Capitolo 35. Note conclusive

Sommario
35.1. Nota dell'autore
35.2. A proposito dell'autore
35.3. Nota del traduttore
35.4. Dove cercare aiuto
35.5. Strumenti utilizzati per la produzione del libro
35.6. Ringraziamenti

35.1. Nota dell'autore

 

doce ut discas

(Teach, that you yourself may learn.)

Come sono arrivato a scrivere un libro sullo scripting di Bash? È una strana storia. È capitato alcuni anni fa avessi bisogno di imparare lo scripting di shell -- e quale modo migliore per farlo se non leggere un buon libro sul tema? Mi misi a cercare un manuale introduttivo e una guida di riferimento che trattassero ogni aspetto dell'argomento. Cercavo un libro che avrebbe dovuto cogliere i concetti difficili, sviscerarli e spiegarli dettagliatamente per mezzo di esempi ben commentati. [1] In effetti, stavo cercando proprio questo libro, o qualcosa di molto simile. Purtroppo, un tale libro non esisteva e, se l'avessi voluto, avrei dovuto scriverlo. E quindi, eccoci qua.

Questo fatto mi ricorda la storia, apocrifa, su un professore pazzo. Il tizio era matto come un cavallo. Alla vista di un libro, uno qualsiasi -- in biblioteca, in una libreria, ovunque -- diventava ossessionato dall'idea che lui stesso avrebbe potuto scriverlo, avrebbe dovuto scriverlo -- e avrebbe fatto, per di più, un lavoro migliore. Al che, si precipitava a casa e procedeva nel suo intento, scrivere un libro con lo stesso, identico titolo. Alla sua morte, qualche anno più tardi, presumibilmente avrà avuto a suo credito migliaia di libri, roba da far vergognare persino Asimov. I libri, forse, avrebbero potuto anche non essere dei buoni libri -- chi può saperlo -- ma è questo quello che conta veramente? Ecco una persona che ha vissuto il suo sogno, sebbene ne fosse ossessionato e da esso sospinto . . . Ed io non posso fare a meno di ammirare quel vecchio sciocco...

Note

[1]

Trattasi della celebre tecnica dello spremere come un limone.