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E, già, facile a dirsi! Hai forse dimenticato che quella partizione da mezzo giga è stracolma di dati, di pagine html, di lettere di plutini e di plutocrati (162 per l'esattezza), e poi file di configurazione faticosamente creati, e grossi tar costosamente daunlodati dalla Rete?
Tutta sta roba, caro il mio fabrizio, dove la metti?
Ecco la situazione:
/dev/hda1 1-131 65992 Linux native # vuoto, era OS/2
/dev/hda2 132-530 201000 Linux native # vuoto, era OS/2
/dev/hda3 531-1049 261576 Linux native # /home/hgsys uso Hyper-G
/dev/hdb1 238-949 65992 Linux swap # paging space in uso
/dev/hdb2 1081-2096 512000 Linux native # / di Slackware ed altro
Allora, facciamo così:
elimino la swap e la rendo native; la monto su /mnt
il server Hyper-G per ora non mi serve (sono dietro ad un maledetto
firewall); pulizia dei log, error file, old file, compattazione dei 100
mega rimasti in 47 mega che metto in /mnt
nella vecchia swap.
L'operazione richiede un doppio reboot, ma non è sufficiente.
Anche dopo averla formattata ad ext2 qualche demone maligno
ci ha paginato sopra. Reboot e reformatto. uffa!
Spezzo il mount al vecchio /home/hgsys
(/dev/hda3
)
e lo ricreo su /dev/hdb1
dove ho il server Hyper-G compattato.
Hurrah! Ora ho il disco da 540 mega libero.
Con gusto e goduria libidinosa deleto le sue partizioni.
Dice che ha solo 528 mega.
Ora ricordo: c'era da mettere un ponticello per abilitare i 540 mega,
ma non ne avevo sotto mano.
E non ne ho tuttora.
Lasciamo stare
(maledetto M$-dog! quo usque tandem abutere patientia nostra?)
Creo una bella partizione da 528 mega, la monto e via con un magico
cpio -p
Per i distratti e gli assenti ricordiamo che cpio
, oltre alla modalità
-o
per scrivere su un archivio e -i
per leggere un archivio, ha una
modalità -p
per fare entrambe le cose contempotraneamente
(a che pro? pensa, ti ricopia anche in rete intere gerarchie
mantenendo timestamp, owner e link).
Ricordo con simpatia un amico che ebbe una disavventura niente male che lo convinse a NON usare MAI piùcpio
(anzi, passò al VMS). La IBM nelle pagineman
aggiunge anche una sezioneEsempi:
con alcuni esempi di utilizzo dei comandi. Bene, il nostro amico, dovendo ricopiare una gerarchia contente la contabilità del 1991 nel direttorio 1992 in modo che, modificandone i contenuti si potesse partire con un nuovo anno (il programma NON lo avevo scritto IO), pensò correttamente di usarecpio -p
per la bisogna. Solo checpio
ha sempre talmente tanti flag che si fa fatica (in realtà non se ne ha voglia) a sapere a cosa servano, ed i manuali IBM proponevano un esempio d'uso delcpio
col flag-pl
, spiegando chiaramente che il flag-l
provocava, dove possibile, l'uso di hard link! Avrete già capito che i nuovi file della contabilità erano ancora quelli vecchi e che ... vennero rapidamente svuotati dei loro preziosissimi dati. per fortuna avevamo dei QIC con i dati..., ma il nostro amico decise allora di odiare UNIX, tornò al VMS e probabilmente ora si sollazza con Win NT, che, come noto, ne è il discendente più diretto.
Intanto che mi ve contavo ste ciacoe, il nostro cpio
si è copiato mezzo giga tra i due dischi
(nessun hard link tra file system diversi, ricordate?)
Ora non rimane che andare in /etc
e modificare i nomi
dei device in fstab
ed in lilo.conf
, avendo cura di
riscrivere il master boot record
.
Prima di cancellare la partizione originaria, proviamo.
reboot...
va là, FUNZIONA!
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