Quando un disco fisso viene partizionato, ne viene creata una mappa con sezioni, ma le sezioni sono vuote. È come una biblioteca appena costruita; devono essere sistemate mensole, segnali e un sistema di catalogazione prima di mettere via i libri.
La struttura dell'organizzazione interna di una partizione è chiamata file system. In Linux, i file system standard sono ext2 e ext3. Il file system ext3 è come ext2, più un registro delle operazioni di scrittura su disco chiamato journal (diario). Il journal permette al sistema, tra le altre cose, di riprendersi facilmente da mancanze accidentali di corrente elettrica.
Il principale strumento per creare un file system ext2/3 in una partizione è mke2fs. Si trova di solito in /sbin. mkfs.ext2 e mkfs.ext3 sono frontend che passano opzioni specifiche a mke2fs.
mke2fs /dev/hdb1
mkfs.ext2 /dev/hdb1
entrambi creano un file system ext2 sulla prima partizione della seconda unità e
mke2fs -j /dev/hdb1
mkfs.ext3 /dev/hdb1
creano un file system ext3.
L'opzione -m è probabilmente quella di maggiore utilità per i non esperti. Se il file system diventa pieno e non c'è più spazio per scrivere, è praticamente inutilizzabile perché il sistema operativo è perennemente in fase di scrittura su disco. Come valore predefinito, il cinque percento della partizione è riservato per l'uso da parte del superutente. Ciò permette al superutente di fare attività di amministrazione sulla partizione e forse di spostare via alcuni dati. Questo, tuttavia, è cruciale soprattutto quando la partizione contiene le directory / o home. Per partizioni puramente di dati, questo risulta solo spazio sprecato. Il cinque percento di una partizione da 250Gb è 12.5 Gb. Specialmente nel caso di grandi partizioni, si può impostare tranquillamente lo spazio riservato al minimo, che è l'uno percento.
mkfs.ext3 -m 1/dev/hdb1
crea un file system con solo l'1% dello spazio riservato per il superutente. Si può usare tune2fs -m per ritoccare i blocchi riservati dopo che siano stati caricati dati sulla partizione.