*usr_41.txt* Per Vim version 7.2. Ultima modifica: 2008 Giu 21 VIM USER MANUAL - di Bram Moolenaar Traduzione di questo capitolo: Antonio Colombo Preparare uno script Vim Il linguaggio script di Vim è usato per il file di inizializzazione vimrc, nei file di sintassi, e molto altro. Questo capitolo spiega gli elementi che possono venir usati in uno script di Vim. Ce ne sono molti, così questo capitolo è lungo. |41.1| Introduzione |41.2| Variabili |41.3| Espressioni |41.4| Condizioni |41.5| Esecuzione di una espressione |41.6| Utilizzo funzioni |41.7| Definizione funzioni |41.8| Liste e Dizionari |41.9| Eccezioni |41.10| Osservazioni varie |41.11| Scrivere un plugin |41.12| Scrivere un plugin per un tipo_file |41.13| Scrivere un plugin per un compilatore |41.14| Scrivere un plugin veloce a caricarsi |41.15| Scrivere librerie di script |41.16| Distribuzione di script Vim Capitolo seguente: |usr_42| Aggiungere nuovi menù Capitolo precedente: |usr_40| Definire nuovi comandi Indice: |usr_toc|
*41.1* Introduzione *vim-script-intro* *script* Il vostro primo incontro con gli script di Vim è il file vimrc. Vim lo legge all'avvio e ne esegue i comandi. Potete impostare delle opzioni con il valore che preferite, ed usare al suo interno ogni comando che cominci per ":" (questi comandi sono talora designati come comandi Ex o comandi della linea di comando). Anche i file di sintassi sono degli script Vim. E lo sono pure i file che impostano opzioni per uno specifico tipo di file. Una macro complessa può essere definita da un file script di Vim separato. Potete pensare ad altri usi voi stessi. Partiamo da un semplice esempio:
:let i = 1
:while i < 5
: echo "il contatore è" i
: let i += 1
:endwhile
Note:
I ":" non sono obbligatori in questo caso. Vanno necessariamente usati solo se immettete un comando direttamente. In un file di script Vim possono essere omessi. Noi li useremo comunque, per sottolineare che questi sono comandi coi ":" e per distinguerli dai comandi che si danno in modo Normal.Note:
Potete provare gli esempi copiando (comando yank) le linee da questo testo ed eseguendole con :@" L'output dell'esempio precedente è:il contatore è 1
il contatore è 2
il contatore è 3
il contatore è 4
Nella prima linea, Il comando ":let" assegna un valore a una variabile. La forma generale è:
:let
{variabile}
={espressione}
In questo caso il nome della variabile è "i" e l'espressione è un valore semplice, il numero 1. Il comando ":while" inizia un ciclo. In forma generale:
:while
{condizione}
:
{comandi}
:endwhile
I comandi fino ad ":endwhile" che chiude il ciclo sono eseguiti finché la condizione rimane verificata. La condizione qui usata è l'espressione "i < 5". Questa espressione è vera finché la variabile i assume valori inferiori a 5.
Note:
Se scriveste un ciclo che duri più del previsto, potete interromperlo premendoCTRL-C
(CTRL-Break
in ambiente MS-Windows). Il comando ":echo" visualizza gli argomenti che gli vengono passati. In questo caso la stringa di caratteri "il contatore è" ed il valore della variabile i. Poiché i vale 1, visualizzerà:il contatore è 1
Poi c'è il comando ":let i += 1". E' equivalente ad usare ":let i = i+1". Questo aggiunge 1 alla variabile i ed assegna il nuovo valore alla variabile stessa. L'esempio è stato dato per spiegare i comandi, ma se voleste davvero eseguire un simile ciclo, lo si può scrivere in maniera molto più concisa:
:for i in range(1, 4)
: echo "il contatore è" i
:endfor
Il funzionamento di |:for| e |range()| verrà spiegato più oltre. Seguite i puntatori se siete impazienti. TRE TIPI DI NUMERI I numeri possono essere decimali, esadecimali od ottali. Un numero esadecimale inizia con "0x" o con "0X". Ad esempio "0x1f" è il numero decimale 31. Un numero ottale inizia con uno 0. "017" è il numero decimale 15. Attenzione: non mettete uno zero davanti ad un numero decimale, verrebbe interpretato come un numero ottale! Il comando ":echo" stampa sempre numeri decimali. Ad es.:
:echo 0x7f 036
127 30
Un numero diventa negativo quando è preceduto da un segno "-". Questo vale anche per numeri esadecimali ed ottali. Un segno "-" è usato anche per indicare una sottrazione. Confrontate questo esempio con il precedente:
:echo 0x7f -036
97
Gli spazi bianchi in una espressione vengono ignorati. Comunque se ne raccomanda l'uso per separare gli elementi e rendere l'espressione di più facile lettura. Per esempio, per evitare nell'esempio la confusione con un numero negativo, mettete un spazio fra il segno "-" e il numero che lo segue:
:echo 0x7f - 036
*41.2* Variabili Un nome di variabile è composto di lettere ASCII, cifre ed il carattere "_". Il primo carattere del nome non può essere un numero. Nomi validi di variabile sono: contatore _aap3 nome_molto_lungo_di_variabile_con_sottolineature LunghezzaFunz LUNGHEZZA Nomi di variabile non validi sono "pippo+pluto" e "6var". Queste variabili sono globali [valgono per tutti i buffer di una sessione Vim - NdT]. Per vedere una lista di tutte le variabili correntemente definite usate questo comando:
:let
Potete usare variabili globali in qualsiasi posto. Questo implica anche che quando la variabile "contatore" è usata in un file di script, potrebbe anche essere usata in un altro file. Questo porta quanto meno a confusione, od al peggio crea problemi veri. Per evitarli, potete usare una variabile locale per un file di script, mettendogli come prefisso "s:". Ad esempio, uno script contiene questi comandi:
:let s:contatore = 1
:while s:contatore < 5
: source altro.vim
: let s:contatore += 1
:endwhile
Poiché "s:contatore" vale solo per questo script, potete essere certi del fatto che lo script "altro.vim" non ne cambierà il valore. Se "altro.vim" usa una variabile "s:contatore", si tratterà di una copia diversa, propria di quello script. Per saperne di più sulle variabili locali ad uno script si veda: |script-variable|. Ci sono ulteriori tipi di variabili, si veda |internal-variables|. Quelle usate più spesso sono: b:name variabile locale propria di un buffer w:name variabile locale propria di una finestra (window) g:name variabile globale (anche in una funzione) v:name variabile predefinita da Vim ANNULLARE VARIABILI Le variabili occupano memoria e vengono visualizzate nell'output del comando ":let". Per cancellare una variabile usate il comando ":unlet". Ad es.:
:unlet s:contatore
Questo cancella la variabile di script locale "s:contatore" e libera la memoria che essa occupava. Se non siete sicuri dell'esistenza della variabile, e non volete vedere un messaggio di errore nel caso la variabile non esista, aggiungete al comando il "!"
:unlet! s:contatore
Quando uno script Vim termina, le variabili locali che ha usato non saranno annullate automaticamente. La prossima volta che lo script verrà eseguito, potrà ancora usare il vecchio valore della variabile. Ad es.:
:if !exists("s:contatore_chiamate")
: let s:contatore_chiamate = 0
:endif
:let s:contatore_chiamate = s:contatore_chiamate + 1
:echo "Chiamato" s:contatore_chiamate "volte"
La funzione "exists()" controlla l'esistenza di una variabile. Il suo argomento è il nome della variabile di cui volete controllare l'esistenza. Non la variabile in sé! Se scriveste:
:if !exists(s:contatore_chiamate)
Allora il valore di s:contatore_chiamate sarebbe usato come nome della variabile la cui esistenza viene controllata da exists(). Questo non è ciò che volete. Il punto esclamativo ! nega un valore. Quando il valore della funzione era "vero" (true) diventa "falso" (false). Quando era "falso" diventa "vero". Potete leggerlo come la parola "non" (not). Ossia "if !exists()" si può leggere come "if not exists()", ovvero "se è falso il valore ritornato da exists()". Vim considera "vero" qualsiasi valore diverso da zero. Zero è falso.
Note:
Vim automaticamente converte una stringa in un numero quando sta cercando un numero. Usando una stringa che non comincia con un numero, il numero risultante è zero. Guardando l'esempio seguente::if "vero"
Il "vero" verrà interpretato come uno zero, ossia come falso! STRINGHE VARIABILI E COSTANTI Finora alle variabili sono stati assegnati solo valori numerici. Si possono usare come valori anche stringhe di caratteri. Numeri e stringhe sono i tipi fondamentali di costanti che Vim consente. Il tipo della variabile è dinamico, viene impostato ogni volta che si assegna un valore alla variabile stessa con ":let:". Per ulteriori informazioni sul tipo di variabile vedere |41.8|. Per assegnare il valore di una stringa ad una variabile, dovete usare una costante di tipo stringa. Ne esistono due tipi. La prima è una stringa di caratteri, racchiusa in doppi apici:
:let nome = "pietro"
:echo nome
pietro
Se volete inserire un doppio apice all'interno della vostra stringa, metteteci davanti un "\" (backslash, barra retroversa).
:let nome = "\"pietro\""
:echo nome
"pietro"
Per evitare di usare "\", potete racchiudere la stringa fra apici:
:let nome = '"pietro"'
:echo nome
"pietro"
All'interno di una stringa racchiusa fra apici singoli, tutti i caratteri restano invariati. Solo l'apice singolo stesso è speciale: ne dovete inserire due per ottenerne uno. Un "\" viene anch'esso preso alla lettera, così non lo potete usare per cambiare il significato del carattere che lo segue. Nelle stringhe racchiuse fra doppi apici è possibile usare i caratteri speciali. Eccone qualcuno utile: \t<Tab>
tabulatore \n<NL>
a capo \r<CR>
<Invio>
\e<Esc>
escape \b<BS>
"cancella un carattere" \" " doppi apici \\ \ barra retroversa (backslash) \<Esc>
<Esc>
escape (forma alternativa) \<C-W>
CTRL-W
carattere "iniziale" per spostarsi tra finestre Gli ultimi due sono solo a titolo di esempio. La forma "\<nome_car>
" si può usare per inserire il carattere speciale "nome_car". Si veda |expr-quote| per la lista completa degli elementi speciali di una stringa.
*41.3* Espressioni Vim ha un modo ricco ma semplice per gestire le espressioni. Potete leggere qui la definizione: |expression-syntax|. Qui mostreremo gli elementi più comuni. I numeri, le stringhe e le variabili citate, sono già espressioni. Così ovunque ci si aspetti un'espressione, potete usare un numero, una stringa od una variabile. Altri elementi fondamentali in una espressione sono: $NOME variabile d'ambiente &nome opzione @r registro Esempio:
:echo "Il valore di 'tabstop' è" &ts
:echo "La tua home directory [Unix] è" $HOME
:if @a > 5
La forma &nome si può usare per salvare il valore di una opzione, impostare l'opzione a un nuovo valore, fare qualcosa, e ripristinare il valore precedente.
:let salva = &ic
:set noic
:/L'Inizio/,$delete
:let &ic = save_ic
Questo serve ad essere certi che l'espressione "L'Inizio" sia usata con l'opzione 'ignorecase' non impostata. Alla fine, prende il valore che l'utente aveva impostato. (Un altro modo di fare lo stesso potrebbe essere l'aggiunta di "\C" all'espressione da ricercare, vedere |/\C|.) OPERAZIONI MATEMATICHE Diventa più interessante se combiniamo questi elementi fondamentali. Cominciamo con la operazioni matematiche. a + b addizione a - b sottrazione a * b moltiplicazione a / b divisione a % b modulo (resto della divisione) Valgono le solite regole di precedenza. Ad es.:
:echo 10 + 5 * 2
20
Il raggruppamento viene fatto con le parentesi. Niente sorprese qui. Ad es.:
:echo (10 + 5) * 2
30
Le stringhe si possono riunire con ".". Ad es.:
:echo "foo" . "bar"
foobar
Quando si danno più argomenti al comando ":echo", questi vengono separati tra loro con uno spazio. Nell'esempio l'argomento è una singola espressione, così non viene inserito alcuno spazio. L'espressione condizionale viene presa dal linguaggio C: a ? b : c Se "a" è vera, si usa "b", altrimenti si usa "c". Ad es.:
:let i = 4
:echo i > 5 ? "i è grande" : "i è piccolo"
i è piccolo
Le tre parti dei costrutti vengono sempre valutate prima, per cui potreste vederle funzionare come: (a) ? (b) : (c)
*41.4* Condizioni Il comando ":if" esegue i comandi che lo seguono, fino all'":endif", solo se la condizione è verificata. La forma generica è: :if{condizione}
{comandi}
:endif Solo quando l'espressione{condizione}
viene considerata vera (valore diverso da zero) i{comandi}
vengono eseguiti. Questi debbono essere comandi validi. Se contengono spazzatura, Vim non riesce a trovare l'":endif". Potete anche usare ":else". La forma generica è: :if{condizione}
{comandi}
:else{comandi}
:endif Il secondo{comandi}
viene eseguito solo se il primo non lo è. Infine, abbiamo l'":elseif": :if{condizione}
{comandi}
:elseif{condizione}
{comandi}
:endif Questo equivale ad usare ":else" e poi "if", ma senza la necessità di inserire un ulteriore ":endif". Un esempio utile per il vostro file vimrc è verificare l'opzione 'term' e fare qualcosa in funzione del suo valore:
:if &term == "xterm"
: " Fai qualcosa per xterm
:elseif &term == "vt100"
: " Fai qualcosa per un terminale vt100
:else
: " Fai qualcosa per gli altri tipi di terminale
:endif
OPERAZIONI LOGICHE Ne abbiamo già utilizzate alcune negli esempi precedenti. Quelle di più frequente utilizzo sono: a == b uguale a a != b differente da a > b maggiore di a >= b maggiore o uguale a a < b minore di a <= b minore o uguale a Il risultato è 1 se la condizione è verificata, altrimenti è 0. Ad es.:
:if v:version >= 700
: echo "Congratulazioni"
:else
: echo "State usando una vecchia, versione, passate alla nuova!"
:endif
Qui "v:version" è una variabile definita da Vim, che assume il valore della versione di Vim. 600 sta per la versione 6.0. La versione 6.1 ha il valore 6.01. Questo è molto utile per scrivere uno script che debba funzionare con molte versioni di Vim. |v:version| Gli operatori logici lavorano sia con numeri che con stringhe. Confrontando due stringhe, viene usata la differenza matematica. Questa confronta il valore dei byte, ma può non andare bene per alcuni linguaggi. Confrontando una stringa con un numero, la stringa viene prima convertita a numero. Questo è un po' arbitrario, perché quando una stringa non appare come un numero, viene utilizzato il numero 0. Ad es.:
:if 0 == "uno"
: echo "sì"
:endif
Ciò darà come risultato "sì", poiché "uno" non appare come un numero, e così viene convertito nel numero zero. Per le stringhe ci sono due ulteriori elementi; a =~ b corrisponde a a !~ b non corrisponde a L'elemento di sinistra "a" viene usato come una stringa. L'elemento di destra "b" viene usato come espressione, simile a quelle usate per la ricerca. Ad es.:
:if str =~ " "
: echo "str contiene uno spazio"
:endif
:if str !~ '\.$'
: echo "str non finisce con un punto"
:endif
Notate l'uso della stringa inclusa fra apici singoli nell'espressione. Ciò è utile perché i "\" andrebbero scritti due volte all'interno di una stringa inclusa fra doppi apici, e le espressioni regolari tendono a contenere parecchi "\". L'opzione 'ignorecase' viene usata nel confronto tra stringhe. Se non volete ciò, aggiungete "#" per tener conto di maiuscole e minuscole, e "?" per non farlo. Così "==?" verifica se due stringhe siano uguali, trascurando maiuscole e minuscole. E "!~#" controlla se una espressione non corrisponde, controllando anche maiuscole e minuscole. Per la tabella completa degli operatori, si veda |expr-==|. ALTRI CICLI Il comando ":while" è già stato citato. Ci sono altri due comandi che si possono usare tra ":while" e ":endwhile": :continue Ritorna all'inizio del ciclo "while"; il ciclo inizia una nuova iterazione. :break Salta in avanti fino a ":endwhile"; il ciclo termina l'esecuzione. Ad es.:
:while contatore < 40
: call fa_qualche_controllo()
: if salta_un_giro
: continue
: endif
: if abbiamo_finito
: break
: endif
: sleep 50m
:endwhile
Il comando ":sleep" fa fare a Vim un pisolino. "50m" significa "per cinquanta millisecondi". Un altro esempio è ":sleep 4", che fa dormire per quattro secondi. Altri cicli si possono fare con il comando ":for", vedere più oltre in |41.8|.
*41.5* Esecuzione di una espressione Finora i comandi nello script venivano eseguiti direttamente da Vim. Il comando ":execute" permette di eseguire il risultato di una espressione. È questa una maniera molto potente per costruire comandi ed eseguirli. Un esempio è per saltare ad un tag, che sia contenuto in una variabile::execute "tag " . nome_tag
Il "." si usa per concatenare la stringa "tag " con il valore della variabile "nome_tag". Supponiamo che "tag_name" abbia come valore "get_cmd", allora il comando che verrà eseguito è:
:tag get_cmd
Il comando ":execute" può solo eseguire i comandi che iniziano con ":". Il comando ":normal" esegue i comandi che si possono dare in modo Normal. Comunque, l'argomento di ":normal" non è una espressione, ma i caratteri del comando letterale. Ad es.:
:normal gg=G
Questo comando salta alla prima linea e formatta tutte le linee usando l'operatore "=". Per far funzionare ":normal" con un'espressione, combinatelo con ":execute". Ad es.:
:execute "normal " . comandi_normali
La variabile "comandi_normali" deve contenere comandi del modo Normal. Assicuratevi che l'argomento di ":normal" sia un comando completo. Altrimenti Vim raggiungerà la fine dell'argomento, ma non eseguirà il comando. Ad es. se voi iniziate in modo Insert, dovete anche uscire dal modo Insert. Ad esempio:
:execute "normal Inuovo testo \
<Esc>
"Ciò inserisce "nuovo testo " nella linea corrente. Si noti l'uso del tasto speciale "\
<Esc>
". Ciò evita di dover immettere un vero carattere<Esc>
nel vostro script. Se non volete eseguire una stringa, ma valutarla per utilizzarne il valore, potete usare la funzione eval():
:let optname = "path"
:let optval = eval('&' . optname)
Un carattere "&" è anteposto a "path", quindi l'argomento di eval() è in questo esempio "&path". Il risultato sarà quindi il valore della opzione 'path'. Lo stesso risultato si può ottenere con:
:exe 'let optval = &' . optname
*41.6* Utilizzo funzioni Vim definisce parecchie funzioni e fornisce un grande numero di funzionalità in questo modo. Qualche esempio verrà dato in questa sezione. Potete trovare qui la lista completa: |functions|. Una funzione si invoca col comando ":call". I parametri vengono passati alla funzione fra parentesi, separati da virgole. Ad es.:
:call search("Data: ", "W")
Questo invoca la funzione search(), con argomenti "Date: " e "W". La funzione search() usa il proprio primo argomento come una espressione da ricercare e il secondo come un indicatore. L'indicatore "W" significa che la ricerca non aggiri la fine del file. Una funzione può essere invocata all'interno di una espressione. Ad es.:
:let line = getline(".")
:let repl = substitute(line, '\a', "*", "g")
:call setline(".", repl)
La funzione getline() ottiene una linea dal buffer corrente. Il suo argomento è una specificazione del numero di linea. In questo caso viene usato "." che significa la linea in cui è posizionato il cursore. La funzione substitute() fa qualcosa di simile al comando ":substitute". Il primo argomento è la stringa in cui effettuare la sostituzione. Il secondo è l'espressione da cercare, il terzo argomento la stringa con cui rimpiazzarla. Gli ultimi argomenti, per finire, sono indicatori. La funzione setline() imposta la linea, specificata dal primo argomento, ad una nuova stringa, il secondo argomento. In questo esempio, la linea sotto il cursore viene rimpiazzata con il risultato della funzione substitute(). Così l'effetto dei tre comandi è uguale a:
:substitute/\a/*/g
L'uso delle funzioni si fa più interessante quando fate più lavoro prima e dopo la invocazione di substitute(). FUNZIONI *function-list* Ci sono parecchie funzioni. Le citiamo qui sotto, raggruppate secondo il loro impiego. Potete trovare una lista in ordine alfabetico qui: |functions|. Usate CTRL-] sul nome di funzione per saltare ad una documentazione più dettagliata su di essa. Manipolazione di stringhe: nr2char() ottiene un carattere dal suo valore ASCII char2nr() ottiene il valore ASCII di un carattere str2nr() converte una stringa a Numero str2float() converte una stringa a Numero con virgola printf() formatta una stringa secondo elementi % escape() premette '\' a caratteri in una stringa shellescape() protegge una stringa per uso con comando shell tr() traduce caratteri da un assieme all'altro strtrans() modifica una stringa rendendola stampabile tolower() passa una stringa a caratteri minuscoli toupper() passa una stringa a caratteri maiuscoli match() si posiziona ad una espressione in una stringa matchend() si posiziona a fine espressione in una stringa matchstr() trova una espressione in una stringa matchlist() come matchstr() ma opera usando una lista stridx() primo indice ad una stringa in una stringa strridx() ultimo indice ad una stringa in una stringa strlen() lunghezza di una stringa substitute() sostituisce una espressione in una stringa submatch() ottiene un dato valore in una ":substitute" strpart() ottiene una parte di una stringa expand() espande caratteri speciali iconv() converte testo da una codifica a un'altra byteidx() restituisce indice a carattere in una stringa repeat() ripete una stringa più volte eval() ottiene valore di espressione in una stringa Manipolazione di Liste: get() ottiene elemento, ignora errori di indice len() numero di elementi in una Lista empty() controlla se una Lista è vuota insert() inserisce elemento in una lista add() aggiunge elemento in fondo a una Lista extend() aggiunge una Lista a una Lista remove() toglie elemento/i da una Lista copy() fa una copia nominale di una Lista deepcopy() fa una copia vera di una Lista filter() toglie elementi scelti da una Lista map() cambia ogni elemento della Lista sort() ordina Lista reverse() ordina all'indietro una Lista split() genera Lista da una Stringa join() congiunge elementi da Lista in una Stringa range() restituisce Lista con una sequenza di numeri string() rappresentazione di una Lista con una Stringa call() chiama una funzione con una Lista per argomenti index() indice di un valore in una Lista max() massimo valore in una Lista min() minimo valore in una Lista count() numero occorrenze di un valore in una Lista repeat() ripete una Lista più volte Manipolazione di Dizionari: get() ottiene elemento, ignorando errori di indice len() numero di elementi in un Dizionario has_key() controlla esistenza chiave in un Dizionario empty() controlla se un Dizionario è vuoto remove() toglie elemento da un Dizionario extend() aggiunge elementi di un Dizionario a un altro filter() toglie elementi scelti da un Dizionario map() cambia ogni elemento del Dizionario keys() ottiene Lista di chiavi del Dizionario values() ottiene Lista di valori del Dizionario items() ottiene Lista coppie chiave-valore del Diz. copy() fa una copia nominale di un Dizionario deepcopy() fa una copia vera di un Dizionario string() rappresentazione di un Diz. con una Stringa max() massimo valore in un Dizionario min() minimo valore in un Dizionario count() numero occorrenze di un valore in un Diz. Calcoli usando numeri con virgola [Float]: float2nr() converte Numero con virgola a Numero intero abs() valore assoluto (funziona anche per Numero) round() arrotondamento ceil() arrotondamento per eccesso (prossimo intero) floor() arrotondamento per difetto (intero minore) trunc() troncamento delle cifre dopo la virgola log10() logarithm in base 10 pow() elevamento a potenza di x all'esponente y sqrt() radice quadrata sin() seno cos() coseno atan() arcotangente Variabili: type() tipo di una variabile islocked() controllo se una variabile è non modificabile function() ottiene Funcref per un nome funzione getbufvar() imposta valore variabile da un dato buffer setbufvar() imposta variabile in un dato buffer getwinvar() ottiene variabile da una data finestra gettabwinvar() ottiene variabile da una data fin. & linguetta setwinvar() imposta variabile in una data finestra settabwinvar() imposta variabile in una data fin. & linguetta garbagecollect() libera memoria non più usata, se possibile Posizione del cursore e del marcatore: col() numero di colonna del cursore o marcatore virtcol() colonna sullo schermo del cursore o marcatore line() numero di linea del cursore o marcatore wincol() numero colonna del cursore nella finestra winline() numero linea del cursore nella finestra cursor() posiziona il cursore a linea/colonna getpos() ottieni posizione cursore, marcatore, etc. setpos() imposta posizione cursore, marcatore, etc. byte2line() dice a che linea si trova un certo byte line2byte() dice posizione in byte di una data linea diff_filler() ottieni num. linee riempimento sopra una linea Modificare il testo nel buffer corrente: getline() ottiene una linea o Lista linee dal buffer setline() sostituisce una linea nel buffer append() aggiungere una linea o Lista linee al buffer indent() fa rientrare una data linea cindent() fa rientrare una data linea (stile C) lispindent() fa rientrare una data linea (stile Lisp) nextnonblank() trova la prossima linea non vuota prevnonblank() trova la linea non vuota precedente search() trova una espressione nel testo searchpos() trova una espressione nel testo searchpair() trova l'altro capo, di start/skip/end searchpairpos() trova l'altro capo, di start/skip/end searchdecl() cerca la dichiarazione di un nome Funzioni di sistema e manipolazione di file: glob() valorizza espressioni regolari (wildcard) globpath() valorizza espressione lista-di-directory findfile() trova un file in una lista di directory finddir() trova una directory in una lista di direct. resolve() trova nome file dato puntatore (shortcut) fnamemodify() modifica nome file pathshorten() accorcia nomi directory in un path simplify() semplifica un path senza cambiarne il valore executable() controlla esistenza programma eseguibile filereadable() controlla se possibile leggere un file filewritable() controlla se possibile scrivere un file getfperm() ottiene permessi utilizzo di un file getftype() ottiene il tipo di un file isdirectory() controlla se una data directory esiste getfsize() ottiene lunghezza di un file getcwd() ottiene directory di lavoro corrente haslocaldir() controlla la finestra corrente ha usato |:lcd| tempname() ottiene nome di un file temporaneo mkdir() crea una nuova directory delete() cancella un file rename() rinomina un file system() ottiene codice ritorno da comando shell hostname() ottiene nome del computer readfile() legge un file in una Lista linee writefile() scrive una Lista linee su un file Data e Ora: getftime() ottiene data ultima modifica di un file localtime() ottiene la data corrente strftime() converte una data in formato stampabile reltime() ottiene accurato tempo corrente o trascorso reltimestr() converte risultati reltime() in stringa Buffer, finestre e lista argomenti: argc() numero argomenti nella lista argomenti argidx() posizionamento corrente nella lista argomenti argv() ottiene un argomento dalla lista argomenti bufexists() controlla se un buffer esiste buflisted() controlla se un buffer esiste ed è listato bufloaded() controlla se un buffer esiste ed è caricato bufname() ottiene nome di un dato buffer bufnr() ottiene numero buffer di un dato buffer tabpagebuflist() ottiene Lista di buffer in una linguetta tabpagenr() ottiene il numero di una linguetta tabpagewinnr() come winnr() per una data linguetta winnr() ottiene numero finestra di finestra corrente bufwinnr() ottiene numero finestra di un dato buffer winbufnr() ottiene numero buffer di una data finestra getbufline() ottiene una lista di linee da un dato buffer Linea comando: getcmdline() ottieni la linea comando corrente getcmdpos() ottieni posizione cursore su linea comando setcmdpos() imposta posizione cursore su linea comando getcmdtype() ottiene il tipo della linea comando corrente Quickfix e lista locazione: getqflist() ottiene lista errori quickfix setqflist() modifica una lista quickfix getloclist() ottiene lista elementi locazione setloclist() modifica lista elementi locazione Completamento in modalità Insert: complete() imposta corrispondenze trovate complete_add() aggiungi a corrispondenze trovate complete_check() controlla se completamento va interrotto pumvisible() controlla se il menù popup è visualizzato Piegature: foldclosed() controlla se piegatura chiusa in una linea data foldclosedend() come foldclosed() ma restituisce ultima linea foldlevel() controlla livello piegatura in una linea data foldtext() specifiche linea che indica piegatura chiusa foldtextresult() ottieni testo visualizzato in piegatura chiusa Sintassi ed evidenziazione: clearmatches() annulla tutte le corrispondenze definite dai comandi |matchadd()| e |:match| getmatches() ottiene tutte le corrispondenze definite dai comandi |matchadd()| e |:match| hlexists() controlla se esiste gruppo evidenziazione hlID() ottieni ID di un gruppo evidenziazione synID() ottieni ID sintattico ad una data posizione synIDattr() ottieni un dato attributo di un ID sintattico synIDtrans() ottieni traduzione di un ID sintattico diff_hlID() ottieni ID evidenz. modo diff in una posizione matchadd() definisce espressione regolare da evidenziare (un "match", ossia una corrispondenza) matcharg() ottieni informazioni su argomenti |:match| matchdelete() annulla una corrispondenza definita dai comandi |matchadd()| o |:match| setmatches() ripristina una lista di corrispondenze salvata da |getmatches()| Controllo ortografico: spellbadword() trova parole errate al cursore od oltre spellsuggest() ottieni correzioni ortografiche suggerite soundfold() ottiene parole di suono simile a una parola Storia: histadd() aggiunge un elemento a una storia histdel() toglie un elemento a una storia histget() ottiene un elemento da una storia histnr() ottiene indice più alto di una storia Interazione: browse() richiedi file da visualizzare browsedir() richiedi directory da visualizzare confirm() chiede all'utente di fare una scelta getchar() ottiene un carattere dall'utente getcharmod() ottiene modificatori ultimo carattere immesso feedkeys() mette caratteri nella coda dei caratteri immessi (ma non ancora trattati) [typeahead queue] input() ottiene una linea dall'utente inputlist() fa scegliere all'utente elemento in una Lista inputsecret() ottiene una linea dall'utente senza mostrarla inputdialog() ottiene una linea dall'utente usando GUI inputsave() salva caratteri immessi e pulisce inputrestore() ripristina caratteri immessi GUI: getfontname() ottieni nome font attualmente in uso getwinposx() posizione X della finestra GUI Vim getwinposy() posizione Y della finestra GUI Vim Vim server: serverlist() restituisce lista nomi server remote_send() invia caratteri comando a server Vim remote_expr() valuta una espressione in un server Vim server2client() invia risposta a un cliente di un server Vim remote_peek() controlla se esiste risposta da un server Vim remote_read() legge risposta da Vim server foreground() sposta finestra Vim in primo piano remote_foreground() sposta finestra server Vim in primo piano Posizione e dimensioni finestra: winheight() ottieni altezza di una data finestra winwidth() ottieni larghezza di una data finestra winrestcmd() ottieni comando per ripristinare dimens. fin. winsaveview() ottieni veduta della finestra corrente winrestview() ripristina vista salvata d. finestra corrente Varie: type() restituisce il tipo di una variabile mode() ottiene modalità di edit corrente visualmode() dice ultima modalità visuale utilizzata hasmapto() controlla se esiste mappatura mapcheck() controlla se esiste mappatura corrispondente maparg() ottiene valore di una mappatura exists() controlla se variabile, funzione, etc. esiste has() controlla se Vim supporta una estensione data changenr() ottieni numero della modifica più recente cscope_connection() controlla se esiste una connessione cscope did_filetype() controlla se già usato autocomando tipo_file eventhandler() controlla se invocato da un gestore eventi getpid() ottiene identificativo di processo of Vim libcall() richiama una funzione in una libreria esterna libcallnr() come sopra, la funzione restituisce un numero getreg() ottieni contenuto di un registro getregtype() ottieni tipo di un registro setqflist() crea una Lista quickfix setreg() imposta contenuto e tipo di un registro taglist() ottieni Lista di tag corrispondenti tagfiles() ottieni Lista di file di tag
*41.7* Definizione funzioni Vim vi consente di definire le proprie funzioni. La dichiarazione di una funzione comincia così:
:function
{nome}
({var1}
,{var2}
, ...):
{corpo_della_funzione}
:endfunction
Note:
I nomi di funzione devono cominciare con una lettera maiuscola. Definiamo una breve funzione che restituisce il minore di due numeri. Comincia con questa linea: :function Min(num1, num2) Ciò dice a Vim che la funzione si chiama "Min" ed ha due argomenti: "num1" e "num2". La prima cosa di cui avete bisogno è di tentare di vedere quale numero sia il più piccolo:: if a:num1 < a:num2
Il prefisso speciale "a:" dice a Vim che la variabile è un argomento della funzione. Assegniamo alla variabile "minore", il valore del numero più piccolo:
: if a:num1 < a:num2
: let minore = a:num1
: else
: let minore = a:num2
: endif
La variabile "minore" è una variabile locale. Variabili usate all'interno di una funzione sono locali se non hanno prefissi come "g:", "a:", o "s:".
Note:
Per accedere ad una variabile globale dall'interno di una funzione dovete premettere "g:" alla variabile stessa. Così "g:giorno" all'interno di una funzione viene usato per la variabile globale "giorno", mentre "giorno" è un'altra variabile, locale alla funzione. Usate il comando ":return" per restituire il numero più piccolo all'utente. Infine, indicate la fine della funzione:
: return minore
:endfunction
La definizione completa della funzione è la seguente:
:function Min(num1, num2)
: if a:num1 < a:num2
: let minore = a:num1
: else
: let minore = a:num2
: endif
: return minore
:endfunction
Se preferite funzioni concise, questa fa la stessa cosa:
:function Min(num1, num2)
: if a:num1 < a:num2
: return a:num1
: endif
: return a:num2
:endfunction
Una funzione definita dall'utente viene invocata esattamente nello stesso modo con cui vengono invocate le funzioni predefinite di Vim. Solo il nome è diverso. La funzione Min si può usare così:
:echo Min(5, 8)
Solo adesso la funzione verrà eseguita, e le linee saranno interpretate da Vim. Se ci sono errori, come usare una variabile o una funzione indefinite, si otterrà un messaggio di errore. Quando si definisce una funzione, errori di questo tipo non vengono rilevati. Quando una funzione trova ":endfunction" o se ":return" viene usato senza un argomento, la funzione restituisce zero. Per ridefinire una funzione già esistente, usate il "!" nel comando ":function":
:function! Min(num1, num2, num3)
USARE UN INTERVALLO Al comando ":call" si può dare un intervallo di linee su cui agire. Ciò può avere uno o due significati. Quando una funzione è stata definita con la parola chiave "range", terrà conto dell'intervallo di linee stesso. Alla funzione verranno passate le variabili "a:firstline" e "a:lastline". Queste avranno i numeri di linea dall'intervallo in cui la funzione è stata chiamata. Ad es:
:function Conta_parole() range
: let numero_linea = a:firstline
: let n = 0
: while numero_linea <= a:lastline
: let n = n + len(split(getline(numero_linea)))
: let numero_linea = numero_linea + 1
: endwhile
: echo "trovate " . n . " parole"
:endfunction
Potete chiamare questa funzione con:
:10,30call Conta_parole()
Verrà eseguita una volta sola, e scriverà il numero di parole. L'altro modo per usare un intervallo di linee consiste nel definire una funzione senza la parola chiave "range". La funzione sarà chiamata una volta per ogni linea nell'intervallo, con il cursore posizionato su quella linea. Ad es.:
:function Numero()
: echo "La linea numero " . line(".") . " contiene: " . getline(".")
:endfunction
Se chiamate questa funzione con:
:10,15call Numero()
la funzione verrà invocata sei volte. NUMERO VARIABILE DI ARGOMENTI Vim vi consente di definire funzione che abbia un numero variabile di argomenti. Il comando seguente, ad es., definisce una funzione che deve avere almeno 1 argomento (inizio) e può avere più di 20 argomenti in aggiunta al primo:
:function Mostra(inizio, ...)
La variabile "a:1" contiene il primo argomento facoltativo, "a:2" il secondo, e così via. La variabile "a:0" contiene il numero di argomenti aggiuntivi. Ad es.:
:function Mostra(inizio, ...)
: echohl Title
: echo "Mostra è " . a:inizio
: echohl None
: let indice = 1
: while indice <= a:0
: echo " Arg " . indice . " è " . a:
{index}
: let indice = indice + 1
: endwhile
: echo ""
:endfunction
La funzione usa il comando ":echohl" per specificare l'evidenziazione da usare per il successivo comando ":echo". ":echohl None" torna alla visualizzazione normale. Il comando ":echon" si comporta come ":echo", ma non scrive il carattere per andare a capo. Si può anche usare la variabile a:000, che è una Lista di tutti gli argomenti "...". Vedere |a:000|. LISTA DELLE FUNZIONI Il comando ":function" lista i nomi e gli argomenti di tutte le funzioni definite dall'utente:
:function
function Show(start, ...)
function GetVimIndent()
function SetSyn(name)
Per vedere cosa fa una funzione, usate il suo nome come argomento per ":function":
:function SetSyn
1 if &syntax == ''
2 let &syntax = a:name
3 endif
endfunction
DEBUGGING Il numero linea è utile quando ricevete un messaggio di errore o in fase di debug. Si veda |debug-scripts| a proposito del debug. Potete anche impostare l'opzione 'verbose' a 12 o più per vedere tutte le chiamate di funzione. Impostatelo a 15 o più per visualizzare ogni linea eseguita. CANCELLARE UNA FUNZIONE Per cancellare la funzione Mostra():
:delfunction Mostra
Se la funzione non esiste, viene visualizzato un messaggio di errore. REFERENZE A FUNZIONI Talvolta può servire che una variabile punti a una funzione o a un'altra. Si può fare con la funzione function(). Cambia il nome di una funzione in una referenza:
:let result = 0 " o 1
:function! Right()
: return 'Right!'
:endfunc
:function! Wrong()
: return 'Wrong!'
:endfunc
:
:if result == 1
: let Afunc = function('Right')
:else
: let Afunc = function('Wrong')
:endif
:echo call(Afunc, [])
Wrong!
Note
Il nome di una variabile che contiene una referenza a una funziona deve iniziare con una lettera maiuscola. Altrimenti potrebbe essere confusa col nome di una funzione predefinita. La maniera per far eseguire una funzione il cui nome è contenuto in una variabile è quello di usare la funzione call(). Il suo primo argomento è la referenza alla funzione, il secondo argomento è una Lista che contiene gli argomenti. Riferimenti a funzioni sono molto utili utilizzando un Dizionario, come viene spiegato nella sezione che segue.
*41.8* Liste e Dizionari Finora abbiamo usato i tipi fondamentali di variabili, Stringhe e Numeri. Vim permette anche due tipi composti: Liste e Dizionari. Una Lista è una sequenza ordinata di cose. Le cose possono essere ogni tipo di valore, quindi si può fare una Lista di numeri, una lista di Liste e perfino una lista di elementi differenti. Per creare una lista con tre stringhe:
:let alist = ['aap', 'mies', 'noot']
Gli elementi della lista sono rinchiusi fra parentesi quadre e separati da virgole. Per creare una Lista vuota:
:let alist = []
Potere aggiungere elementi a una lista con la funziona add();
:let alist = []
:call add(alist, 'foo')
:call add(alist, 'bar')
:echo alist
['foo', 'bar']
La concatenazione di elementi ad una lista si fa col +:
:echo alist + ['foo', 'bar']
['foo', 'bar', 'foo', 'bar']
O, se volete estendere una Lista direttamente:
:let alist = ['one']
:call extend(alist, ['two', 'three'])
:echo alist
['one', 'two', 'three']
Si noti che usando add() si ottiene un risultato diverso:
:let alist = ['one']
:call add(alist, ['two', 'three'])
:echo alist
['one', ['two', 'three']]
Il secondo argomenti di add() è aggiunto come un elemento singolo. CICLO FOR Una delle cose carine che si possono fare con una Lista è visitarla:
:let alist = ['one', 'two', 'three']
:for n in alist
: echo n
:endfor
one
two
three
In questo modo si passa attraverso ogni elemento della Lista "alist", assegnandone il valore alla variabile "n". La forma generica di un ciclo for è
:for
{nome_variabile}
in{designazione_di_Lista}
:
{comandi}
:endfor
Per visitare la lista un dato numero di volte vi serve una Lista di una lunghezza specifica. La funzione range() ne crea una per voi:
:for a in range(3)
: echo a
:endfor
0
1
2
Si noti che il primo elemento della Lista prodotta da range() è zero, quindi l'ultimo elemento è inferiore di uno alla lunghezza della lista. Potete anche specificare il valore massimo, l'incremento, e pure andare "all'indietro":
:for a in range(8, 4, -2)
: echo a
:endfor
8
6
4
Un esempio più utile, che percorre le linee di un buffer:
:for line in getline(1, 20)
: if line =~ "Date: "
: echo matchstr(line, 'Date: \zs.*')
: endif
:endfor
Si esaminano qui le linee da 1 a 20 (incluso) visualizzando ogni data trovata. DIZIONARI Un Dizionario contiene coppie chiave-valore. Potete velocemente consultare un Dizionario se conoscete la chiave. Un Dizionario è creato fra parentesi graffe: :let uk2nl =
{'one': 'een', 'two': 'twee', 'three': 'drie'}
Ora potete consultare elementi (parole) mettendo la chiave fra parentesi quadre:
:echo uk2nl['two']
twee
La forma generica di definizione di un Dizionario è:
{
<chiave>
:<valore>
, ...}Un Dizionario vuoto non contiene alcuna chiave:
{}
Numerose sono le possibilità offerte dai Dizionari. Ci sono anche varie funzioni che si possono utilizzare con essi. Ad esempio, potete ottenere una lista delle chiavi e visitarla:
:for key in keys(uk2nl)
: echo key
:endfor
three
one
two
Note
rete che le chiavi non sono in ordine. Potete ottenere la lista in un ordine da voi specificato:
:for key in sort(keys(uk2nl))
: echo key
:endfor
one
three
two
Non c'è modo di ottenere l'ordine nel quale gli elementi sono stati introdotti. A questo scopo è necessario utilizzare una Lista, che memorizza gli elementi in una sequenza ordinata. FUNZIONI DEI DIZIONARI Gli elementi in un Dizionario di ottengono di solito fornendo un indice fra parentesi quadre:
:echo uk2nl['one']
een
Per ottenere lo stesso risultato, usando meno segni di interpunzione:
:echo uk2nl.one
een
Questa notazione funziona solo se la chiave è composta da lettere ASCII, numeri e dal carattere "_" (underscore). Potete anche assegnare valori allo stesso modo:
:let uk2nl.four = 'vier'
:echo uk2nl
E ora qualcosa di speciale: potete definire direttamente una funzione ed inserire una referenza a quella funzione nel Dizionario:
{'three': 'drie', 'four': 'vier', 'one': 'een', 'two': 'twee'}
:function uk2nl.translate(line) dict
: return join(map(split(a:line), 'get(self, v:val, "???")'))
:endfunction
Cominciamo a provarla:
:echo uk2nl.translate('three two five one')
drie twee ??? een
La prima cosa speciale che si nota è il "dict" alla fine della linea ":function". Questo segnala che la funzione è usata da un Dizionario. La variabile locale "self" farà riferimento a quel Dizionario. Ora spezziamo il complesso comando che genera il risultato:
split(a:line)
La funzione split() piglia una stringa, la spezza in parole separate da spazi e restituisce una lista delle parole così ottenute. Quindi nell'esempio restituisce:
:echo split('three two five one')
['three', 'two', 'five', 'one']
Questa lista è il primo argomento alla funzione map(). map() visiterà la lista, valutando il suo secondo argomento con la variabile "v:val" impostata al valore di ogni elemento. Si tratta della scrittura abbreviata di un ciclo "for". Questo comando:
:let alist = map(split(a:line), 'get(self, v:val, "???")')
è equivalente a:
:let alist = split(a:line)
:for idx in range(len(alist))
: let alist[idx] = get(self, alist[idx], "???")
:endfor
La funzione get() controlla se una chiave è presente in un Dizionario. Se esiste, ne ritrova il valore. Se non esiste, restituisce un valore di default, '???' in questo caso. E' questa una maniera comoda per gestire situazioni in cui una chiave può non essere presente, e non si desidera un messaggio di errore. La funzione join() fa il lavoro inverso respetto a split(): unisce assieme una lista di parole, mettendo uno spazio fra ognuna di esse. Questa combinazione di split(), map() e join() è una maniera elegante di filtrare una linea di parole in maniera molto concisa. PROGRAMMAZIONE ORIENTATA AGLI OGGETTI Ora che potete inserire sia valori che funzioni in un Dizionario, potete in pratica utilizzare un Dizionario come un oggetto. Sopra abbiamo usato un Dizionario per tradurre da Olandese a Inglese. Potremmo voler fare lo stesso per altri linguaggi. Creiamo prima un oggetto (noto anche come Dizionario) che abbia la funzione di traduzione, ma senza parole da tradurre:
:let transdict =
{}
:function transdict.translate(line) dict
: return join(map(split(a:line), 'get(self.words, v:val, "???")'))
:endfunction
E' lievemente differente dalla funzione di prima, usa 'self.words' per consultare le traduzioni delle parole. Ma noi non abbiamo un 'self.words'. Quindi la si potrebbe definire una classe astratta. Ora possiamo realizzare un oggetto che traduca in Olandese:
:let uk2nl = copy(transdict)
:let uk2nl.words =
{'one': 'een', 'two': 'twee', 'three': 'drie'}
:echo uk2nl.translate('three one')
drie een
E un traduttore in Tedesco:
:let uk2de = copy(transdict)
:let uk2de.words =
{'one': 'ein', 'two': 'zwei', 'three': 'drei'}
:echo uk2de.translate('three one')
drei ein
Potete vedere che la funzione copy() è usata per fare una copia del dizionario "transdict" e quindi la copia è modificata per aggiunger le parole. L'originale resta immutato, naturalmente. Ora potete far un passo ulteriore, e usare il vostro traduttore preferito:
:if $LANG =~ "de"
: let trans = uk2de
:else
: let trans = uk2nl
:endif
:echo trans.translate('one two three')
een twee drie
Qui "trans" fa riferimento a uno dei due oggetti (Dizionari). Nessuna copia è qui fatta. Ulteriori informazioni su Liste e Dizionari può essere trovata a |list-identity| e |dict-identity|. Ora potreste usare un linguaggio non supportato. Potete forzare la funzione translate() a non fare alcunché:
:let uk2uk = copy(transdict)
:function! uk2uk.translate(line)
: return a:line
:endfunction
:echo uk2uk.translate('three one wladiwostok')
three one wladiwostok
SI noti che un ! è stato usato per ricoprire il riferimento a una funzione esistente. A questo punto usate "uk2uk" quando il linguaggio non viene riconosciuto:
:if $LANG =~ "de"
: let trans = uk2de
:elseif $LANG =~ "nl"
: let trans = uk2nl
:else
: let trans = uk2uk
:endif
:echo trans.translate('one two three')
one two three
Per ulteriori letture vedere |Lists| e |Dictionaries|.
*41.9* Eccezioni Cominciamo con un esempio:
:try
: read ~/templates/pascal.tmpl
:catch /E484:/
: echo "Spiacente, il file_modello Pascal non è disponibile."
:endtry
Il comando ":read" non può essere eseguito se il file non esiste. Invece di lasciar visualizzare un messaggio di errore, questo codice cattura l'errore e dà all'utente un messaggio più comprensibile. Per i comandi compresi fra ":try" e ":endtry" gli errori sono trasformati in eccezioni. Una eccezione è una stringa di caratteri. Nel caso di un errore la stringa contiene il messaggio di errore. E ogni messaggio di errore ha un identificativo di messaggio. In questo caso, l'errore che intercettiamo contiene l'identificativo "E484:". Questo identificativo è una costante (il testo del messaggio può variare, ad es. può essere tradotto). Quando il comando ":read" genera un altro errore, la stringa "E484:" non sarà contenuta nel messaggio di errore. Ragion per cui questa eccezione non sarà intercettata, e quindi riceveremo il relativo messaggio di errore. Si potrebbe essere tentati di scrivere:
:try
: read ~/templates/pascal.tmpl
:catch
: echo "Spiacente, il file modello Pascal non è disponibile."
:endtry
Così si intercettano tutti gli errori. In questo modo però non si vedono errori "utili" tipo: "E21: Non posso fare modifiche, 'modifiable' è inibito" Un altro meccanismo utile è il comando ":finally":
:let tmp = tempname()
:try
: exe ".,$write " . tmp
: exe "!filter " . tmp
: .,$delete
: exe "$read " . tmp
:finally
: call delete(tmp)
:endtry
Questo script Vim fa passare le linee dal cursore fino alla fine del file attraverso il comando "filter", che ha come argomento un nome di file. Sia che il filtro funzioni, sia se qualche errore accade tra ":try" e ":finally" o l'utente cancella l'operazione di filtro premendo
CTRL-C
, la chiamata "call delete(tmp)" è eseguita sempre. Questo consente di essere sicuri di non lasciarsi dietro file temporanei di lavoro. Maggiore informazione a riguardo della gestione eccezioni si trova nel manuale: |exception-handling|.
*41.10* Osservazioni varie Diamo qui una serie di osservazioni relative agli script Vim. Sono spiegate anche altrove, ma sono qui riunite per convenienza. Il carattere di fine linea dipende dal sistema operativo. Per Unix si usa un solo carattere<NL>
. Per MS-DOS, Windows, OS/2 etc. si usa,<CR>
<LF>
. Questo è importante quando si usano mappature che finiscono con<CR>
. Si veda |:source_crnl|. SPAZI BIANCHI Linee bianche possono essere inserite dappertutto, e vengono ignorate. Spazi bianchi prima di un testo (spazi e/o TAB) sono sempre ignorati. Gli spazi bianchi fra parametri (ad es. tra il 'set' e 'cpoptions' nell'esempio qui sotto) sono ridotti ad un unico spazio, che serve da separatore. Gli spazi bianchi dopo l'ultimo carattere (visibile) possono essere ignorati oppure no, a seconda della situazione. Si veda sotto. Per un comando ":set" che usa il segno "=" (uguale), tipo:
:set cpoptions =aABceFst
lo spazio bianco subito PRIMA del segno "=" è ignorato. Ma non è consentito alcuno spazio bianco DOPO il segno "="! Per inserire uno spazio bianco nel valore di una opzione, bisogna farlo precedere da un "\" (barra retroversa) come nell'esempio seguente:
:set tags=il\ mio\ bel\ file
Lo stesso esempio scritto come
:set tags=Il mio bel file
produrrà un errore, perché viene interpretato come:
:set tags=il
:set mio
:set bel
:set file
COMMENTI Il carattere " (il doppio apice) inizia un commento. A partire da questo carattere il resto della linea è considerato un commento ed è ignorato, tranne che nei comandi che non considerano i commenti, come mostrato negli esempi qui sotto. Un commento può cominciare in qualsiasi posizione della linea. Bisogna fare attenzione ai commenti per alcuni comandi. Ad es.:
:abbrev dev development " abbreviazione
:map
<F3>
o#include " inserisci include:execute cmd " eseguilo
:!ls *.c " lista i file C
La abbreviazione 'dev' sarà espansa come 'development " abbreviazione'. La mappatura di
<F3>
sarà costituita dall'intera linea dopo 'o# ....' compreso '" inserisci include'. Il comando "execute" darà un errore. Il comando "!" passerà tutto quel che lo segue allo shell, che darà un errore perché manca un carattere '"' che chiuda il primo '"'. Non sono permessi commenti dopo i comandi ":map", ":abbreviate", ":execute" e "!" (ci sono alcuni altri comandi con la stessa limitazione). Per i comandi ":map", ":abbreviate" e ":execute" si può però scrivere:
:abbrev dev development|" abbreviazione
:map
<F3>
o#include|" inserisci include:execute cmd |" eseguilo
Il carattere '|' separa un comando da quello successivo. Ed il comando successivo è solo un commento. Per l'ultimo comando bisogna fare due cose: una è |:execute| e l'altra è l'uso di '|':
:exe '!ls *.c' |" list C files
Si noti che non c'è alcuno spazio prima del '|' nella abbreviazione e nella mappatura. Per questi comandi, ogni carattere fino a fine linea o a '|' è compreso. Per questo motivo, non sempre è chiaro se sono presenti degli spazi dopo l'ultimo carattere visibile sulla linea;
:map
<F4>
o#includePer evidenziare questi problemi, potete attivare l'opzione 'list' mentre state modificando degli script Vim. In Unix si può commentare la prima linea di uno script in una maniera speciale in modo da rendere lo script vim eseguibile:
#!/usr/bin/env vim -S
echo "questo è uno script Vim"
quit
Il comando "#" di per sé lista una linea col suo numero di linea. L'aggiunta del punto esclamativo lo rende un comando che non fa nulla, ed allo stesso tempo permette di inserire il comando shell che consente [a Vim] di eseguire [come comandi Vim] le successive righe del file. |:#!| |-S| TRABOCCHETTI Problemi anche maggiori sono presenti nell'esempio seguente:
:map ,ab o#include
:unmap ,ab
Il comando "unmap" non funzionerà, perché tenta di togliere la mappatura di ",ab " (c'è uno spazio bianco dopo il "b" - NdT). Questa mappatura non esiste. Sarà quindi visualizzato un messaggio di errore, difficile da comprendere, perché lo spazio bianco finale in ":unmap ,ab " non è visibile. Lo stesso capita quando si usa un commento dopo un comando 'unmap':
:unmap ,ab " commento
Qui il commento verrà ignorato. Comunque, Vim tenterà di togliere la mappatura ',ab ', che non esiste. Riscrivetelo come:
:unmap ,ab| " commento
RITORNARE DOVE ERAVAMO Talora volete fare una modifica, e ritornare al punto in cui si trovava il cursore prima della modifica. Anche un ripristino della posizione relativa dello schermo sarebbe gradita, con la stessa linea di prima visualizzata in cima alla finestra. L'esempio che segue copia la linea sotto il cursore, la mette sopra la prima linea del file, e torna al punto di partenza:
map ,p ma"aYHmbgg"aP`bzt`a
Spiegazione:
ma"aYHmbgg"aP`bzt`a
ma marcatura "a" di posizione corrente "aY copia linea corrente nel registro "a" Hmb marcatura "b" su linea in cima alla pagina gg vai alla prima linea del file "aP mettici sopra la linea nel registro "a" `b vai alla linea in cima alla pagina zt posiziona testo nella finestra come prima `a torna alla posizione in cui era il cursore PER LA DISTRIBUZIONE Per evitare che i vostri nomi di funzione entrino in conflitto con funzioni che altri hanno preparato, usate questo schema: - Premettete una vostra stringa ad ogni nume funzione. Io uso spesso una abbreviazione. Ad es., "OW_" è usato per le funzioni Opzioni Window. - Mettete la definizione delle vostre funzioni in un unico file. Impostate una variabile globale per indicare che la funzione è stata caricata. Quando volete caricare di nuovo il file, cancellate prima le funzioni. Ad es:
" Questa è la funzione XXX
if exists("XXX_caricata")
delfun XXX_uno
delfun XXX_due
endif
function XXX_uno(a)
... corpo della funzione ...
endfun
function XXX_due(b)
... corpo della funzione ...
endfun
let XXX_caricata = 1
*41.11* Scrivere un plugin *write-plugin* Potete scrivere uno script Vim in modo tale che chi vuole lo possa usare. Questo si chiama un "plugin". Gli utenti Vim possono copiare il vostro script Vim nella loro directory dei plugin e cominciare ad usare le sue funzioni. Si veda |add-plugin|. Ci sono di fatto due tipi di plugin: global plugin: Per ogni tipo di file. filetype plugin: Solo per file di un dato tipo. In questa sezione è spiegato solo il "global plugin". La maggior parte delle cose dette vale anche per i "filetype plugin". Le informazioni relative ai "filetype plugin" sono nella sezione seguente |write-filetype-plugin|. NOME Innanzitutto dovete scegliere un nome per il vostro plugin. Lo scopo per cui è stato scritto il plugin dovrebbe essere riconoscibile dal nome che ha. E dovrebbe essere poco probabile che qualcun altro scriva un plugin con lo stesso nome, ma che faccia cose differenti. E per favore, limitate il nome a 8 caratteri, per evitare problemi sui vecchi sistemi Windows. Uno script che corregge errori di digitazione potrebbe essere chiamato "typecorr.vim". Lo useremo qui come esempio. Se il plugin deve poter essere usato da tutti, deve seguire alcune linee guida. Le vediamo una alla volta. L'esempio completo del plugin è riportato alla fine. CORPO Cominciamo dal corpo del plugin, le linee che fanno il lavoro vero:
14 iabbrev li il
15 iabbrev altor altro
16 iabbrev voule vuole
17 iabbrev sopratutto
18 \ soprattutto
19 let s:contatore = 4
La lista vera dovrebbe essere molto più lunga, naturalmente. La numerazione delle linee è stata aggiunta per uso didattico, non dovete metterla nel vostro file plugin! INTESTAZIONE Probabilmente aggiungerete nuove correzioni al vostro plugin, e vi ritroverete con diverse versioni sparse qua e là. E quando distribuirete il vostro file plugin, la gente vorrà sapere chi ha scritto questo meraviglioso plugin e a chi possono essere inviate considerazioni al riguardo. Ragion per cui, dovreste mettere una intestazione all'inizio del vostro plugin:
1 " Plugin generale di Vim per correggere errori di digitazione
2 " Ultima Modifica: 2000 Ott 15
3 " Manutentore: Bram Moolenaar
<Bram@vim.org>
A proposito di copyright e licenze: Poiché i plugin sono molto utili, e non ha gran senso restringerne la distribuzione, siete invitati a considerare l'idea di dichiarare il vostro plugin di pubblico dominio, oppure di usare la licenza Vim |license|. Una breve nota al riguardo vicino all'inizio del plugin dovrebbe essere sufficiente. Ad es.:
4 " Licenza: Questo file è di pubblico dominio.
CONTINUAZIONE LINEA, AL NETTO DA EFFETTI SECONDARI *use-cpo-save* Nella linea 18 qui sopra, il meccanismo usato per la continuazione è descritto in |line-continuation|. Utenti che hanno attivato l'opzione 'compatible' avranno del problemi, e otterranno un messaggio di errore. Non possiamo semplicemente cambiare l'opzione 'compatible', perché questo avrebbe molti altri effetti oltre a quello desiderato. Per evitare di toccare 'compatible' imposteremo invece l'opzione 'cpoptions' al suo valore predefinito in Vim e la riporteremo poi al valore che aveva. Questo ci consente di usare le linee di continuazione e nello stesso tempo rende lo script utilizzabile da un numero molto maggiore di utenti. Si fa in questo modo:
11 let s:salva_cpo = &cpo
12 set cpo&vim
..
42 let &cpo = s:salva_cpo
Prima si memorizza il valore precedente di 'cpoptions' nella variabile s:salva_cpo. Alla fine del plugin questo valore viene ripristinato. Notate l'uso di una variabile locale allo script |s:var|. Una variabile globale con lo stesso nome potrebbe essere già in uso da qualche altra parte. Usate sempre delle variabili locali allo script per azioni limitate solo all'interno dello script. NON CARICARE È possibile che un utente non voglia sempre caricare questo plugin. Oppure l'amministratore del sistema l'ha messo nella directory dei plugin di uso comune a tutti gli utenti, ma un utente vuole usare il suo proprio plugin. Quindi all'utente deve essere offerta la possibilità di evitare l'uso di questo specifico plugin. Questo si ottiene così:
6 if exists("loaded_typecorr")
7 finish
8 endif
9 let loaded_typecorr = 1
Si evita così anche che, nel caso lo script sia caricato una seconda volta, si riceva un messaggio di errore perché la funzione erà già definita, e possano presentarsi dei problemi per degli autocomandi aggiunti più di una volta. MAPPATURE Per rendere il plugin più interessante, introduciamo una mappatura che aggiunga una correzione per la parola che si trova sotto il cursore. Potremmo scegliere una combinazione di tasti per questa mappatura, ma l'utente magari la usa già per fare qualcosa d'altro. Per permettere all'utente di definire la sequenza di tasti che vuole usare per una mappatura all'interno di un plugin, si può usare l'elemento
<Leader>
:
22 map
<unique>
<Leader>
a<Plug>
TypecorrAddIl comando "
<Plug>
TypecorrAdd" rende questo possibile, come vedremo dopo. L'utente può dare alla variabile "mapleader" la combinazione di tasti con cui vuole che cominci questa mappatura. Se l'utente ha impostato:
let mapleader = "_"
la mappatura definirà "_a". Se l'utente non ha fatto nulla, il valore predefinito (che è "\", barra retroversa) sarà utilizzato. In quel caso la mappatura definita sarà "\a".
Note
Poiché<unique>
è usato, sarà inviato un messaggio di errore nel caso la stessa mappatura sia già stata definita. |:map-<unique>| E se l'utente volesse definire una sua sequenza di tasti? Glielo si può permettere con questo meccanismo:
21 if !hasmapto('
<Plug>
TypecorrAdd')22 map
<unique>
<Leader>
a<Plug>
TypecorrAdd23 endif
Qui controlliamo se una mappatura per "
<Plug>
TypecorrAdd" esiste già, e definiamo la mappatura con "<Leader>
a" solo se non esiste. L'utente ha quindi la possibilità di mettere nel suo file vimrc:
map ,c
<Plug>
TypecorrAddE quindi la sequenza di tasti mappata sarà ",c" invece che "_a" o "\a". PARTI Se uno script si allunga, potrebbe essere desiderabile dividere il lavoro in parti. Potete usare sia delle funzioni che delle mappature per questo. Ma non volete che queste funzioni e mappature interferiscano con altre, contenute in altri script. Per esempio, potreste definire una funzione Add(), ma un altro script potrebbe tentare di definire la stessa funzione. Per evitare questo, definiamo la funzione come locale, esistente solo all'interno del nostro script, premettendo "s:" al suo nome. Definiamo una funzione che aggiunge una nuova correzione di errore di digitazione:
30 function s:Add(errato, corretto)
31 let buono = input("Digitare correzione per " . a:errato . ": ")
32 exe ":iabbrev " . a:errato . " " . buono
..
36 endfunction
Ora possiamo richiamare la funzione s:Add() dall'interno dello script. Se un altro script definisce ancora s:Add(), esisterà solo dentro quello script, e può essere chiamata solo dallo script in cui è stata definita. Ci può anche essere una funzione globale. Ci può anche essere una funzione globale Add() (senza "s:"), che è distinta dalle altre due.
<SID>
si può usare senza mappature. Genera un ID dello script, che identifica lo script in cui si trova. Nel nostro plugin di correzione errori di digitazione lo usiamo in questo modo:
24 noremap
<unique>
<script>
<Plug>
TypecorrAdd<SID>
Add..
28 noremap
<SID>
Add :call<SID>
Add(expand("<cword>
"), 1)<CR>
Ovvero, quando un utente digita "\a", viene richiamata questa sequenza:
\a ->
<Plug>
TypecorrAdd -><SID>
Add -> :call<SID>
Add()Se un altro script mappasse
<SID>
Add, un altro script ID sarebbe generato, e quindi verrebbe definito un'altra mappatura.Note
Usiamo qui<SID>
Add() invece che s:Add(). Questo perché la mappatura viene immessa dall'utente, ossia dall'esterno dello script. Il<SID>
si traduce nell'ID dello script, in modo che Vim sappia in che script cercare la funzione Add(). La cosa è un po' complicata, ma serve per far sì che il plugin funzioni assieme ad altri plugin. La regola fondamentale è che voi usiate<SID>
Add() nelle mappature e s:Add() da altre parti (nello script stesso, in autocomandi o in comandi utente). Possiamo anche rendere disponibile la mappatura in un menù:
26 noremenu
<script>
Plugin.Aggiungi\ Correzione<SID>
AddIl menù "Plugin" è raccomandato per aggiungere elementi di menù a plugin. In questo caso c'è solo un elemento. Se si aggiungono più elementi, la creazione di un sottomenù è auspicabile. Ad esempio, "Plugin.CVS" potrebbe essere usato per un plugin che offre le operazioni CVS "Plugin.CVS.checkin", "Plugin.CVS.checkout", etc. [CVS è un software per gestire sorgenti, "checkin" inserisce un sorgente, "checkout" lo preleva per aggiornarlo - NdT]
Note
Nella linea 28 ":noremap" è usato per evitare che qualsiasi altra mappatura provochi problemi. Qualcuno potrebbe aver ridefinito ":call", ad esempio. Nella linea 24 usiamo anche ":noremap", ma vogliamo che "<SID>
Add" sia ri-mappato. Per questo "<script>
" è usato qui. Questo permette mappature che valgono solo all'interno dello script. |:map-<script>| La stessa cosa è fatta nella linea 26 per ":noremenu". |:menu-<script>|<SID>
E<Plug>
*using-<Plug>* Sia<SID>
che<Plug>
sono usati per evitare che mappature di combinazioni di tasti entrino in conflitto con altri che devono essere usati solo da altre mappature.Note
Questa è la differenza fra usare<SID>
e<Plug>
:<Plug>
è visibile all'esterno dello script. È usato per mappature per cui l'utente voglia utilizzare una particolare sequenza di tasti.<Plug>
è un codice speciale che un tasto della tastiera non è in grado di produrre. Per rendere molto difficile che altri plugin usino la stessa sequenza di caratteri, usate questa struttura:<Plug>
nome_script nome_mappatura Nel nostro esempio il nome_script è "Typecorr" e il nome_mappatura è "Add". Il risultato è "<Plug>
TypecorrAdd". Solo il primo carattere del nome_script e del nome_mappatura deve essere maiuscolo, in modo da poter capire dove comincia il nome_mappatura.<SID>
è l'ID dello script, un identificatore unico a quello script. Internamente Vim traduce<SID>
in "<SNR>
123_", dove "123" può essere un numero qualsiasi. Per cui una funzione "<SID>
Add()" avrà come nome "<SNR>
11_Add()" in uno script, e "<SNR>
22_Add()" in un altro. Potete vederlo se usate il comando ":function" per ottenere una lista di funzioni. La traduzione di<SID>
nelle mappature è esattamente la stessa, ed è questo il modo con cui potete invocare una funzione locale ad uno script da una mappatura. COMANDI UTENTE Aggiungiamo ora un comando utente per aggiungere una correzione:
38 if !exists(":Correzione")
39 command -nargs=1 Correzione :call s:Add(
<q-args>
, 0)40 endif
Il comando utente viene definito solo se non esiste già un comando con lo stesso nome. Altrimenti otterremmo un messaggio di errore. Sostituire il comando utente già esistente col nostro, scrivendo ":command!" non è una buona idea, in quanto l'utente si domanderebbe perché il comando che LUI ha definito non funziona. |:command| VARIABILI NEGLI SCRIPT Quando una variabile ha un nome che comincia con "s:" è una variabile dello script. Si può solo usare all'interno di uno script, Non esiste all'esterno dello script. Questo consente di evitare problemi quando si utilizza lo stesso nome di variabile in script differenti. La variabile sarà disponibile per tutto il tempo in cui si usa Vim. E la stessa variabile verrà riutilizzata se si ricarica lo stesso script una seconda volta. |s:var| Il bello è che queste variabili possono anche essere usate in funzioni, autocomandi e comandi utente che sono definiti nello script. Nel nostro esempio di script possiamo aggiungere alcune linee per contare il numero di correzioni:
19 let s:contatore = 4
..
30 function s:Add(from, correct)
..
34 let s:contatore = s:contatore + 1
35 echo s:contatore . " correzioni finora"
36 endfunction
Dapprima s:contatore è inizializzato a 4 nello script stesso. Quando, più tardi, la funzione s:Add() viene invocata, incrementa s:count. Non importa da DOVE la funzione è stata chiamata, poiché, essendo stata definita nello script, userà solo variabili interne a questo script. IL RISULTATO Questo è lo script completo risultante:
1 " Plugin generale di Vim per correggere errori di digitazione
2 " Ultima Modifica: 2000 Ott 15
3 " Manutentore: Bram Moolenaar
<Bram@vim.org>
4 " Licenza: Questo file è di pubblico dominio.
5
6 if exists("loaded_typecorr")
7 finish
8 endif
9 let loaded_typecorr = 1
10
11 let s:salva_cpo = &cpo
12 set cpo&vim
13
14 iabbrev li il
15 iabbrev altor altro
16 iabbrev voule vuole
17 iabbrev sopratutto
18 \ soprattutto
19 let s:contatore = 4
20
21 if !hasmapto('
<Plug>
TypecorrAdd')22 map
<unique>
<Leader>
a<Plug>
TypecorrAdd23 endif
24 noremap
<unique>
<script>
<Plug>
TypecorrAdd<SID>
Add25
26 noremenu
<script>
Plugin.Aggiungi\ Correzione<SID>
Add27
28 noremap
<SID>
Add :call<SID>
Add(expand("<cword>
"), 1)<CR>
29
30 function s:Add(errato, corretto)
31 let buono = input("Digitare correzione per " . a:errato . ": ")
32 exe ":iabbrev " . a:errato . " " . buono
33 if a:corretto |
exe "normal viws\<C-R>\" \b\e"
| endif34 let s:contatore = s:contatore + 1
35 echo s:contatore . " correzioni finora"
36 endfunction
37
38 if !exists(":Correzione")
39 command -nargs=1 Correzione :call s:Add(
<q-args>
, 0)40 endif
41
42 let &cpo = s:salva_cpo
La linea 33 non è stata ancora spiegata. Applica la nuova correzione alla parola sotto il cursore. Il comando |:normal| è usato per fare uso della nuova abbreviazione.
Note
mappature e abbreviazioni sono espanse qui, anche se la funzione è stata invocata da una mappatura definita come ":noremap". L'uso di "unix" come opzione 'fileformat' è raccomandato. Gli script Vim in questo modo funzioneranno anche in tutti gli altri ambienti software. Script che abbiano 'fileformat' impostato a "dos" non funzionano sotto Unix. Si veda anche |:source_crnl|. Per essere sicuri di usarlo, scrivete, prima di scrivere il file che contiene lo script:
:set fileformat=unix
DOCUMENTAZIONE *write-local-help* E' una buona idea preparare anche un po' di documentazione per il vostro plugin. Questo è ancora più necessario quando il suo comportamento può essere personalizzato dall'utente. Si veda |add-local-help| per come aggiungere la vostra documentazione a quella di Vim. Qui vedete un semplice esempio di file di aiuto, di nome "typecorr.txt":
1 *typecorr.txt* Plugin per correzione di errori di digitazione.
2
3 Se vi capita di fare errori di digitazione, questo plugin li
4 correggerà automaticamente.
5
6 Al momento le correzioni sono poche. Potete aggiungerne, se volete.
7
8 Mappatura:
9
<Leader>
a o<Plug>
TypecorrAdd10 Aggiunge una correzione per la parola sotto il cursore.
11
12 Comandi:
13 :Correzione
{parola}
14 Aggiunge una correzione per
{parola}
.15
16 *typecorr-settings*
17 Questo plugin non ha alcuna impostazione particolare.
La prima linea è l'unica per la quale il formato è importante. Sarà questa ad essere estratta dal file di aiuto per essere inserita nella sezione "LOCAL ADDITIONS" del file help.txt |local-additions|. Il primo "*" deve essere nella prima colonna della prima linea di testo. Dopo aver aggiunto il vostro file di aiuto date il comando ":help" per controllare che le linee in questione siano correttamente allineate. Potete aggiungere altri tag (racchiusi fra **) nel vostro file di aiuto. Ma state attenti ad evitare nomi di tag di help già esistenti. Potreste inserire il nome del vostro plugin nei loro nome, come "typecorr-settings" nel nostro esempio. L'uso di puntatori ad altre parti del file di help (racchiusi fra ||) è auspicabile. Questo facilita l'utente nel reperimento dell'aiuto a loro associato. DETERMINAZIONE DEL TIPO FILE *plugin-filetype* Se il tipo del vostro file non è già determinato da Vim, dovreste creare un piccolo script che lo determini in un file a parte. Di solito lo script consiste in un autocomando che imposta il tipo file quando il nome del file corrisponde a un dato modello. Ad es.:
au BufNewFile,BufRead *.foo set filetype=foofoo
Scrivete il file contenente quest'unica linea come "ftdetect/foofoo.vim" nella prima directory che compare in 'runtimepath'. In Unix questa sarebbe "~/.vim/ftdetect/foofoo.vim". La convenzione è di usare il nome del tipo file come nome dello script. I controlli possono essere molto più sofisticati, se volete, come ad es. una ispezione del contenuto del file per riconoscere il linguaggio. SI veda anche |new-filetype|. SOMMARIO *plugin-special* Lista delle particolarità che contraddistinguono un plugin: s:name variabili interne allo script.
<SID>
Script-ID, usato per mappature e funczioni interne allo script. hasmapto() Funzione per accertare se l'utente ha già definito mappature per funzionalità contenute nello script.<Leader>
Valore di "mapleader", che l'utente definisce come sequenza di tasti con cui iniziano le mappature del plugin. :map<unique>
Emette un messaggio se una mappatura esiste già. :noremap<script>
Usa solo mappature interne allo script, non mappature valide globailmente. exists(":Cmd") Controlla se un comando utente esiste già.
*ftplugin* *41.12* Scrivere un plugin per un tipo_file *write-filetype-plugin* A plugin per un tipo_file è simile a un plugin globale, ma imposta opzioni e definisce mappature solo per il buffer corrente. Si veda |add-filetype-plugin| per informazioni sull'uso di questo tipo di plugin. Leggete prima la sezione precedente sui plugin globali |41.11|. Tutto quel che si dice lì vale anche per i plugin per un tipo_file. Ci sono alcune regole in più, che sono spiegate qui di seguito. La caratteristica fondamentale è che un plugin per un tipo_file dovrebbe avere effetto solo sul buffer corrente. DISABILITAZIONE Se state scrivendo un plugin per un tipo_file che potrà essere usato da molta gente, dovete concedere loro la possibilità di evitare di usarlo. Mettete questo in testa al plugin:
" Usa solo se non esiste già un latro plugin attivo
if exists("b:did_ftplugin")
finish
endif
let b:did_ftplugin = 1
Occorre usare questa tecnica per evitare che lo stesso plugin sia eseguito due volte per lo stesso buffer (succede quando si usa un comando ":edit" senza fornirgli alcun argomento). A questo punto gli utenti possono disabilitare completamente il plugin predefinito creando un plugin per un tipo_file composto solo da questa linea: let b:did_ftplugin = 1 Per ottenere questo, la directory che contiene il vostro plugin per un tipo_file deve venire prima della directory $VIMRUNTIME nella list di directory contenuta nella opzione 'runtimepath'! Se volete usare il plugin predefinito, ma cambiare una delle impostazioni, potete inserire l'impostazione da cambiare in uno script:
setlocal textwidth=70
Poi lo scrivete nella directory "after" ["dopo"], così che venga eseguito DOPO il plugin di tipo_file predefinito (in questo caso "vim.vim"). Si veda |after-directory|. In Unix questa directory è: "~/.vim/after/ftplugin/vim.vim".
Note
Il plugin predefinito avrà impostato "b:did_ftplugin", ma la cosa viene qui ignorata. OPZIONI Per far sì che il plugin per un tipo_file agisca solo sul buffer corrente usate il comando: :setlocal per impostare le opzioni. Ed impostate solo le opzioni che agiscono solo sul buffer corrente (si veda l'aiuto relativo a ogni singola opzione per controllare quali lo facciano). Quando si usa |:setlocal| per opzioni globali o per opzioni che riguardano una particolare finestra, il valore potrebbe cambiare in numerosi buffer, e non è questo l'obiettivo che si dovrebbe avere in un plugin per un tipo_file. Quando una opzione ha un valore che è una lista di indicatori o elementi, potete utilizzare la sintassi "+=" e "-=" per non modificare i valori già impostati. Tenete presente che l'utente possa aver già cambiato il valore di una opzione. Ripristinare il valore predefinito e poi cambiarlo come serve è spesso una buona idea. Ad es.:
:setlocal formatoptions& formatoptions+=ro
MAPPATURE Per far sì che le mappature siano applicate solo nel buffer corrente usate il comando:
:map
<buffer>
Questo va combinato con la mappatura in due passi spiegata più sopra. Ecco un esempio di come si definisce una funzionalità in un plugin per un tipo_file:
if !hasmapto('
<Plug>
JavaImport')map
<buffer>
<unique>
<LocalLeader>
i<Plug>
JavaImportendif
noremap
<buffer>
<unique>
<Plug>
JavaImport oimport ""<Left>
<Esc>
|hasmapto()| è usato per controllare se l'utente ha già definito una mappatura per
<Plug>
JavaImport. In caso negativo, il plugin per un tipo_file definisce la mappatura predefinita. Questa inizia con |<LocalLeader>|, che permette all'utente di scegliere il tasto (o i tasti) con cui vuole che inizino le mappature dei plugin per un tipo_file. Il valore predefinito è la barra rovesciata ("\"). "<unique>
" è usato per mandare un messaggio di errore se la mappatura esiste già o entra in conflitto con una mappatura esistente. |:noremap| è usato per evitare che ogni altra mappatura che l'utente abbia definito possa interferire. Potreste voler usare ":noremap<script>
" per far sì che si possano ri-mappare mappature definite in questo script, che comincino con<SID>
. L'utente deve avere la possibilità di disabilitare una mappatura in un plugin per un tipo_file, senza disabilitarlo completamente. Ecco un esempio di come si può fare questo per il tipo_file "mail" (messaggi di posta elettronica):
" Aggiungi mappature, a meno che l'utente preferisca evitarlo.
if !exists("no_plugin_maps") && !exists("no_mail_maps")
" Citate un testo inserendo "> "
if !hasmapto('
<Plug>
MailQuote')vmap
<buffer>
<LocalLeader>
q<Plug>
MailQuotenmap
<buffer>
<LocalLeader>
q<Plug>
MailQuoteendif
vnoremap
<buffer>
<Plug>
MailQuote :s/^/> /<CR>
nnoremap
<buffer>
<Plug>
MailQuote :.,$s/^/> /<CR>
endif
Due variabili globali sono usate: no_plugin_maps disabilita mappature per ogni plugin di un tipo_file no_mail_maps disabilita mappature per un dato tipo_file COMANDI UTENTE Per aggiungere un comando utente per un dato tipo_file, in modo che possa solo essere usato in un buffer, usate l'argomento "-buffer" di |:command|. Ad es.:
:command -buffer Make make %:r.s
VARIABILI Un plugin per un tipo_file sarà utilizzato in ogni buffer contenente un file di quel tipo. La variabile interna di script |s:var| sarà la stessa per tutti i buffer in cui il plugin viene utilizzato. Usate variabili interne al buffer |b:var| se volete che una variabile sia usata sono all'interno di un unico buffer. FUNZIONI Quando si definisce una funzione, questa va definita soltanto una volta. Ma il plugin di tipo_file verrà invocato ogni volta che verrà aperto un file con quel dato tipo file. La tecnica seguente fa sì che la funzione venga definita una volta sola.
:if !exists("*s:Func")
: function s:Func(arg)
: ...
: endfunction
:endif
ANNULLARE *undo_ftplugin* Quando l'utente imposta ":setfiletype xyz" l'effetto del tipo_file "precedente" dovrebbe essere annullato. Impostate la variabile b:undo_ftplugin con i comandi che annulleranno le impostazioni di un vostro plugin per un tipo_file. Ad es.:
let b:undo_ftplugin = "setlocal fo< com< tw< commentstring<"
\ . "| unlet b:match_ignorecase b:match_words b:match_skip"
L'uso di ":setlocal" con "<" subito dopo il nome dell'opzione reimposta per quell'opzione il suo valore globale. Nella maggior parte dei casi è questa la maniera migliore di ripristinare i valori "precedenti" delle opzioni. Occorre togliere la indicazione "C" da 'cpoptions' per consentire la continuazione della linea, come detto prima |use-cpo-save|. NOME FILE Il tipo_file deve far parte del nome del plugin |ftplugin-name|. Usate una di queste tre forme: .../ftplugin/roba.vim .../ftplugin/roba_mia.vim .../ftplugin/roba/tua.vim "roba" è il tipo_file, "mia" e "tua" sono nomi a piacere. SOMMARIO *ftplugin-special* Lista delle particolarità che contraddistinguono un plugin di tipo_file:
<LocalLeader>
Valore di "maplocalleader", che l'utente definisce come la combinazione di tasti con cui iniziano le mappature per un plugin di tipo_file. :map<buffer>
Definisce una mappatura che vale solo all'interno del buffer. :noremap<script>
Ri-mappa solo mappature definite in questo script e che cominciano con<SID>
. :setlocal Imposta una opzione solo per il buffer corrente. :command -buffer Definisce un comando utente valido solo in questo buffer. exists("*s:Func") Controlla se una funzione è stata già definita. Si veda anche |plugin-special|, che descrive le proprietà specifiche dei plugin.
*41.13* Scrivere un plugin per un compilatore *write-compiler-plugin* Un plugin per un compilatore imposta le opzioni da usare con un dato compilatore. L'utente può invocarlo con il comando |:compiler|. L'uso principale che se ne fa è per impostare le opzioni 'errorformat' e 'makeprg'. Un esempio è la maniera più semplice di introdurlo. Questo comando modificherà tutti i plugin predefiniti per i compilatori:
:next $VIMRUNTIME/compiler/*.vim
Usate |:next| per passare al file di plugin successivo. Ci sono due caratteristiche
note
voli di questi file. La prima è un meccanismo che permette a un utente di fare modifiche o aggiunte al file di plugin predefinito. I file predefiniti cominciano con:
:if exists("current_compiler")
: finish
:endif
:let current_compiler = "mine"
Quando scrivete un file per un compilatore e lo mettere nella vostra propria directory di file di esecuzione ("runtime directory") (ad es., ~/.vim/compiler in Unix), voi potete impostare la variabile "current_compiler" in modo che il file predefinito non esegua (in seguito) le impostazioni che contiene. *:CompilerSet* Il secondo metodo consiste nell'usare ":set" per ":compiler!" e ":setlocal" per ":compiler". Vim fornisce il comando utente ":CompilerSet" a questo scopo. D'altra parte, precedenti versioni di Vim non ne sono dotate, e per questo motivo un vostro plugin dovrebbe definirla solo dopo aver controllato. Ecco un esempio:
if exists(":CompilerSet") != 2
command -nargs=* CompilerSet setlocal
<args>
endif
CompilerSet errorformat& " usa 'errorformat' predefinito
CompilerSet makeprg=nmake
Quando scrivete un plugin per un compilatore da distribuire con Vim o da mettere in una directory di esecuzione ("runtime directory") a livello di sistema, usate il meccanismo delineato più sopra. Se "current_compiler" era già stato impostato da un plugin dell'utente, questo verrà ritenuto valido e non sostituito in alcun modo. Quando scrivete un plugin di compilatore per modificare impostazioni contenute nel plugin predefinito, non controllate la variabile "current_compiler". Un plugin di questo tipo dovrebbe venire eseguito per ultimo, e quindi dovrebbe trovarsi in una directory in fondo alla lista di directory specificata in 'runtimepath'. In Unix il suo nome potrebbe essere ~/.vim/after/compiler.
*41.14* Scrivere un plugin veloce a caricarsi *write-plugin-quickload* Un plugin più crescere e divenire piuttosto lungo. Il ritardo alla partenza può diventarenote
vole, e magari il plugin non vi serve quasi mai. E' a questo punto che può venir buono un plugin veloce a caricarsi. L'idea di fondo è che il plugin è caricato due volte. La prima volta per definire i comandi utenti e le mappature che offrono la funzionalità. la seconda volta per definire le funzioni che implementano la funzionalità. Può sembrare sorprendente che "caricamento veloce" voglia dire caricare il plugin due volte. Quel che si vuol dire è che si carica velocemente all'inizio, rimandando la parte più sostanziosa dello script alla seconda volta, il che vuol dire solo quando ne avete veramente bisogno. Quando la funzionalità viene utilizzata spesso, il risultato è in effetti più lento!Note
Da Vim 7 c'è una altra possibilità: usate la funzionalità |autoload| |41.15|. L'esempio che segue mostra il procedimento:
" Vim global plugin for demonstrating quick loading
" Last Change: 2005 Feb 25
" Maintainer: Bram Moolenaar
<Bram@vim.org>
" License: This file is placed in the public domain.
if !exists("s:did_load")
command -nargs=* BNRead call BufNetRead(
<f-args>
)map
<F19>
:call BufNetWrite('something')<CR>
let s:did_load = 1
exe 'au FuncUndefined BufNet* source ' . expand('
<sfile>
')finish
endif
function BufNetRead(...)
echo 'BufNetRead(' . string(a:000) . ')'
" read functionality here
endfunction
function BufNetWrite(...)
echo 'BufNetWrite(' . string(a:000) . ')'
" write functionality here
endfunction
Quando lo script è caricato la prima volta "s:did_load" non è impostato. I comandi fra l' "if" e l' "endif" vengono eseguiti. Questi terminano com un comando |:finish|, e quindi il resto dello script non viene eseguito. La seconda volta che lo script viene caricato "s:did_load" esiste e i comandi dopo l' "endif" vengono eseguiti. Qui sono definite le funzioni (che possono essere "pesanti") BufNetRead() e BufNetWrite(). Se copiate questo script nella vostra directory dei plugin Vim lo eseguirà alla partenza. Questa è la sequenza degli eventi che si producono: 1. Il comando "BNRead" è definito e il tasto
<F19>
è mappato quando lo script viene letto alla partenza. Un autocomando |FuncUndefined| è definito. Il comando ":finish" fa concludere velocemente lo script. 2. L'utente immette il comando BNRead o preme il tasto<F19>
. La funzione BufNetRead() o BufNetWrite() sarà invocata. 3. Vim non trova la funzione e chiama l'autocomando per l'evento |FuncUndefined| Poiché l'espressione "BufNet*" corrisponde alla funzione invocata, il comando "source fname" sarà eseguito. "fanme" sarà uguale al nome dello script (in qualsiasi posto si trovi), perché proviene dalla espansione di "<sfile>
" (vedere |expand()|). 4. Lo script è caricato ancora, la variabile "s:did_load" esiste e le sue funzioni vengono a questo punto definite. Si noti che le funzioni che sono caricate in seguito sono quelle che corrispondono all'espressione dell'autocomando |FuncUndefined|. Dovete accertarvi che nessun altro plugin definisca funzioni che corrispondono alla stessa espressione regolare.
*41.15* Scrivere librerie di script *write-library-script* Alcune funzionalità serviranno in parecchi posti. Quando questo supera il limite delle "poche linee", vorrete metterle in un unico script, e usarle da parecchi altri script. Chiameremo quell'unico script uno script di libreria. Caricare uno script di libreria è possibile, ma dovete evitare di caricarlo ancora, una volta che sia stato caricato. Questo su può fare con la funzione |exists()|. Esempio:
if !exists('*MyLibFunction')
runtime library/mylibscript.vim
endif
call MyLibFunction(arg)
Occorre qui sapere che MyLibFunction() sia definita un uno script "library/mylibscript.vim" in una delle directory in 'runtimepath'. Per semplificare la faccenda, Vim fornisce il meccanismo di autoload. Così il nostro esempio diventerebbe:
call mylib#myfunction(arg)
Molto più semplice, vero? Vim riconoscerà il nome di funzione e quando non è definito cercherà lo script "autoload/mylib.vim" in 'runtimepath'. Quello script deve contenere la definizione della funzione "mylib#myfunction()". Potete mettere molte altre funzioni nello script mylib.vim, potete organizzare le vostre funzioni in uno script di libreria. Ma dovere usare nomi di funzione in cui la parte prima del simbolo "#" indichi il nome dello script. Altrimenti Vim non saprebbe quale script caricare. Se, presi dall'entusiasmo, scrivete un mucchio di script di libreria, potreste voler usare delle sotto-directory. Esempi:
call netlib#ftp#read('somefile')
Sotto Unix lo script di libreria usato qui potrebbe essere: ~/.vim/autoload/netlib/ftp.vim Dove le funzioni sono definite così:
function netlib#ftp#read(fname)
" Read the file fname through ftp
endfunction
Si noti che il nome con cui è definita la funzione è esattamente lo stesso che il nome usato per richiamare la funzione. E la parte prima dell'ultimo "#" riflette esattamente il nome della sotto-directory e dello script. Potete usare lo stesso meccanismo per delle variabili:
let weekdays = dutch#weekdays
Questo farà caricare lo script "autoload/dutch.vim", che dovrebbe contenere qualcosa del tipo di:
let dutch#weekdays = ['zondag', 'maandag', 'dinsdag', 'woensdag',
\ 'donderdag', 'vrijdag', 'zaterdag']
Per ulteriori letture vedere: |autoload|.
*41.16* Distribuzione di script Vim *distribute-script* Gli utenti Vim possono cercare script sul sito Web vim: http://www.vim.org. Se avete fatto qualcosa che potrebbe essere utile ad altri, condividetelo! Gli script Vim si possono usare su ogni sistema. I comandi tar e zip potrebbero non essere disponibili in alcuni sistemi. Se volete riunire più file e/o comprimerli, si raccomanda di usare il comando di utilità "zip". Per la massima portabilità, usate Vim stesso per impaccare i vostri script. E' possibile farlo con il programma di utilità vimball. Si veda |vimball|. E' una buona cosa se aggiungete una linea che permetta un aggiornamento automatico. Si veda |glvs-plugins|.
Capitolo seguente: |usr_42| Aggiungere nuovi menù Copyright: vedere |manual-copyright| vim:tw=78:ts=8:ft=help:norl: Per segnalazioni scrivere a vimdoc.it at gmail dot com oppure ad Antonio Colombo azc100 at gmail dot com
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