amiga è ipotizzabile l'uso sulla nuova architettura, se questo non bastasse lo stesso AmigaOS se evoluto in modo opportuno potrebbe diventare un sistema abbastanza valido da competere con Windows 95, sui desktop e non sui server....
Ricordo che Amiga, senza una azienda a fare da palo, ha viaggiato per anni in un modo molto 'Linux', sia il sistema che gli applicativi sono stati portati avanti dagli utenti e non dalla casa madre. Altre aziende hanno evoluto l'hardware, in modo indipendente ma raggiungendo risultati stupefacenti.

Con tutto ciò, secondo me, siamo di fronte ad un nuovo mondo informatico, molto probabilmente lontano dall'oggi di Windows 95 quanto basta a fare tremare Intel e Microsoft messi insieme. Il mercato sembrava consolidato, invece ci sono segnali di spinta in direzioni differenti...

Molto probabilmente è in arrivo un terremoto: prima gli annunci di Netscape, Corel ed Oracle, poi i grandi assemblatori e produttori che stanno fornendo Linux installato sulle loro macchine. Questi sono segnali di cambiamento decisi. Il CEO di Corel quando parla di Linux parla di un sistema da usare e non da supportare a margine, questo significa che viene accettata la storia di Linux fino ad adesso e che viene consolidato il suo futuro.

Io non riesco a vedere le cose in modo separato, cioè i tempi sono maturi per fare saltare fuori l'antagonista a Microsoft, sia esso Linux o Amiga, o magari entrambe o addirittura la stessa cosa, a patto di colpire il mercato con la verità, cioè che la direzione attuale di Microsoft è sbagliata, anzi sbagliatissima. La stessa Microsoft sembra che adesso abbia la necessità di tirare in campo un concorrente per non vedersi penalizzare dall'antitrust, i segnali ci sono e sono concreti...

Se questa cosa non fosse vera Linux non avrebbe senso di esistere, non ci sarebbe un nuovo Amiga e non esisterebbe nient'altro oltre Windows 98.

di Massimo Nuvoli


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