Benvenuti. La seguente Guida dovrebbe aiutare a compiere i primi passi con Debian GNU, un sistema operativo in stile Unix.
Questo articolo è una delle cinque parti della serie introduttiva alle reti Unix basate sull'infrastruttura, costituita da Debian GNU, MIT Kerberos 5, OpenLDAP, OpenAFS e FreeRADIUS.
Se si incontrano problemi inaspettati durante il viaggio, non si perdano motivazione, calma e pazienza: Unix è una collezione molto colorita di più di 40 anni di ricerche e sviluppo professionali applicati all'hardware e al software per computer; le soluzioni Unix sono una combinazione di intelletto, hardware e software di prima qualità; la loro superiorità tecnica è indiscutibile ma per varie ragioni, esse non sono sempre comprensibili o ovvie a chi possiede un personal computer in casa per hobby.
È nostra intenzione colmare questo gap, per aiutarvi a imparare le basi delle architetture e dei sistemi operativi Unix in maniera corretta ed efficiente, così che si possa facilmente meditare su un ampio spettro di argomenti Unix ed espandere ulteriormente la propria conoscenza con una curva esponenziale.
Di tutti gli Unix e Linux, perché esattamente Debian GNU? Bene, le soluzioni tecniche, l'immediata disponibilità di capacità intellettiva e l'organizzazione della comunità in Debian GNU, superano qualsiasi competizione con un largo margine. Ci sono alcuni sistemi operativi o kernel (tipo Solaris e OpenSolaris di Sun, IRIX di SGI o QNX) che realizzano alcuni specifici compiti meglio, ma Debian GNU è decisamente vincitore nell'utilizzo generale con un potenziale di personalizzazione enorme.
Si può leggere questa Guida dopo avere installato con successo qualche variante del sistema Debian GNU sul proprio computer (con o senza l'aiuto del manuale di installazione di Debian).
La Guida è un mix bilanciato tra la guida dell'amministratore e quella utente; probabilmente troppo vasta per coloro che appartengono ad una o all'altra delle due categorie estreme. Il tipo di approccio utilizzato si presta meglio agli utenti casalinghi, persone che hanno a portata di mano una installazione Debian e vogliono imparare e sperimentare.
Il nostro obbiettivo finale è quello che si sviluppi la mentalità di risolvere i problemi futuri per proprio conto; quello che conta è la comprensione di base e la logica generale, non l'esatta implementazione o i dettagli di utilizzo. In termini molto generici, potremmo dire che proveremo a spiegare i principi del design dei sistemi Unix, e come questi funzionino nella pratica usando strumenti a riga di comando ed elaboratori di testo; non ci preoccuperemo di descrivere GUI e menu "punta-e-clicca": tale documentazione è disponibile altrove (come sui siti web di Gnome, XFCE, CDE o KDE).
In una guida Debian, non esiteremo ad utilizzare caratteristiche e comandi Debian-specifici, ma si noti che molte delle nostre discussioni saranno, almeno genericamente, applicabili anche ad altri sistemi Linux o Unix. In aggiunta, affermando che questa è una guida per novizi, non ci limiteremo affatto alle basi del sistema; questa Guida nasconde molti dettagli che anche utenti esperti potrebbero trovare utili o piacevoli.
Per cortesia, si leggano le seguenti due sezioni accuratamente (la Sezione 1 e la Sezione 2) dato che spiegano alcune idee e presupposti di base seguiti in tutta la Guida.
I nomi di applicazioni sono specificati in stile "applicazione", che appare come testo semplice senza formattazioni speciali. Gli eseguibili (comandi di sistema che si possono avviare) sono resi in modalità marcata comando (come in free, top o ps) e sono, nei punti dove ciò aiuta la leggibilità, racchiusi tra virgolette (come in "rm"). Nei punti in cui faremo esplicito riferimento alle pagine di manuale (documentazione del programma), useremo lo stile "nome(sezione)", come in man(1).
Tutti i nomi di file e directory vengono dati in stile "nomefile" e, quando il contesto richiede l'esatta posizione sul sistema, iniziano con un carattere slash ("/") o tilde ("~"), (/etc/syslog.conf, ~/.bash_profile o /etc/init.d/). Sebbene non sia obbligatorio per il funzionamento del sistema, noi includeremo sempre "/" alla fine di ogni nome di directory per rendere le directory immediatamente distinguibili dai file regolari.
I simboli che necessitano di essere sostituiti con il proprio valore specifico utilizzano lo stile RIMPIAZZABILE, essi semplicemente vengono dati tutto in maiuscolo, e il loro aspetto finale dipende dall'elemento contenitore del quale fanno parte. In aggiunta sono leggermente "in corsivo". Per esempio in un comando di shell kill -9 PID, "PID" dovrebbe essere sostituito da un valore appropriato.
Gli esempi di sessioni utente (consistenti in input dell'utente e nel corrispondente output del sistema) utilizzano la modalità "schermata". L'input utente è visivamente preceduto da "$" per l'utente regolare, e da "#" per i comandi dell'amministratore. L'output del programma è modificato per brevità e non ha prefissi.
Unix, GNU, Debian e Linux sono parole che possono qualche volta, in funzione del contesto, essere utilizzate in alternativa. Nella stesura della guida, siamo coerenti e, in ogni occasione, usiamo la parola con il significato più ampio. Per esempio potremmo parlare di riga di comando Unix, strumenti di sviluppo GNU, infrastruttura Debian e gestione dei processi di Linux.
Quando sarà necessario un nome utente concreto per illustrare un esempio, mario interpreterà il ruolo di un utente innocente. In rari casi nei quali saranno necessari due nomi utente concreti, dante apparirà per aiutarci.
Si scoprirà che la Guida contiene molti collegamenti a risorse esterne. Questo potrebbe rendere infelici se si trova che molte di esse sono interessanti e distraggono dall'obbiettivo principale, vale a dire la Guida stessa. Quindi:
Includeremo sempre il minimo del testo, la parte che è cruciale per comprendere l'argomento, direttamente nella Guida. I collegamenti esterni forniranno solo informazioni maggiormente dettagliate. Come risultato, sarà possibile leggere la Guida senza seguire ogni collegamento esterno.
Raggrupperemo tutti i collegamenti che compaiono nella Guida in una appendice separata, insieme a descrizioni appropriate. Come risultato renderemo possibile focalizzarsi esclusivamente sulla Guida e pensare a tutte le risorse aggiuntive più tardi.