La "lobby" del Software Libero

Il termine lobby, soprattutto in passato, è stato spesso utilizzato con una connotazione negativa, indicando con esso un gruppo di persone che sono in grado di avere una enorme influenza sul potere politico, in special modo nel campo della finanza e dell'economia. Questa accezione, tipicamente europea, si contrappone a quella in uso negli States, dove il termine assume un significato "tecnico" sinonimo di public affairs, la metodologia che permette alle imprese o ad altri tipi di organizzazioni di realizzare delle strategie al fine di esercitare pressioni su diverse entità e mutare le condizioni dell'ambiente in cui si trovano ad operare per trarne vantaggio, il tutto con il massimo della trasparenza e correttezza.

Perché non realizzare questa possibilità mettendo in atto azioni di lobbying a vantaggio del Software Libero?

Sotto queste premesse, di legalità e trasparenza, l'Associazione per il Software Libero (ASSOLI) ha dato il via nel 2008 alla campagna di sensibilizzazione e promozione del Software Libero denominata "Caro candidato", riportando ottimi risultati quanto ad adesioni dei candidati ed ad elettori che hanno firmato la petizione.

Ai candidati veniva chiesto di sottoscrivere un documento con il quale, in forza della propria libertà di mandato, si impegnassero di fronte al corpo elettorale di sostenere, promuovere e votare leggi e politiche che supportassero il Software Libero.

Successivamente ASSOLI ha deciso di mettere in atto la creazione di una piattaforma permanente utilizzabile in occasione di tutte le tipologie di elezioni, stabilendo collaborazioni con chiunque condivida gli obiettivi della campagna: dai gruppi locali attivi nei vari comuni italiani, alle associazioni attive negli altri paesi europei (come la francese April, per esempio).

In occasione delle prossime elezioni europee del 6-7 giugno 2009 e di quelle provinciali del Tentino Alto Adige del 3 maggio 2009 (e di quelle regionali sarde dello scorso febbraio, già concluse) è ripartita questa lodevole iniziativa, volta a sensibilizzare i politici ad occuparsi di Software Libero e libertà digitali, attraverso l'invito ai candidati a sottoscrivere il "Patto per il Software Libero", con il quale si impegnano a incoraggiare, con i mezzi istituzionali a propria disposizione, le amministrazioni ed i servizi pubblici a sviluppare ed utilizzare prioritariamente Software Libero e standard aperti, supportando politiche attive a favore del Software Libero e difendendo i diritti degli autori e degli utenti di tale software.

Contrariamente a quanto succede con le lobby del software proprietario, i cui marchi aziendali e bilanci sono ben noti, le forze e le disponibilità economiche messe in campo nell'iniziativa non sono cospicue, e proprio per questo occorre che tutti diano una mano: pubblicando questa iniziativa nel proprio blog, postando un link alle pagine web che ne parlano sulle liste di discussione alle quali si partecipa, informando di questa iniziativa la propria lista di contatti e, se si crede, cogliendo l'occasione per informare dei vantaggi del Software Libero chi non lo conosce con tecniche dirette di viral marketing: l'idea che il Software Libero sia importante, facile da fruire, sicuro e politicamente corretto può essere passata dal promotore ad altri contatti parlandone direttamente de visu, e da questi ad altri e così via. In questo modo si può espandere rapidamente, tramite il principio del "passaparola", la conoscenza del Software Libero e della sua filosofia e la consapevolezza che occorre promuoverlo.

Oppure, se si ha questa possibilità, si può decidere di appoggiare l'iniziativa "Caro candidato" scrivendo sull'argomento l'editoriale di un giornale sul Software Libero, invitando chi può a dare una mano, no?

Maggiori dettagli sull'argomento si possono trovare cliccando su questo banner:

Buon Software Libero a tutti!

Simone Stevanin

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