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Siamo in vista del Pluto Meeting 2001 e per questo ho intervistato Simone Stevanin coordinatore dell'evento e "Capo"(TM) del PLUTO.
Bene Simone, siamo arrivati al quinto anno con il nostro meeting, dove si svolgerà quest'anno?
Siamo arrivati, ad onor del vero, al settimo anno. La prima edizione, infatti, si tenne nel 1995, a Padova. Il Meeting è una manifestazione itinerante per l'Italia, che si svolge dove un insieme di appassionati decide di unire le proprie forze ed idee per dar luogo ad un evento sul software libero, avendo a propria disposizione i locali ed i mezzi per farlo. Questo spesso avviene mediante la "fusione" del meeting team del Pluto con quello di un LUG. È quello che è successo anche quest'anno: il neonato Terni LUG, che è stato fondato in occasione del Pluto Meeting 2000, si è fuso con il Pluto per formare una squadra più ampia, che sta realizzando per tutti gli appassionati di free software il Pluto Meeting 2001. A Terni, appunto.
Perché proprio Terni ed in special modo una scuola?
Abbiamo deciso di ripetere il meeting a Terni perché i ragazzi del Terni LUG sono stati coloro che hanno presentato, sulla carta, una disponibilità di mezzi e locali superiore alle altre città candidate, che hanno avuto non pochi problemi a presentare la loro offerta. La scelta di ripetere il meeting nella stessa città è passata attraverso la necessità di non ripetere un evento copia di quello dell'anno scorso ma di trovare nuovi spunti, idee e locali per mettere insieme una manifestazione sempre più appetibile e strutturata. Per questo è stato scelto l'ITC Federico Cesi: per la sua capienza e per la presenza di aule attrezzate con pc per i corsi, per il suo auditorium, perfetto per i talk e, non secondariamente, per la possibilità di far entrare all'interno di una scuola dove da sempre si vede solo software proprietario le idee e la filosofia che caratterizzano il software libero. Per far vedere, insomma, che c'è una valida alternativa ai "soliti noti", che per di più rispetta l'etica con la quale dovrebbero essere diffusi il sapere e la conoscenza, da sempre patrimonio dell'istituzione scolastica.
Quali sono i binari su cui si muove quest'anno il meeting?
Quelli di sempre: cercherà di diffondere il software libero mediante conferenze, install fest, corsi e dibattiti e di creare un punto di incontro interaziendale e tra le aziende e gli appassionati, allestendo un'apposita area per il recruiting di personale specializzato. L'ingresso al meeting e l'accesso ai talk, ai corsi e alla tavola rotonda saranno come al solito gratuiti e liberi.
Ho notato che i talk presentati sono molti, qual è stato il criterio di scelta e come suddivideresti per aree di interesse gli argomenti trattati?
Già, quest'anno davvero molti esperti hanno ritenuto il Pluto Meeting un'eccellente manifestazione a cui poter dare il proprio contributo. Dopo aver inviato il loro abstract all'indirizzo preposto, l'argomento proposto per la loro conferenza è stato vagliato attentamente dal comitato tecnico, creato con lo scopo di valutare quali talk fossero più adatti ad essere presentati durante la manifestazione. Naturalmente si è messo come punto fermo che gli argomenti delle trattazioni dovessero essere inerenti il software libero, sia dal punto di vista tecnico che filosofico. Si è cercato di far partecipare più relatori possibili, compatibilmente con il programma delle tre giornate. Questo ha fatto si che non tutti i talk potranno essere tenuti nell'auditorium, ma che contemporaneamente ad alcuni di essi se ne dovranno svolgere altri in un altro locale, la sala audiovisivi. Le aree di interesse spaziano da quella tecnica (kernel di Linux, crittografia, apache, presentazione di applicazioni libere etc.) a quella filosofico-legale (aspetti legali del free software e tavola rotonda) a quella di conoscenza delle entità che promuovono il software libero sul territorio italiano (ILS, Pluto ILDP etc.). Non c'è che dire: ce n'è per tutti i gusti.
Come tradizione oltre al tanto parlare c'è anche molto "fare". In che direzione si muovono i corsi presentati quest'anno?
I corsi di quest'anno sono stati realizzati con un occhio di riguardo verso i principianti, coloro che per la prima volta si avvicinano al mondo di Linux ed al software libero. Grazie agli insegnanti che come ogni anno si prodigheranno per rendere l'esposizione dei loro concetti più semplice ed immediata possibile cercheremo di far accedere alle lezioni il maggior numero di persone. Questo grazie al fatto che le adesioni ai corsi possono essere richieste anche via web, compilando l'apposito form. Se dovessero esserci molte richieste chiederemo agli insegnanti di tenere più sessioni dello stesso corso, se sarà possibile.
Un'ultima domanda slegata dall'argomento meeting ma che devo farti anche alla luce del nuovo sito del PLUTO. Proprio nell'intestazione appare PLUTO Free Software User Group. Puoi spiegare questa scelta ai nostri lettori?
Non è una scelta dell'ultim'ora: si è trattato di palesare quello che da molti anni è divenuto il nostro gruppo. Nato nel 1992 come LUG, il Pluto ha subito una intenso periodo di riflessione e dibattito su quelli che dovevano essere i suoi scopi e sulla sua essenza dai quali è risultata la scelta di promuovere, supportare e produrre solo ed esclusivamente software libero. Ecco perché la denominazione è stata cambiata in FSUG: per mettere maggiormente l'accento su ciò che siamo e su ciò che facciamo, da molti anni ormai.
Ringraziando Simone per il tempo dedicatoci, vi segnalo alcuni link per avere maggiori informazioni sul meeting.
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