Le licenze Creative Commons sono un gruppo di licenze generiche, adatte ad ogni tipo di opera d'ingegno e strutturate in modo tale da concedere alcuni diritti di base, come la possibilità di redistribuzione, aggiungendo determinate condizioni a seconda della licenza scelta, ovvero:
Alcune di queste licenze sono libere (quelle in cui non si fa uso delle clausole ``Noncommercial'' e ``No Derivative Works''), copyleft o meno a seconda della presenza o meno della clausola ``Share Alike''.
I principali vantaggi delle licenze Creative Commons sono la versatilità, sia dal punto di vista delle opere a cui si possono applicare che dal punto di vista delle varianti di clausole offerte, e soprattutto la presenza sul sito Creative Commons dei testi legali delle licenze di riassunti più facilmente leggibili di ciò che le licenze comportano, delle licenze, per favorirne la lettura e comprensione da parte di chiunque, e delle traduzioni in un formato leggibile dai computer, per favorirne la gestione più o meno automatica.
Gli autori delle Creative Commons sconsigliano l'uso di queste licenze sia per il software, consigliando di usare licenze scritte esplicitamente allo scopo ed elencate sui siti di FSF e OSI, che per la documentazione che accompagna il software, per la quale suggeriscono l'uso della GNU/FDL, sia perché queste, contrariamente alle Creative Commons, sono pensate specificatamente per considerare fenomeni specifici di queste opere (ad esempio la differenza tra codice sorgente e binari) che per evitare la proliferazione di opere di tipo simile sotto licenze diverse ed incompatibili tra di loro.