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GCompris
L'articolo...L'articolo contiene la recensione di GCompris e l'intervista ad uno dei principali sviluppatori. |
Tra i preconcetti che sono presenti tra le persone che utilizzano software di qualsiasi genere è che per la piattaforma Linux non esistano programmi adatti ai più piccoli. Per Windows ormai non si contano più quelli adatti ai più piccini ma anche ai più grandicelli: la bambola da vestire con abitini dai colori sgargianti, la pallina che rimbalza, il pupazzo che corre a destra e a manca e chi più ne ha più ne metta. Non servirebbe precisarlo, ma nella maggior parte dei casi non è software libero. Per carità, questi giochi vanno benissimo per qualche ora di svago ma sono forzatamente limitati ad un esercizio molto basso delle capacità intellettive dei nostri ragazzi. Quando si vorrebbe che il proprio pargolo avesse qualche cosa di più interessante ed intelligente da fare occorre pensare a qualcosa di differente, di superiore per certi versi. Non disperatevi, quel che fa per voi esiste, è carino, tradotto in molte lingue tra cui anche quella italiana ed in continua evoluzione.
E, non ultimo, è software libero al 100% (sotto licenza GPL).
Ofset (Organization for Free Software in Education and Teaching) è un'organizzazione che si propone di creare soluzioni educative per l'apprendimento e l'insegnamento, tra cui GCompris, che gira sotto Linux e Mac OS X ed offre diverse attività, di buon livello, per bambini in età prescolare e che frequentano le scuole elementari. Il suo nome significa letteralmente "ho capito", è inserito tra i pacchetti ufficiali GNU ed attualmente è giunto alla versione 5.2.
Include più di una quarantina di attività, dalle più semplici che sviluppano capacità di base quali imparare ad usare mouse e tastiera o disegnare con il pc alle più complesse, che hanno l'obiettivo di promuovere l'apprendimento dell'artitmetica e della matematica, l'alfabetizzazione, la logica, il problem solving e molto altro.
C'è bisogno di aiuto? Per orientare l'utente è presente uno scarno help integrato all'interno del programma, ed altra documentazione è presente sul sito web del progetto.
Se le attività che insegnano ad utilizzare l'euro per pagare ed avere il resto, a leggere l'ora da un orologio a lancette o a distinguere la mano destra dalla sinistra possono far sorridere i più grandicelli, non crediate che sia letteralmente un gioco da ragazzi risolvere gli altri questiti di difficoltà crescente. Anche per gli adulti. L'esercizio della logica viene messo a dura prova e non è raro dover mettersi a pensare per più di qualche minuto di seguito a quale sia la soluzione al problema che viene posto. Per esempio, il sottoscritto ci ha messo un pochino a capire il funzionamento delle chiuse e a riuscire a far passare Tux con la sua barca da una parte all'altra, pur avendo superato di qualche anno, per usate un eufemismo, il target d'età al quale è rivolto questo software.
Dopo l'illustrazione dei tanti pregi l'elencazione dei (pochi) difetti:
Si ritiene comunque che a breve saranno applicati dei considerevoli miglioramenti dal punto di vista della localizzazione italiana.
Abbiamo pensato di intervistare per voi Bruno Cudoin, uno dei realizzatori di GCompris.
Bruno, descrivi chi sei, dove vivi...
Sono un ingegnere informatico. Vivo a Tolosa (sud est della Francia). Ho trentasei anni, sono sposato e ho due bambini. Un maschio ed una femmina che sono perfetti per testare GCompris ;-)
Come hai incontrato il mondo del software libero?
Ho iniziato ad utilizzare Linux nel 1993, ma ho scoperto i nastri GNU per Unix della FSF che venivano distribuiti nel 1990. In quel periodo rimasi fortemente impressionato dall'introduzione al software libero di Richard Stallman che accompagnava Emacs. Ma è solo dopo, con le potenzialità di Internet, che divenne facile partecipare al mondo del software libero.
Qual è la tua attività nel campo del software libero?
Sono il principale sviluppatore di GCompis. È un applicativo educativo per ragazzi dai 3 ai 10 anni. È un software molto importante perché, senza questo tipo di contenuti, GNU/Linux sarebbe inutilizzato nella scuola elementare. Sono anche vice presidente di Ofset, il cui principale obiettivo è la creazione di software libero e di soluzioni educative. Abbiamo sviluppato, con l'aiuto dell'UNESCO, un live cd educativo basato su Knoppix: Freeduc.
GCompris è davvero un bel programma. Com'è nato?
Volevo avere del software su GNU/Linux per i miei ragazzi. Così mi sono accorto che il software proprietario che c'è attualmente in giro per questo tipo di utilizzo era di bassa qualità (eccetto che per la grafica). Decisi di realizzare un tool migliore e volevo essere sicuro che potesse essere utilizzato nel mondo intero, in ogni scuola. Oggi ci sono più di cinquanta differenti attività in GCompris ed è stato tradotto in maniera eccellente in venti lingue.
I tuoi prossimi obiettivi per GCompris?
È iniziato del lavoro per implementare una funzione di segnalazione. Dovrebbe aiutare un insegnante a far girare GCompris in una classe. Come al solito, stiamo incessantemente aggiungendo più attività ci è possibile. Vorrei implementare nuove funzionalità, dove il computer aggiunga un valore reale al processo di apprendimento. Per esempio, possiamo aggiungere un simulatore di un motore (far funzionare il motore mediante l'apertura/chiusura/inizio dell'esplosione...). Le possibilità sono senza fine e creano una specie di enciclopedia dinamica con la quale puoi giocare, non solo da guardare.
Quale tipo di aiuto ti sta fornendo la comunità del software libero?
Un sacco. Per prima cosa Ofset è un'organizzazione molto efficiente. Non siamo solo sviluppatori ma un vero gruppo con gli stessi obiettivi, e questo fa la vera differenza quando ci rapportiamo con istituzioni come l'UNESCO o con i governi.
Qual è la situazione del software libero in Francia?
Sta continuamente evolvendosi e migliorando... È davvero difficile da immaginare. Dipende dalle situazioni e dalle persone. A livello scolastico GNU/Linux sta andando molto bene dal lato server ma stenta a decollare dal lato client. Come succede in altre zone, del resto.
Grazie a Bruno per l'intervista e... per GCompris! :-)
L'autoreSimone StevaninCoordinatore Generale del PLUTO Project |
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