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Sistemi Liberi
L'articolo...A novembre 2005 iniziavo a scrivere le prime note sulla gestione dei sistemi, e queste note derivavano da un lavoro ancora precedente. Sono passati tre anni e, come si usa dire, tanta acqua sotto i ponti. Visto che per l'informatica tre anni corrispondono ad un'era, direi che è arrivato il momento di tirare le somme e fare il punto della situazione. |
Il tutto è iniziato in settembre od ottobre del 2005: stavo installando Nagios, con l'obiettivo di monitorare un paio di server critici, e mi trovavo in difficoltà con la documentazione in formato HTML che mi costringeva a saltare continuamente da un capitolo all'altro, e quindi da una pagina web all'altra, per seguire i concetti espressi. Per cui avevo deciso di copiare tutto in un unico documento OpenOffice e formattarlo per benino in modo da avere a disposizione un manuale stampato più agevole da consultare. Ne é uscito un file, in formato PDF, che avevo offerto come contributo ad Ethan Gastald (il creatore di Nagios) solo per scoprire che aveva già incaricato una persona di fare questo lavoro.
Per non sprecare il lavoro fatto, che comprendeva anche delle parziali traduzioni, ho integrato queste ultime con le note di installazione (che nel frattempo avevo completato) e con alcuni estratti del manuale e ne ho ricavato un bell'articolo per il PLUTO Journal. Viste le dimensioni dello scritto, l'articolo, è stato ripartito in due e la serie è poi continuata di pari passo con i miei lavori successivi.
Nel frattempo Nagios è cresciuto e dalla versione 2.0 siamo ora alla 3.0.3 che rende parzialmente inutili le mie note essendo dotata di una sezione di quickstart per l'installazione rapida nelle distribuzioni più comuni.
Le istruzioni e i concetti di base rimangono comunque validi e li ritengo ancora una buona base per chi volesse affrontare questo programma.
Nel frattempo ho visto un progetto analogo crescere e diventare valido: Big Sister Network Monitor. Non ho avuto modo di provarlo direttamente ma ne ho sentito parlare bene per cui vi invito a valutarlo come alternativa.
Il terzo articolo della serie riguardava l'SNMP. Visto che non vi si menzionava alcun prodotto in particolare direi che le informazioni contenute rimangono valide. Purtroppo sento parlare sempre meno di questo protocollo che, comunque, viene ancora sfruttato da molti software per la gestione dei sistemi ed è presente in moltissimi dispositivi in vendita.
Oggetto del quarto articolo della serie, questo strumento, è arrivato alla versione 1.3. Penso che nessuno lo stia utilizzando da linea di comando nel modo da me descritto nell'articolo. Infatti al termine dello stesso concludevo segnalando il programma Cacti.
Cacti è un ottima interfaccia web-based, che trasforma RRDTool in un comodo e ottimo strumento di analisi, alla quale avrei voluto dedicare un articolo di questa serie o, perlomeno, uno spazio maggiore all'interno dell'articolo di RRDTool. La mancanza di tempo ha fatto si che l' uso, di tale interfaccia, si risolvesse ad un test di alcuni giorni sul quale non ho avuto modo di scrivere molto. Ho ritenuto superfluo riportare la procedura di installazione e la configurazione da me utilizzate all'epoca, in quanto ho semplicemente seguito il manuale. Anche i risultati della mia prova pratica (un test su una tratta della LAN) per quanto utili non lasciavano spazio a molti commenti e considerazioni.
Altri strumenti similari che utilizzano RRDTool e che non ho ancora avuto modo di testare sono stati sviluppati proprio dallo stesso programmatore che ha creato RRDTool.
L'ultimo articolo, in ordine di tempo, riguardava un programma di inventario ed è comparso nello scorso numero del PLUTO Journal. Essendo stato scritto recentemente eviterei di ritornarci sopra.
La serie si doveva chiudere con un articolo su Tkined (RPM a questo link). Questo programma scritto in Tcl/Tk è praticamente un coltellino svizzero per l'amministratore di rete. Permette di disegnare una rete sia manualmente sia tramite una modalità di autorilevamento. La "mappa" ottenuta può essere resa "attiva" indicando quali computer/server/dispositivi vanno monitorati e quali test devo essere eseguiti.
Il programma ha molte potenzialità ma presenta anche molte imperfezioni.
Tutto ciò mi ha spinto a non dedicare troppo tempo a questo programma anche se, personalmente, continuo a sfruttare le sue funzionalità di disegno. Spero fortemente che qualcuno possa riprendere lo sviluppo di questo tool o di uno similare.
Chiudo quindi questa serie di articoli con un piccolo rimpianto. Secondo le mie intenzioni iniziali doveva essere molto più articolata e lunga ma avevo bisogno di collaborazione soprattutto per verificare e testare alcuni programmi visto che non ho avuto tempo e/o possibilità di provare personalmente.
Ho lanciato varie volte appelli in questo senso ma non sono stati raccolti quindi non mi resta altro da fare che chiudere questa bella esperienza ringraziando tutti coloro che mi hanno scritto complimentandosi per il lavoro svolto finora.
L'autoreRudi Giacomini Pilon, è sistemista e programmatore, con passate esperienze da progettista elettronico,tecnico hardware e responsabile EDP. Utilizza GNU/Linux dal 1994 e, nel tempo libero, tenta di contribuire all' Open Source scrivendo articoli e programmando. |
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