Linux Installation Strategies mini-HOWTO | ||
---|---|---|
Prev |
Per i programmatori e per chi è ansioso di imparare – Per i programmatori Linux è già una soluzione pressoché perfetta. Nessun altro sistema operativo permette di scegliere fra una gamma più ampia di strumenti e piattaforme di sviluppo. La flessibilità che offre è a dir poco strabiliante e per di più senza dover sborsare nemmeno un centesimo! Un vantaggio in più è il senso di appartenenza a una comunità, che non ha prezzo.
Per chi ha voglia di imparare le cose vanno ancor meglio. C'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e, dal momento che il sistema è in tutto e per tutto "trasparente", le possibilità di avvicinarsi al mondo dell'informatica e della programmazione in generale (se non si è interessati lo si diventerà) sono molto più alte che su Windows. Smanettare non sarà più la stessa cosa.
Per l'utente desktop medio – Conviene distinguere l'analisi in 5 aree distinte: internet, giochi, elaborazione testi, amministrazione e audiovisivi. Non è più questione di facilità d'uso, perché sono ormai lontani i tempi delle interfacce brutte e poco funzionali: dal punto di vista dell'usabilità e della pura e semplice estetica Gnome è di gran lunga superiore a Windows, quindi non c'è niente di cui preoccuparsi al riguardo. La gestione dei file, l'installazione e la rimozione del software e le attività di amministrazione di base sono centralizzate e ottimizzate al massimo; usando Linux, inoltre, probabilmente si supereranno poco a poco tutti i pregiudizi sulla riga di comando che niente ha a che vedere con l'impotente prompt del DOS. È una shell incredibilmente potente in grado di svolgere ogni compito immaginabile in meno tempo di quello che ci vuole a cliccare su un pulsante. Anche se all'inizio può incutere un po' di timore, è il cuore pulsante di Linux, il pannello di controllo, il quartier generale, la linea diretta fra l'utente e il kernel. La configurazione dell'hardware non è semplice come in Windows, in genere perché il plug-and-play ha complicato le cose invece di renderle più semplici, ma non è nemmeno così difficile, la cosa migliore è configurare il BIOS come non-PnP in modo che possa configurare le cose (specialmente la scheda audio), ma soprattutto è importante leggere, leggere e ancora leggere. È disponibile moltissima documentazione sul proprio sistema grazie alla quale tutto diventa facile. Anche in Linux vale la regola "Ignorantia non excusat".
Corel WordPerfect è una buona scelta, ma la soluzione più semplice è provare Abiword http://www.abisource.com/. È un ottimo programma e assomiglia in modo sorprendente a MSWord – cosa volere di più? Sono entrambi gratuiti e facilmente reperibili, non conosco Wordperfect 9 ma la versione 8 è gratuita, valida e a disposizione di chiunque voglia provarla. Altre opzioni sono Applixware e Star Office. Non ho mai usato Applix ma di Star Office posso dire che è lenta e non si presenta bene, in altre parole, uno di quei programmi che farebbero allontanare gli utenti da Linux (ma non che in Windows sia migliore). La versione 5.1 era accettabile ma da quando è stata acquistata dalla Sun non ha fatto che peggiorare e la versione 5.2 è pressoché inutilizzabile. In quanto agli editor di testo semplice o html le alternative aumentano di giorno in giorno. La maggior parte delle distribuzioni mette a disposizione una gran varietà di software, quindi basta cercare. Non sono un utente abituale dei fogli di calcolo, ma per questo esiste GNUmeric che non è molto diverso da Excel e le sue ineguatezze presenti in fase di stampa sono state ora risolte. Sembra essere una buona alternativa. La Corel ha reso disponibili i port di quasi tutte le sue applicazioni, che non costano quanto le loro controparti Windows e offrono le stesse funzionalità.
È un'area in cui Linux non lascia certo a desiderare. Ci sono altrettanti se non addirittura più riproduttori di file mp3 di quanti non siano disponibili per Windows. Il più diffuso è XMMS, che assomiglia un po' a Winamp ed è altrettanto valido, inoltre ha degli ottimi plug-in di visualizzazione. Altri riproduttori di mp3 sono Gqmpeg, Freeamp, Alsaplayer. Più che sufficiente, direi. I riproduttori di Mpeg1 e vcd lasciano un po' a desiderare, MTV è una scelta valida e scaricabile (hteztp://www.mtvplayer.com/) gratuitamente per uso personale mentre una soluzione completamente gratuita è resa disponibile dalla Lokigames (http://www.lokigames.com/), ma sono solo alcuni fra i tanti. Ci sono diversi riproduttori di mp2 fra cui movie è molto valido. Non ho un lettore dvd quindi non me ne intendo, ma Xmovie dovrebbe essere in grado di gestire egregiamente i flussi mpeg2. La maggior parte dei riproduttori di mpeg 1 che uso permettono di sfruttare l'accelerazione GL e ho dei buoni motivi per credere che i CD video non vengano riprodotti meno bene che in Windows Media Player. Per estrarre le tracce audio da un CD è disponibile una varietà di opzioni, senza più problemi di sorta con i driver ASPI: le applicazioni Linux leggono i dati digitali direttamente da dischi e sono disponibili tutti i codec più diffusi (fra cui Xing e Fraunhofer, ma personalmente preferisco Blade e Lame, due ottimi codificatori gratuiti disponibili per tutte le piattaforme). Ci sono anche alcuni strumenti per scrivere CD. Basta dare un'occhiata negli archivi Linux.
Anche in questo campo le cose vanno più che bene, tuttavia sarebbe auspicabile che ci fossero altri browser oltre a Netscape che, però, non ha niente di male. Sono inoltre disponibili applicazioni analoghe a quelle per Windows: client di chat, messaggistica istantanea e ftp, gestori degli scaricamenti, ecc.
L'area più carente è forse quella dei giochi, anche se è attivo un progetto della Lokigames per fare il port per Linux di tutti i giochi più famosi (http://www.lokigames.com/): titoli come Quake 2 e 3, System Shock e Heavygear sono già pronti e disponibili. È importante assicurarsi di avere installato Xfree 4.01 o superiore e che la scheda video in uso sia supportata.
Resta solo il DTP, un ambito dove Linux avrebbe potuto battere Windows ma è stata persa l'occasione. Linux potrebbe essere ottimizzato al massimo per il DTP. Ghostscript (un RIP PostScript), se usato a dovere, rappresenta già una soluzione professionale per la stampa e supporta un gran numero di stampanti. Se si è già in possesso di una stampante PostScript è possibile iniziare a usarlo senza problemi. Per l'elaborazione di immagini è disponibile Gimp. È valido quasi quanto Photoshop, il che non è poco. Pur essendo inadatto a lavori di stampa seri dato il mancato supporto al CMYK e alla gestione dei colori, resta una buona soluzione semi-professionale perfetta per la grafica orientata al web e divertente da usare. Gimp include anche alcuni ottimi driver per le stampanti Epson. Ghostscript presenta qualche problema con le immagini bitmap (non tutte, ma le foto ad esempio) ed è sì possibile ottenere buoni risultati ma dopo uno sforzo non indifferente. Per quanto riguarda la grafica testuale e vettoriale è valido al punto da aver sostituito il mio driver Epson in Windows (perché sì, ne esiste anche una versione per Windows). GhostScript è disponibile su http://www.cs.wisc.edu/~ghost/.
L'elaborazione di testi, invece, è già stata trattata. Le aree problematiche restano la grafica vettoriale e la composizione tipografica. Due soluzioni possibili, entrambe commerciali purtroppo, sono Framemaker per Linux e CorelDraw. Esistono anche programmi di grafica vettoriale ma sono ancora allo stato embrionale. Si stanno facendo avanti alternative come Sketch, Killustrator o Impress, ma sono ancora ben lungi dalle soluzioni professionali quali Draw o Adobe Illustrator. Per la composizione tipografica c'è Tex, ma per chi fosse abituato a Pagemaker, Quark o InDesign non sarà una transizione felice: è difficile imparare a usarlo, non è di facile gestione, c'è una serie non indifferente di problemi con i tipi di carattere e, come se non bastasse, non è WYSIWYG (una cosetta da niente, no?).
Per concludere, al momento l'unica disparità sostanziale in termini di rendimento, dal mio punto di vista, è data dalla grafica vettoriale, dalla composizione tipografica e dai giochi. Magari fra un anno Linux avrà superato Windows anche in questi ambiti (almeno, per quel che mi riguarda) e avrò ben poche ragioni per mantenere il dual boot ma forse continuerò a usarli entrambi: dopotutto avere Windows, strano a dirsi, è confortante quanto avere Linux.