Ci sono due caratteristiche che rendono DocBook estremamente interessante: la prima è il multi-mode rendering, la seconda è il searchable documentation databases.
Multi-mode rendering è il termine inglese più semplice per spiegare la cosa; in altre parole si tratta della possibilità di scrivere un documento in un unico formato che possa poi essere rielaborato per diverse modalità di visualizzazione (in particolare, sia per pagine HTML ottimizzate per la consultazione on-line, sia per pagine Postscript ad alta qualità di stampa). Questa caratteristica è già stata implementata molto bene in DocBook.
Searchable documentation databases è il termine col quale indichiamo la potenzialità che DocBook ha di portarci verso un mondo in cui tutta la documentazione del nostro sistema operativo open-source sarà raccolta in un unico e ricco database, consultabile con indici incrociati e hyperlink (invece di essere sparpagliata in vari luoghi e formati come lo è ora).
Idealmente, non appena installate un pacchetto software sulla vostra macchina, dovrebbe essere registrata la documentazione DocBook nel vostro catalogo di sistema. Potrebbero così venire aggiunte delle pagine di HTML indicizzate e propriamente collegate al resto della documentazione HTML già esistente sul vostro catalogo. La documentazione del nuovo pacchetto potrebbe quindi essere accessibile direttamente dal vostro browser e consultabile attraverso una interfaccia molto simile a quella di un buon motore di ricerca Web.
L'HTML da solo non è tuttavia un formato sufficientemente ricco e adatto per realizzare una cosa simile. Giusto per citare una sua mancanza, in HTML non potete dichiarare esplicitamente degli elementi di tipo indice. DocBook invece ha la ricchezza semantica per la creazione di documenti strutturati come database. Questo, fondamentalmente, è il motivo per cui molti progetti lo stanno adottando.
Ma insieme ai suoi pregi, DocBook ha anche i suoi difetti. Molte persone lo trovano sgradevolmente pesante, eccessivamente prolisso per essere considerato un agevole formato di composizione. Fin tanto che gli strumenti di markup (come il Perl POD o GNU Texinfo) riescono a generare DocBook, possiamo ritenerci tutti soddisfatti. Non ha importanza se non tutti scrivono in DocBook: quando diverrà il formato comune di interscambio adottato da tutti, si riuscirà comunque a realizzare una base dati unificata per la documentazione.