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L'angolo del PLUTO


Guida per il traduttore di ILDP

Guida per il traduttore di ILDP

di Giulio Daprelà

L'articolo...

La presente guida vuole essere un aiuto a coloro che desiderano cimentarsi con la traduzione o l'aggiornamento di documentazione per ILDP. Sebbene sia applicabile, in generale, alla traduzione da qualsiasi lingua all'italiano, essa è pensata per la traduzione da documenti scritti in inglese, anche perché quasi tutta la documentazione reperibile sul software libero è scritta originariamente in inglese.



Punti di riferimento

La prima cosa che deve tener presente ogni traduttore, è che la traduzione non è un'attività la cui esecuzione è lasciata al libero arbitrio delle persone, ma segue delle regole dettate dalla stessa lingua italiana. Una parte di queste regole è riportata nel documento "Regole per la buona traduzione", pubblicata e mantenuta dal Translation Project (TP), che dovrebbe essere letta attentamente e presa come riferimento da tutti i traduttori. Ove vi fossero dubbi e incertezze su significati, forma, morfologia e traduzione non riportati dalla guida sopra citata, si consiglia di chiedere sempre chiarimenti alla mailing list di ILDP o del TP, o fare riferimento al sito internet dell'Accademia della Crusca, ovvero l'istituto nazionale per lo studio e la salvaguardia della lingua italiana, nella sezione la lingua in rete.
In generale i due punti fondamentali consistono nel non dare del tu al lettore (questo documento ne è un esempio) e nel non dare il significato di plurale alle parole inglesi aggiungendo, come spesso avviene, una esse alla fine della parola. Le parole in lingua inglese in un testo italiano rimangono invariate e per il loro significato al plurale cambia solo l'articolo ovviamente in lingua italiana. Ad esempio la parola "il byte", che al plurale diventa "i byte" e non "i bytes".
Un altro documento molto importante, pubblicato sempre dal TP, è il glossario, il quale riporta la traduzione corretta di alcuni termini informatici inglesi, e ci informa, ove questo esista, che il termine rimane inalterato in italiano. Ad esempio la parola "byte" rimane tale anche nei testi italiani e non ha alcuna traduzione, anche se qualcuno ha tentato di imporre senza successo il termine "ottetto" mutuandolo dal francese.

Strumenti

Chi traduce non ha bisogno di molti strumenti, e quelli necessari sono comunque molto semplici.
Lo strumento principe di ogni traduttore è, ovviamente, il dizionario, sia esso cartaceo oppure on line. Un dizionario cartaceo di buona qualità è sicuramente un ottimo strumento, anche se in molti preferiscono utilizzare i dizionari accessibili on line, di uso più immediato. A questo proposito è possibile trovarne di ottima qualità e gratuiti, alcuni gestiti direttamente dalle società che pubblicano i dizionari cartacei. Si tenga presente comunque che le definizioni e gli esempi forniti dai dizionari on line sono meno completi rispetto alla controparte cartacea.
Un secondo strumento essenziale per il lavoro del traduttore è un editor di testo con riconoscimento della sintassi, per distinguere nell'immediato i tag dal testo da tradurre. Nel sistema operativo GNU/Linux praticamente ogni editor di testo implementa anche il riconoscimento della sintassi. Si può utilizzare ad esempio il classico VIM (per i "puristi" che amano la linea di comando) o la sua controparte grafica GVIM. Per gli utilizzatori di KDE l'editor migliore è sicuramente Kate, il quale può anche essere potenziato grazie a un sistema di plugin che permette di aggiungere nuove funzionalità. Chi preferisce invece Gnome, potrà provare l'ottimo Gedit e chi invece è costretto ad utilizzare Windows potrà trovare ottimo l'editor freeware ConTEXT, uno dei pochi per questo sistema operativo che implementi anche il riconoscimento della sintassi.

Decidere cosa tradurre

Spesso la molla che spinge a contribuire alla traduzione di documentazione sul software libero è il desiderio di mettere a disposizione di tutti un documento che è stato particolarmente utile per risolvere un determinato problema. In questo caso il dubbio su cosa tradurre non esiste, ma è semplicemente il desiderio di far parte della comunità del software libero e di dare il proprio contributo che incoraggia il traduttore. Se non si ha alcuna esperienza di traduzione di documentazione si consiglia di cimentarsi prima con un paio di revisioni, in modo da familiarizzare con la terminologia e con il modo di scrivere adatto alle traduzioni.
Nel momento in cui ci si sente pronti per affrontare una traduzione la prima cosa da fare è verificare quali documenti si possono tradurre. Lo scopo in questa fase è di eliminare il rischio di tradurre qualcosa che è già stato tradotto, o di iniziare una traduzione che ha già iniziato un altro.
Di seguito si cercherà di guidare il lettore nella scelta del documento da tradurre, in funzione anche dell'impegno richiesto nella traduzione.

HOWTO

Per chi vuole tradurre un HOWTO esiste la pagina dello stato traduzioni. Essa riporta l'elenco completo in forma tabellare degli HOWTO disponibili su TLDP e, con un'apposita grafica, informa quali HOWTO sono tradotti, quali sono in traduzione e quali da aggiornare perché la traduzione è precedente all'ultima versione disponibile in lingua inglese.
Scorrendo la lista di questa pagina si può cercare tra gli HOWTO da tradurre quello più adatto alle esigenze e alle conoscenze di ciascuno.
Un HOWTO può risultare non tradotto, e quindi richiedere una traduzione completa, oppure può necessitare di un aggiornamento perché dopo la sua traduzione l'originale in inglese è stato aggiornato ad una nuova versione. Il procedimento da seguire differisce nei due casi, e quindi essi verranno trattati separatamente.

Come reperire un HOWTO

La prima cosa da fare quando si decide di tradurre un HOWTO è recuperarne il sorgente. Nel sito di TLDP tutti gli HOWTO si trovano nel repository CVS del sito. CVS, acronimo di Concurrent Versioning System, è un software per lo sviluppo collaborativo molto utilizzato nei progetti ai quali lavorano programmatori di tutto il mondo.
L'autore dell' HOWTO ogni volta che desidera pubblicare una nuova versione lo carica sul sito di TLDP attraverso CVS, il quale tiene traccia di tutte le versioni e dei cambiamenti tra una versione e la successiva.
L'utente normale può accedere al repository CVS attraverso un'apposita interfaccia web e scaricare la versione del documento che gli interessa.
La sequenza di figure che segue mostra il "percorso" che permette di arrivare a scaricare il sorgente del documento che interessa. Poiché non è sempre possibile sapere se il documento è scritto in DocBook o in Linuxdoc, è possibile che sia necessario accedere ad entrambi gli archivi prima di trovarlo.

Figura 1: la homepage di TLDP

Figura 2: dal link della home page si giunge alla pagina per scaricare gli HOWTO nei vari formati

Figura 3: la pagina di accesso al disco del server CVS

Figura 4: dalla pagina di accesso si può entrare nella cartella "Linuxdoc" e visualizzare la lista dei documenti in questo formato

Figura 5: infine, entrando nella pagina del singolo HOWTO, è possibile scaricarlo o visualizzarne tutte le revisioni

Traduzione degli HOWTO

Per tradurre non è necessaria alcuna conoscenza dei linguaggi SGML e XML o dei formati Linuxdoc e DocBook, quindi non ci si deve preoccupare se non si capisce il contenuto dei tag. L'importante è tradurre il testo in inglese che si trova tra i tag, evitando di tradurre il contenuto dei tag stessi.
È molto importante che l' HOWTO venga tradotto con accuratezza e in un buon italiano. Nella traduzione non si deve avere fretta e se si trovano frasi di difficile interpretazione non si deve avere timore di chiedere aiuto nella lista di ILDP. Un buon metodo per valutare la qualità della traduzione è di "dimenticare" l' HOWTO tradotto per un breve periodo di tempo, almeno una settimana, e rileggerlo successivamente con più calma e a mente lucida. Così facendo spesso si notano immediatamente i punti in cui l'italiano risulta poco scorrevole, farraginoso, o addirittura grammaticalmente scorretto. Occorre ricordare sempre che la qualità della traduzione viene prima di ogni altra considerazione, quindi è meglio non tradurre piuttosto che pubblicare una traduzione eseguita con fretta e approssimazione.

Come farsi assegnare un HOWTO

La procedura per diventare i traduttori ufficiali di un determinato HOWTO è molto semplice. Dopo aver controllato nella pagina dello stato traduzioni che l'HOWTO non sia già stato tradotto o non sia in traduzione, bisogna fare richiesta di assegnazione della traduzione al coordinatore del progetto. Se quest'ultimo dà il suo assenso si può procedere con la traduzione. Nello stesso tempo il coordinatore modificherà la pagina dello stato traduzioni perché risulti che l'HOWTO è in corso di traduzione e non ne venga richiesta l'assegnazione da parte di altre persone.

Guide

Le guide sono in tutto e per tutto simili agli HOWTO, con la differenza che trattano gli argomenti in modo molto più approfondito. I sorgenti SGML delle guide non sono disponibili sul sito di TLDP, pertanto essi dovranno essere cercati sul sito dell'autore del documento.
La sezione guide non ha una pagina di stato traduzione come gli HOWTO, principalmente perché le guide sono poche (una quindicina contro oltre 400 HOWTO) e quindi facilmente gestibili. Se si intende tradurre una guida si consiglia di accedere alla sezione GUIDE di ILDP e verificare quali sono state tradotte. Quindi seguire la procedura di richiesta al coordinatore come indicato per gli HOWTO.

Pagine di manuale

Le man page in italiano sono divise in due pacchetti, le cui finalità sono descritte nella pagina collaborare nel sito del PLUTO. Se si vuole tradurre una pagina di manuale dal pacchetto ufficiale, è possibile controllare se questa pagina sia già stata tradotta, scaricando il pacchetto in italiano e verificando di conseguenza se la pagina è presente. Nel caso in cui non sia ancora stata tradotta bisognerà informare il coordinatore del progetto della propria intenzione, per evitare di svolgere lavori di traduzione che hanno già cominciato altri. Nel caso in cui la pagina sia libera è possibile iniziare la sua traduzione.

Traduzione delle man page

Per tradurre una man page bisogna scaricare l'ultima versione del pacchetto in inglese e prelevare quella da tradurre. Il formato delle man page è groff. Groff è un linguaggio per la formattazione dei testi che non utilizza tag. I comandi di groff sono dei codici di una o più lettere maiuscole, precedute da un punto. Questi codici indicano come bisogna formattare il testo che segue. Ovviamente questi codici speciali non vanno tradotti né modificati.
È importante, inoltre, rispettare gli a capo del documento originale, perché i comandi groff si applicano a tutta la riga di testo che segue. Se ad esempio si vuole formattare in grassetto una sola parola, questa deve essere l'unica parola sulla riga.

Aggiornamento delle man page

Per l'aggiornamento delle man page è necessario distinguere tra il pacchetto ufficiale ed il pacchetto extra.

Pacchetto ufficiale

Per quanto riguarda le man page del pacchetto ufficiale l'aggiornamento delle pagine già tradotte viene fatto esclusivamente dal manutentore. Questo si rende necessario perché il pacchetto ufficiale inglese è spesso soggetto ad aggiornamenti, e va tenuto costantemente monitorato, così che anche quello italiano possa essere aggiornato di conseguenza. In caso contrario si rischierebbe di ritrovarsi ben presto con un pacchetto obsoleto e inutilizzabile. Dal momento che l'aggiornamento del pacchetto ufficiale è a carico del manutentore, la traduzione di queste man page è un lavoro non continuativo, una tantum, attività ideale per chi ha una disponibilità di tempo limitata e sa che non potrà occuparsi anche della manutenzione del documento tradotto.

Pacchetto extra

La peculiarità del pacchetto extra è quella di offrire la traduzione delle man page dei pacchetti software che non si trovano nel pacchetto ufficiale. Chi traduce le man page, ad esempio del software XYZ, dovrà occuparsi anche della sua manutenzione. Per farlo è necessario tenere monitorato il pacchetto XYZ e verificare, ad ogni suo cambio di versione, se ci sono modifiche anche nelle man page. Per rendere più efficiente e meno noioso questo compito ci sono alcuni trucchi efficaci:

Sottoporre la traduzione

Al termine del proprio lavoro la traduzione deve essere inviata al coordinatore di ILDP. Il lavoro, tuttavia, non è ancora finito, poiché il coordinatore di ILDP affiderà la traduzione a un revisore, il quale la leggerà e sottoporrà le proprie correzioni al traduttore stesso.

Riferimenti bibliografici

Di seguito sono riassunti gli indirizzi dei siti citati nell'articolo.

[1] http://a2.pluto.it/stile_letterario.htm

[2] Glossario per i traduttori di programmi liberi:
http://www.linux.it/tp/glossario.html

[3] Regole per la buona traduzione:
http://www.linux.it/tp/buona_traduzione.html

[4] Manuale di stile per i traduttori di Sun Microsystems:
http://developer.gnome.org/projects/gtp/style-guides/pdf/styleguide-it.pdf

[5] Il sito dell'Accademia della Crusca:
http://www.accademiadellacrusca.it

[6] La sezione dedicata alla rete del sito dell'Accademia della Crusca:
la lingua in rete



L'autore

Giulio Daprelà è appassionato di computer da quando aveva 16 anni, anno in cui ha acquistato il suo primo computer (il mitico Commodore 128). Ha mantenuto una grande passione e curiosità per l'informatica nonostante professionalmente abbia seguito tutt'altra strada. Ha scoperto Linux nel 1998 comprando casualmente una rivista di computer, e da allora ha abbracciato con convinzione la filosofia dell'open source e della condivisione della conoscenza. È il coordinatore del progetto PLUTO ILDP.


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