Di solito Linux RedHat ha l'automount, che monta il CD dopo che la porta del CD-ROM è chiusa ma nel caso che questo si debba fare manualmente ecco come in breve.
Invocare una finestra di terminale e diventare superuser. Lasciare il terminale aperto durante il corso dell'installazione. Verrà comodo a suo tempo.
Inserire il primo CD nel lettore CD-ROM. Controllare se si ha una directory dove montare i CD. In genere è /mnt/cdrom, ma se questa non fosse la scelta favorita la si chiami come si vuole. Ora eseguire il seguente comando (assumendo che la directory di mount sia /mnt/cdrom):
mount /dev/cdrom /mnt/cdrom
Questo monterà il CD sulla /mnt/cdrom directory che sar à la directory di installazione sorgente.
Durante l'installazione Oracle Universal Installer richiederà un cambio di CD, per cui se il CD non può essere smontato automaticamente, andare al proprio terminale di root e dare il seguente:
cd /mnt
eject
Questo smonterà il CD ed aprirà il CD-ROM. Ora inserire il successivo CD e chiudere il CD-ROM. Usare il comando mount ancora se il CD non èmontato automaticamente e passare allo schermo di installazione per continuare il processo.
Dopo aver montato il primo disco, invocare una nuova finestra di terminale e cambiare la directory a /mnt/cdrom. Questo è il punto di mount dell'installazione. Da qui eseguire:
./runInstaller &
Inoltre è possibile aprire il file index.html dalla stessa directory in un browser e da là leggere e seguire la documentazione Oracle durante la procedura di installazione.
Oracle Universal Installer 2.2 ha una interfaccia semplice ed intuitiva. E' possibile scegliere di saltare questa sezione della nota sull'installazione e seguire i propri istinti, cosa che potrebbe essere una idea molto buona. Gli schermi sono autoesplicativi e molto ben ordinati in una buona sequenza logica.
Nel caso si voglia verificare dove si sia nell'installazione, confrontare il processo con le seguenti descrizioni degli schermi e dei passi.
>Dallo schermo di benvenuto è possibile selezionare di installare o disinstallare prodotti. Se questa è la prima installazione cliccare Next per continuare.
Appare una nuova finestra di dialogo (Inventory Location). E' richiesto l'inserimento di una directory d'inventario per la/le installazione/i ora e in futuro. Cliccare OK se si è d'accordo, altrimenti inserire la directory d'inventario desiderata.
Questo schermo richiede il gruppo di installazione di Oracle che ha valore predefinito ointsall. Se si desidera cambiare questo nome o usare un altro gruppo (speciale) per ulteriore installazione, è ora il momento di modificare i gruppi. Altrimenti inserire ointsall e cliccare Next. Appare una finestra di dialogo, che mostra che si deve usare il terminale di root (ricordare quando è stato aperto prima). Andare al terminale di root e seguire le istruzioni sullo schermo, che sono semplici per eseguire lo script /tmp chiamato orainstRoot.sh in
Se funziona correttamente, si dovrebbe poter vedere sullo schermo:
Creazione del file di puntamento di Oracle Inventory (/etc/oraInst.loc)
Cambio del groupname di /u01/app/oracle/oraInventory a oinstall.
Ora tornare alla finestra di dialogo e cliccare Continua.
Questo schermo mostra le posizioni dei file sorgente e destinazione per il processo di installazione. Se le variabili d'ambiente sono okay non si dovrebbe cambiare niente, ma se lo si desidera, farlo con attenzione e con cognizione di causa! Si può semplicemnte cliccare Avanti.
Quello che segue è una lunga lettura del disco e una barra di progressione in alto a destra dello schermo. Bisogna essere solo pazienti.
Questo schermo mostra i prodotti disponibili in questo insieme d'installazione. Poiché si sta installando solo il database, la prima opzione (che è quella predefinita) è quella qui d'interesse. Effettivamente include alcuni dei prodotti elencati nelle sezioni successive. Cliccare Avanti.
Dato che il nostro esempio mostra un'installazione Standard Edition, cliccare Standard Edition. E' possibile selezionare Enterprise, ma il percorso da qui in poi potrebbe essere differente e potrebbe essere necessario selezionare altre opzioni. Comunque, è scelta della persona che sta installando.
Cliccare Avanti. Un'altra pausa (non lunga) e poi si andrà al passo successivo.
Questo schermo permette all'operatore di selezionare a quale scopo servirà il database, così l'installazione potrà sistemare i parametri di conseguenza. Io ho scelto General Purpose e ho cliccato Avanti. C'è un altro periodo di attesa (anche questo breve).
Qui all'operatore è richiesto di inserire il nome globale del database. Il testo su questo schermo è abbastanza esplicativo. Per il nostro esempio ho inserito:
ORTD.zeus
dato che il nome host del server del database è zeus. Usare il proprio nome host al suo posto e cliccare Avanti.
Questo schermo richiede di inserire la posizione dove sono situati i file di database fisici. Si raccomanda anche di mettere i file di dati su un disco separato (directory). Ecco perché ho inserito:
/u02/oradata
invece che il valore predefinito. Cliccare Avanti quando si è fatto.
Questo schermo permette di scegliere differenti insiemi di caratteri per il database. L'ho lasciato com'è usare l'insieme di caratteri predefinito. Cliccare Avanti.
Se si vede questo schermo, la preparazione per il processo di installazione con la OUI è fatto. Ora si può navigare per i contenuti dell'albero di installazione e vedere quale si è scelto. Questo potrebbe far tornare indietro e mettere a posto alcune cose, se non si è in accordo con la lista. Altrimenti cliccare Install, e il processo di installazione comincerà
Questo è uno schermo noioso, di lunghissima durata, che richiede cambi di CD di tanto in tanto. Mostra una barra di progressione e calcola la percentuale per mostrare la progressione complessiva per elemento.
Il processo di installazione è molto lungo. Prima tutti i componenti software vengono installati poi di tutto viene fatto il link.
Cercate qualcosa da fare per ammazzare il tempo e di quando in quando guardate lo schermo per vedere se il CD va cambiato.
IMPORTANTE! Nel mio caso (ho fatto l'installazione due volte) c'è stato una schermata d'errore a circa il 79% nel processo di link. La finestra d'errore dava la seguente informazione:
Error in invoking target install of makefile
/u01/app/oracle/product/9.2.0.1.0/ctx/lib/ins_ctx.mk
Ho cliccato Ignora e in entrambe le installazioni sembra non ci sia stato alcun problema nel finire il processo di link.
E' apparsa una finestra quando il processo di link è finito. Richiede qualche comando da terminale da eseguire prima che il processo di installazione sia concluso. Fondamentalmente, c'è uno script chiamato root.sh nella directory $ORACLE_HOME, che deve essere eseguito come root, dal terminale di root. L'esecuzione in sé richiede un po' di tempo e molta attività di HDD, perció bisogna essere pazienti e non preoccuparsi troppo.
Lo schermo degli strumenti di configurazione cerca di eseguire 3 compiti e notifica il fallimento per tutti e tre. Ecco come ho risolto il problema. Nella directory $ORACLE_HOME c'è un link, chiamato JRE, che fa un collegamento alla directory JRE di ORACLE. Eliminare questo collegamento e crearne uno per la propria distribuzione di JRE, descritta precedentemente. Ecco la lista dei comandi:
rm -f JRE
ln -s /usr/local/jre/ JRE
Dopo aver eseguito questi comandi, cercare di selezionare uno a uno gli elementi nella colonna Nome Strumento della tabella e cliccare su Riprova. Se questo non funziona, non c'è da preoccuparsi. Questi sono facoltativi nella sessione di installazione e si possono fare successivamente.
Se gli ultimi compiti (facoltativi) non vengono eseguiti, ho uno speciale insieme di istruzioni su come fare almeno due di essi. Ma prima, voglio porre l'accento sul fatto di avere la documentazione di Oracle a portata di mano e cercare di leggere qualche volta tra le righe quando si cerca di risolvere i problemi relativi all'installazione. Se le condizioni sono giuste, non si dovrebbe avere alcun errore serio durante la sessione, ma nel caso se ne abbia una, controllare tutte le condizioni iniziali, i permessi dei file e delle directory e lo spazio su disco.
Si può facilmente eliminare tutto e ricominciare da capo basta annullare i contenuti delle directory dei mount point di Oracle (/u01, /u02, ecc.), ed eliminare il file oratab nella directory /etc. C'èancora un insieme di file che si potrebbe eliminare così da non lasciar traccia di Oracle sul sistema. Sono nella directory /usr/local/bin ed i loro nomi sono /oraenv/, /coraenv/ e /dbhome/. Comunque si possono lasciare, alla prossima installazione l'installer chiederò se si vogliono mantenere.
Ora i compiti facoltativi:
Per eseguirlo, andare alla directory $ORACLE_HOME/bin e da là eseguire:
./netca &
Questa applicazione avvierà il primo di quattro compiti. Quello che veramente si vuole impostare è il listener. Gli altri non sono così importanti ma si può provare ad impostarli comunque. Prima di impostare il listener si potrebbe avere un listener già in esecuzione. Controllare questo con l'esecuzione del seguente comando:
>
ps afx | grep LISTEN | grep -v grep
Se si ottiene una linea simile a:
15922 ? S 0:00 /u01/app/oracle/product/9.2.0.1.0/bin/tnslsnr LISTENER
Si ha un listener attivo. Fermare il listener con il seguente comando dalla directory $ORACLE_HOME/bin:
./lsnrctl stop
Potrebbe essere necessario anche eliminare il listener esistente e crearne uno nuovo. Questo dipende completamente da chi stà eseguendo l'installazione. Seguire semplicemente il naturale flusso dell'applicazione. Al giro finale il nuovo listener verrà attivato se ne è stato creato uno nuovo, naturalmente.
Per eseguirlo, andare in $ORACLE_HOME/bin ed eseguire:
./dbca &
Questa applicazione è probabilmente la più importante del gruppo. Serve a creare e configurare il database. Se un database non è stato creato durante la sessione d'installazione o durante un riavvio delle applicazioni, come menzionato prima, questo è quello che si vorrebbe lanciare per creare il proprio database.
Anche se non si è ancora usato il database, si potrebbe volerlo eliminare e ricreare. Si può farlo da qua. Questo documento non può includere tutte le funzionalità dell'applicazione, ma dato che è una GUI, è abbastanza facile eseguire compiti con essa.
Personalmente io preferisco crearlo da qui, così ho il controllo su tutti i parametri necessari, specialmente le directory dove i file di dati saranno creati. Scelgliere Typical quando vengono richiesti i parametri del database. Il prossimo schermo, con la struttura ad albero permette di impostare la posizione dei file di database. Invece di {ORACLE_BASE}, si può mettere /u02 per esempio. Questo metterà i file di database da usare nella directory /u02/oradata/SID. Questo è solo un esempio. Ognuno decide come distribuire l'albero delle directory del proprio database.
Alla fine della creazione del database verranno chieste password per gli utenti SYS e SYSTEM. Inserirle (confermandole), ricordarle, ed uscire (questo funziona come OK nel caso non lo si sia già indovinato). Questo dovrebbe essere quanto. Ora eseguire:
ps afx
e lo schermo dovrebbe contenere linee simili a quanto segue:
PID TTY STAT TIME COMMAND 1 ? S 0:04 init 2 ? SW 0:01 [keventd] ..... molte altre linee che non interessano... 11665 ? S 0:00 ora_pmon_ORTD 11667 ? S 0:00 ora_dbw0_ORTD 11671 ? S 0:00 ora_lgwr_ORTD 11673 ? S 0:00 ora_ckpt_ORTD 11675 ? S 0:00 ora_smon_ORTD 11677 ? S 0:00 ora_reco_ORTD 11679 ? S 0:00 ora_cjq0_ORTD 11681 ? S 0:02 ora_qmn0_ORTD 11683 ? S 0:00 ora_s000_ORTD 11685 ? S 0:00 ora_d000_ORTD 11812 pts/1 S 0:00 /u01/app/oracle/product/9.2.0.1.0/bin/tnslsnr LISTENER -inherit
Se si vede questa immagine l'istanza del database è in funzione. L'ultima linea nel suddetto esempio è il listener (potrebbe essere altrove sullo schermo).
Congratulazioni! L'installazione si è conclusa con successo!
Quello che segue è un aggiornamento, per cortesia di Rene Bauer. Si potrebbero incontrare problemi con i seguenti elementi:
I problemi di compatibilità i JRE non sono stati rilevato da Rene solo, ma ho recevuto un po' di email al proposito. Il problema esiste perché RedHat 8 e 9 sono fornite con la versione 3.2.x di gcc, ma alcune versioni precedenti di JRE sono compilate con gcc 2.9.x. La soluzione è quella di scaricare l'ultima versione di JRE. Al momento di questo aggiornamento la versione è 4.1 e dato che non c'è nessun eseguibile jre, eseguire il seguente comando per creare il sym link appropriato:
ln -s $JRE_DIR/bin/java $JRE_DIR/bin/jre
dove $JRE_BIN è la directory bin di jre.
Il secondo aggiornamento è relativo al file di configurazione mancante dopo la creazione del database. Il file init{ORACLE_SID}.ora dovrebbe essere creato in modo predefinito nella propria directory $ORACLE_HOME/dbs/.
La soluzione di Rene è l'installatore crea un file chiamato spfile{ORACLE_SID}.ora, così è possibile creare un sym link per simulare il file mancante. Cambiare la propria direttory di lavoro in modo che sia $ORACLE_HOME/dbs/ ed eseguire:
ln -s spfile{ORACLE_SID}.ora init{ORACLE_SID}.ora
La mia soluzione: dopo l'installazione con creazione del database c'è sempre un file chiamato init.ora. Ho semplicemente copiato questo file in init{ORACLE_SID}.ora. Cambiare la propria directory di lavoro in modo che sia $ORACLE_HOME/dbs/ ed eseguire:
cp init.ora initORTD.ora
Il terzo problema riguarda il processo di installazione di Oracle, installare Legato Single Server Version. Io non ho avuto questo tipo di problema, ma ecco la versione di Rene, che ho cercato di rendere nel modo più breve possible: l'ultimo file root.sh, eseguito su richiesta dell'installazione di Oracle, ha causato un errore cercando di installare LSSV. Secondo Rene, RedHat 8 e 9 sono fornite di ncurses5, ma in modo predefinito il pacchetto di compatibilità con ncurses4 non viene installato, quindi dopo averlo installato il problema di installazione di LSSV sparisce.
Questi possono non essere gli ultimi problemi da risolvere, quindi incoraggio qualsiasi commento ed aggiunta che io possa aggiungere alla sezione Risoluzione dei problemi. Apprezzerei ogni riscontro che possa migliorare la qualità di questo documento.