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print
L’istruzione print
si usa per produrre dell’output formattato in
maniera semplice, standardizzata. Si
specificano solo le stringhe o i numeri
da stampare, in una lista separata da virgole. Questi elementi sono stampati,
separati tra loro da spazi singoli, e alla fine viene stampato un
ritorno a capo. L’istruzione è simile a questa:
print elemento1, elemento2, …
L’intera lista di elementi può opzionalmente essere racchiusa fra
parentesi. Le parentesi sono obbligatorie se qualche espressione presente
in uno degli elementi usa l’operatore relazionale ‘>’, che potrebbe
essere confuso con una ridirezione dell’output (vedi la sezione Ridirigere l’output di print
e printf
).
Gli elementi da stampare possono essere stringhe costanti o numeri, campi
del record corrente (come $1
), variabili, o quasiasi espressione
awk
. I valori numerici sono convertiti in stringhe prima di essere
stampati.
Una semplice istruzione ‘print’ senza specificare elementi equivale a
‘print $0’: stampa l’intero record corrente. Per stampare una riga
vuota, si usa ‘print ""’.
Per stampare un testo che non cambia, si usi come elemento una costante
stringa, per esempio "Non v'allarmate"
. Dimenticandosi di mettere
i doppi apici, il testo è preso per un’espressione awk
,
e probabilmente verrà emesso un messaggio di errore. Occorre tener presente
che tra ogni coppia di elementi viene stampato uno spazio.
Si noti che l’istruzione print
è un’istruzione, e non
un’espressione: non è possibile usarla nella parte modello [di ricerca] di
un’istruzione criterio di ricerca–azione, per esempio.