USR_28

Puntatori utili: Pagina iniziale · Riferimenti rapidi · Indice User Manual Vim · Indice generale · FAQ in inglese

*usr_28.txt* Per Vim version 8.1. Ultima modifica: 2008 Jun 14 VIM USER MANUAL - di Bram Moolenaar Traduzione di questo capitolo: Giuliano Bordonaro La piegatura Un testo strutturato può essere diviso in sezioni. E le sezioni in sottosezioni. La piegatura vi consente di mostrare una sezione come una sola linea, consentendo una visione d'assieme. Questo capitolo spiega i diversi modi per farlo. |28.1| Che vuol dire piegatura? |28.2| Piegatura manuale |28.3| Lavorare con le piegature |28.4| Salvataggio e ripristino delle piegature |28.5| Piegature secondo i rientri |28.6| Piegature mediante marker |28.7| Piegature secondo la sintassi |28.8| Piegature secondo espressione |28.9| Piegature delle linee non modificate |28.10| Quale metodo di piegatura usare? Capitolo seguente: |usr_29| Spostarsi attraverso i programmi Capitolo precedente: |usr_27| Comandi di ricerca e modelli Indice: |usr_toc|

*28.1*	Cosa vuol dire piegatura?

La piegatura serve per mostrare un gruppo di linee del buffer come se fossero
una sola riga sullo schermo.  Allo stesso modo con cui piegate un foglio di
carta per renderlo più corto:

	+------------------------+
	| linea 1		 |
	| linea 2		 |
	| linea 3		 |
	|_______________________ |
	\			 \
	 \________________________\
	 / linee ripiegate	  /
	/________________________/
	| linea 12		 |
	| linea 13		 |
	| linea 14		 |
	+------------------------+

Il testo esiste ancora nel buffer, intatto.  Soltanto che le linee visibili
hanno una piegatura.

Un vantaggio conseguente alla piegatura è che potete godere di una migliore
vista d'assieme della struttura del testo, piegando delle linee di una sezione
e sostituendole con una sola linea che indica che lì c'è una sezione.


*28.2*	Piegatura manuale

Provate: mettete il cursore entro un paragrafo e digitate:

	zfap

Vedrete che il paragrafo viene sostituito da una linea evidenziata.  Avete
effettuato una piegatura.  |zf| è un operatore ed |ap| la selezione di un
oggetto di testo.  Potrete impiegare l'operatore |zf| con tutti i comandi di
movimento per creare una piegatura del testo su cui vi siete spostati.  |zf|
lavora anche nel modo visuale.

Per rivedere il testo, dispiegatelo digitando:

	zo

E potrete richiudere la piegatura con:

	zc

Tutti i comandi di piegatura cominciano con "z".  Con un po' di fantasia "z"
ricorda un foglio di carta piegato visto da un lato.  La lettera che segue la
"z" ha un significato mnemonico per aiutarvi a rammentare i comandi:

	zf	F-old creation	(Creare una piegatura)
	zo	O-pen a fold	(Riaprire una piegatura)
	zc	C-lose a fold	(Chiudere una piegatura)

La piegatura può venire annidata: una regione di testo che contenga delle
piegature può essere nuovamente piegata.  Ad esempio, potete piegare tutti i
paragrafi di questa sezione e poi farlo con le sezioni costituenti questo
capitolo.  Provate.  Vedrete che aprendo la piegatura che contiene l'intero
capitolo verranno conservate le pieghe nidificate così come erano, alcune
potrebbero essere aperte ed altre invece chiuse.

Supponete di aver fatto diverse piegature e di voler invece vedere tutto il
testo.  Potreste portarvi su ogni piega e digitare "zo".  Per fare prima usate
questo comando:

	zr

Questo R-idurrà la piegatura.  Il contrario è:

	zm

Questo piega M-ore (nuovamente).  Potete ripetere "zr" e "zm" per aprire e
chiudere le pieghe annidate di molti livelli.

Se aveste annidato attraverso molti livelli, potreste aprirli tutti con:

	zR

Questo R-iduce le piegature non lasciandone alcuna.  E potete chiudere tutte le
pieghe con:

	zM

Questo piegherà M-olto e M-olto di più.

Potete togliere rapidamente le piegature con il comando |zn|.  E |zN| riporta
la piegatura come era.  |zi| cambia tra le due.  Questo è un modo proficuo di
lavorare:
- creare le piegature per avere la vista d'assieme del vostro file
- spostarvi dove vi pare per fare il vostro lavoro
- fare |zi| per cercare del testo e lavorarci
- fare |zi| nuovamente per tornare indietro e ricominciare lo spostamento

Maggiori informazioni sulla piegatura manuale sono nel manuale di riferimento:
|fold-manual|


*28.3*	Lavorare con le piegature

Quando una piegatura è chiusa, i comandi di movimento come "j" e "k" la
attraversano come se fosse una sola linea vuota.  Ciò vi consente di spostarvi
rapidamente sopra il testo ripiegato.

Potete copiare, cancellare ed incollare le piegature come se si trattasse di
una sola linea.  Ciò è utilissimo per riordinare delle funzioni entro un
programma.  Prima assicuratevi che ciascuna piega contenga tutta una funzione
(o poco meno) selezionando il corretto 'foldmethod'.  Poi cancellate la
funzione con "dd", spostate il cursore ed incollatela con "p".  Se alcune
linee della funzione fossero prima o dopo la piegatura, potreste usare la
selezione Visual:
- ponete il cursore sulla prima linea da spostare
- premete "V" per entrare nel modo Visual
- portate il cursore sull'ultima linea che volete spostare
- premete "d" per cancellare le linee selezionate.
- spostate il cursore sulla nuova posizione e "p"ut (incollate) qui le linee.

è talvolta difficile vedere o ricordare dove si trovi una piegatura, ossia
dove un comando |zo| potrebbe davvero operare.  Per vedere le piegature
definite:

	:set foldcolumn=4

Ciò mostrerà una piccola colonna alla sinistra della finestra per indicare le
piegature.  Un "+" viene mostrato per una piegatura chiusa.  Un "-" è posto
all'inizio di ciascuna piega aperta e "|" alle linee seguenti della piega.

Potete usare il mouse per aprire una piega facendo clic sul "+" nella colonna
della piegatura.  Fare clic sul "-" o sul "|" chiuderà una piegatura aperta.

  Per aprire tutte le pieghe sulla linea del cursore usate |zO|.
  Per chiudere tutte le pieghe sulla linea del cursore usate |zC|.
  Per eliminare una piega sulla linea del cursore usate |zd|.
  Per eliminare tutte le pieghe sulla linea del cursore usate |zD|.

Se siete nel modo Insert, la piega alla linea del cursore non è mai chiusa.
Ciò vi consente di vedere ciò che state scrivendo!

Le piegature vengono aperte automaticamente quando si salta in giro o si
sposta il cursore a sinistra od a destra.  Ad esempio, il comando "0" apre la
piega sotto il cursore (se 'foldopen' contiene "hor", che è il default).
L'opzione 'foldopen' può essere cambiata per aprire pieghe per comandi
specifici.  Se volete che venga sempre aperta la linea sotto il cursore, fate
così:

	:set foldopen=all

Attenzione: non potrete spostarvi entro una piega chiusa allora.  Potreste
voler usare ciò solo temporaneamente e poi tornare al settaggio di default:

	:set foldopen&

Potete far sì che le piegature si chiudano automaticamente quando uscite da
esse:

	:set foldclose=all

Ciò riapplicherà 'foldlevel' a tutte le piegature che non contengono il
cursore.  Dovrete provarlo per sentire se vi piace.  Usate |zm| per piegare
ancora e |zr| per piegare di meno (ridurre le pieghe).

La piega è localizzata nella finestra.  Ciò vi permette di aprire due finestre
sullo stesso buffer, una con le pieghe e l'altra senza.  Od una con tutte le
pieghe chiuse ed una con tutte aperte.


*28.4*	Salvataggio e ripristino delle piegature

Quando lasciate un file (iniziando ad editarne un altro), lo stato delle
piegature viene perduto.  Ritornando allo stesso file successivamente tutte le
piegature aperte o chiuse manualmente saranno tornate al proprio default.
Quando le pieghe sono state create manualmente, tutte le pieghe vanno
perdute!  Per salvare le piegature usate il comando |:mkview|:

	:mkview

Ciò scriverà nel file le impostazioni e le altre cose che influenzano la
vista.  Potete modificare quanto salvato con l'opzione 'viewoptions'.
Riaprendo successivamente lo stesso file, potrete caricare nuovamente le
viste:

	:loadview

Potete salvare fino a dieci viste di un file.  Ad esempio, salvare le
impostazioni attuali come terza vista e caricare la seconda:

	:mkview 3
	:loadview 2

Notare che quando aggiungete o cancellate delle linee la vista potrebbe
diventare non valida.
Così osservate l'opzione 'viewdir', che indica dove le viste sono state
salvate.  Potreste voler cancellare delle vecchie viste.


*28.5*	Piegature secondo i rientri

Definire le pieghe con |zf| costa un sacco di lavoro.  Se avete strutturato il
vostro testo dando un rientro più ampio alle componenti di livello più basso,
potrete usare il metodo di piegatura dei rientri.  Ciò creerà piegature per
tutti gli insiemi di linee aventi lo stesso rientro.
  Linee con un rientro più ampio diverranno piegature annidate.  Ciò funziona
assai bene con molti linguaggi di programmazione.

Provatelo impostando l'opzione 'foldmethod':

	:set foldmethod=indent

Così potrete usare i comandi |zm| e |zr| per piegare maggiormente o ridurre
le piegature.  è facile da vedere in questo testo di esempio:

This line is not indented
	This line is indented once
		This line is indented twice
		This line is indented twice
	This line is indented once
This line is not indented
	This line is indented once
	This line is indented once

Notare che la relazione tra l'estensione del rientro e la profondità della
piegatura dipendono dall'opzione 'shiftwidth'.  Ciascun valore 'shiftwidth'
del rientro aggiunge un'unità alla profondità della piegatura.  Ciò viene
chiamato livello di piegatura.

Usando i comandi |zr| e |zm| adesso aumentate o diminuite il valore
dell'opzione 'foldlevel'.  Potete anche impostarlo direttamente:

	:set foldlevel=3

Ciò significa che tutte le piegature con tre volte il rientro 'shiftwidth' o
più verranno chiuse.  Più basso sarà il livello di piegatura, tante più
piegature verranno chiuse.  Quando 'foldlevel' è zero tutte le piegature
vengono chiuse.  |zM| pone 'foldlevel' a zero.  Il comando opposto |zR| pone
'foldlevel' al livello più profondo presente entro il file.

Così ci sono due modi per aprire e chiudere le piegature:
(A) Impostando il livello di piegatura.
    Fornisce un velocissimo modo di "portarsi in alto" per vedere la struttura
    del testo, spostare il cursore, e "ritornare in basso" nel testo.

(B) Usando i comandi |zo| e |zc| per aprire o chiudere specifiche piegature.
    Consente di aprire soltanto le piegature volute, lasciando chiuse le
    altre.

Ciò può venire combinato: potete prima chiudere molte piegature usando |zm|
poche volte e poi aprire una piega specifica con |zo|.  Od aprire tutte le
piegature con |zR| e poi chiuderne alcune con |zc|.

Ma non potete definire delle piegature manualmente se il 'foldmethod' è
"indent", poiché ciò sarebbe in conflitto con la relazione tra il rientro ed
il livello di piegatura.

Di più circa le piegature basate sul rientro nel manuale di riferimento:
|fold-indent|


*28.6*	Piegature mediante marker

Dei marker entro il testo vengono usati per specificare l'inizio e la fine di
una regione di piegatura.  Ciò dà un esatto controllo su quali linee siano
incluse entro una piegatura.  Lo svantaggio è che il testo necessita di essere
modificato.

Provatelo:

	:set foldmethod=marker

Testo di esempio, come apparirebbe in un programma C:

	/* foobar () {{{ */
	int foobar()
	{
		/* return a value {{{ */
		return 42;
		/* }}} */
	}
	/* }}} */

Notate che la linea piegata mostrerà il testo prima del marker.  Ciò è molto
utile per capire cosa contenga la piegatura.

è fastidioso quando i marker non siano più accoppiati correttamente dopo
aver spostato qualche linea.  Ciò può essere evitato usando marker numerati.
Esempio:

	/* global variables {{{1 */
	int varA, varB;

	/* functions {{{1 */
	/* funcA() {{{2 */
	void funcA() {}

	/* funcB() {{{2 */
	void funcB() {}
	/* }}}1 */

Ad ogni marker numerato comincia una piegatura del livello specificato.  Ciò
farà che qualsiasi piegatura di livello più alto finisca qui.  Potete usare
proprio dei marker numerati di partenza per definire tutte le piegature.
Solo quando voleste esplicitamente terminare una piegatura prima che ne inizi
un'altra dovrete aggiungere un marker di fine.

Di più circa le piegature con i marker nel manuale di riferimento:
 |fold-marker|


*28.7*	Piegature secondo la sintassi

Per ogni linguaggio Vim usa un file di sintassi diverso.  Ciò definisce i
colori per le diverse componenti entro il file.  Se state leggendo questo
testo su di un terminale che supporti i colori, i colori che vedete
vengono fatti con il file di sintassi "help".
   Nei file di sintassi è possibile aggiungere oggetti di sintassi che
abbiano l'argomento "fold".  Questi definiscono una regione di piegatura.  Ciò
comporta di scrivere un file di sintassi ed aggiungergli questi oggetti.  Non
è semplice da fare.  Ma una volta fatto, tutte le piegature avvengono
automaticamente.
   Poniamo di usare un file di sintassi esistente.  Così non vi è più nulla da
spiegare.  Potete aprire e chiudere piegature come spiegato sopra.  Le
piegature verranno create e distrutte automaticamente scrivendo il file.

Di più circa le piegature secondo sintassi nel manuale di riferimento:
|fold-syntax|


*28.8*	Piegature secondo espressione

è come la piegatura basata sul rientro ma, invece di impiegare il rientro di
una linea, una funzione utente verrà chiamata a calcolare il livello di
piegatura di una linea.  Potete usarlo per del testo ove qualcosa indichi
quali linee debbano stare insieme.  Un esempio è costituito da un messaggio
e-mail dove il testo quotato viene indicato da un ">" prima della linea.  Per
piegare queste quote usate questo:

	:set foldmethod=expr
	:set foldexpr=strlen(substitute(substitute(getline(v:lnum),'\\s','',\"g\"),'[^>].*','',''))

Potete provarlo con il testo seguente:

> quoted text he wrote
> quoted text he wrote
> > double quoted text I wrote
> > double quoted text I wrote

Spiegazione per la 'foldexpr' usata nell'esempio (a partire dal centro):
   getline(v:lnum)			prende la linea corrente
   substitute(...,'\\s','','g')		toglie tutti gli spazi bianchi dalla
					linea
   substitute(...,'[^>].*','','')	toglie tutto ciò che segue '>'
   strlen(...)				misura la lunghezza della stringa,
					pari al numero di '>'s trovati

Notare che una barra rovesciata deve essere inserita davanti ad ogni spazio,
virgolette doppie e barra rovesciata per il comando ":set".  Se ciò vi
confonde usate

	:set foldexpr

per vedere l'attuale valore risultante.  Per correggere un'espressione
complicata usate il completamento automatico da linea di comando:

	:set foldexpr=<Tab>

Dove <Tab> è il vero Tab.  Vim completerà il valore precedente che potrete
allora modificare.

Di più circa la piegatura secondo espressione nel manuale di riferimento:
|fold-expr|


*28.9*	Piegatura delle linee non modificate

Risulta utile se impostate l'opzione 'diff' nella stessa finestra.  Il comando
|vimdiff| lo farà per voi.  Esempio:

	:setlocal diff foldmethod=diff scrollbind nowrap foldlevel=1

Fatelo in ogni finestra che mostri una versione diversa dello stesso file.
Vedrete chiaramente le differenze tra i file, fin quando il testo non
modificato rimane piegato.

Per maggiori dettagli vedere |fold-diff|.


*28.10* Quale metodo di piegatura usare?

Tutte queste possibilità inducono a domandarsi quale metodo scegliere.
Purtroppo non esiste una regola d'oro.  Ecco alcuni suggerimenti.

Se c'è un file di sintassi con le piegature per il linguaggio che state
utilizzando, questa è probabilmente la scelta migliore.  Se non ce n'è uno
potreste provare a scriverlo.  Ciò richiede una buona conoscenza delle
stringhe di ricerca.  Non è facile, ma quando funziona non dovete definire le
piegature manualmente.

Piegare manualmente delle regioni scrivendo comandi può essere usato per il
testo non strutturato.  Allora usate il comando |:mkview| per salvare e
ripristinare le vostre piegature.

Il metodo dei marker richiede che voi modifichiate il file.  Se condividete i
file con altri o dovete rispettare gli standard della ditta, potreste non
essere in grado di aggiungerne.
   Il vantaggio principale dei marker è che li potete mettere esattamente dove
li volete.  Ciò evita che qualche linea vada persa quando tagliate ed
incollate delle piegature.  E potete aggiungere un commento su cosa sia
contenuto della piegatura.

La piegatura badata sul rientro è qualcosa che funziona in molti file, ma non
sempre benissimo.  Usatela quando non potete usare uno degli altri metodi.
Comunque è molto utile per delineare.  A questo fine, usate una sola
'shiftwidth' per tutti i livelli di annidamento.

Piegare mediante espressioni può fare le piegature in quasi tutti i testi
strutturati.  è anche semplice da specificare, particolarmente se l'inizio e
la fine di una piegatura può essere trovato facilmente.
   Se usate il metodo "expr" per definire le piegature, ma non vi vengono come
vorreste potete passare al metodo "manual".  Ciò non rimuoverà le piegature
già definite.  Così potrete cancellare od aggiungere piegature manualmente.


Capitolo seguente: |usr_29|  Spostarsi attraverso i programmi

Copyright: vedere |manual-copyright|  vim:tw=78:ts=8:ft=help:norl:

Per segnalazioni scrivere a vimdoc.it at gmail dot com
     oppure ad Antonio Colombo azc100 at gmail dot com

Generato da una versione modificata di vim2html in data gio 28 mag 2020, 22.07.10, CEST