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Forse Linux non finisce qui, seconda puntata.

Sono passati due mesi da ottobre ad oggi ed il mondo informatico è in apparente fibrillazione.

Linux resta una mina vagante, se ne parla di più e meglio ma sempre sottovoce, quasi a non volere turbare ulteriormente una situazione di per sè già abbastanza agitata.

Ci sono infatti delle cose molto simpatiche in arrivo per tutti gli utenti dei personal.

Ad ottobre prospettavo guerra aperta tra Intel ed Amd, sulle CPU e sulle piastre madri.

Oggi leggo con molto interesse, direi ridendo anche, che Intel ha fatto uscire un nuovo tipo di microprocessore Pentium II che non usa lo Slot1 bensì un nuovo Socket7 (tanto per cambiare). I nuovi processori economici hanno (guarda guarda) la stessa forma dei vecchi Pentium MMx, solo una manciata di piedini in più, e naturalmente il solito bus con licenza tipo mannaia del Pentium II.

Già l'uscita dello slot1 aveva fatto piovere critiche su Intel, questo passo indietro mi sembra che farà solo ridere quelli che, come me, nello slot1 non hanno mai creduto. Se la scelta tecnologica da parte di Intel è indiscutibilmente giusta, mi sembra che quella di continuare a tenere in vita il socket7 lo sia altrettanto, cercando tra le altre cose di fare fruttare un pochino l'esperienza dei produttori di piastre madri, sembra un scherzo ma è importantissimo.

Ora Amd sta preparando il K7, e sento già che saranno dolori, sto usando i K6 e debbo dire che niente per ora mi fa pensare di passare al Pentium II, ho trovato ultimamente delle piastre madri in formato baby AT che montano ram normali, processori nuovi e che hanno 1Mb di cache, i vecchi contenitori non Atx sono ancora in grado di fare il loro lavoro e l'aggiornamento non mi costringe a cambiare tutto, solo la piastra madre e la cpu, per i pc in ufficio questo è già un bel passo in avanti....

Dicevo prima che questo sarà un anno dalle novità a valanga, la prossima, quella direi più importante dopo il passo indietro di Intel, sarà l'abbandono presunto delle tecnologie obsolete.

Qui secondo me c'è da ridere solo a leggere le notizie sulle riviste...

In pratica Microsoft dice: per fare in modo che i PC possano essere accesi e spenti in pochi secondi è necessario eliminare tutta una serie di cose: Bus Isa, porte seriali, parallele, tastiera, mouse etc. etc.

Tutto ciò è funzionale solo al fatto che Windows 98 e predecessori hanno grosse difficoltà con le schede ISA, e con le periferiche seriali, e con un po' tutto. Allora il sistema giusto è quello di eliminare le cose che non si riescono ad utilizzare bene. Mi ricorda Maometto...

Si sa benissimo che molti problemi di Windows sono dovuti a Windows e non all'hardware, sebbene in modo differente l'hardware sotto Linux è molto meno problematico da gestire, le seriali, i dischi, le partizioni e tutto il resto sono quasi "automaticamente" o magicamente funzionanti senza troppi problemi.

Microsoft, invece di eliminare il bus Isa dovrebbe eliminare la FAT, togliere il limite dei segmenti a 64K, velocizzare la memoria virtuale, togliere la compatibilità diretta ed insicura verso gli applicativi dos. Invece di togliere le periferiche seriali basterebbe aggiungerne in modo intelligente 2 o 4, togliere il limite dei 115kbit. Magari rifacendo in modo intelligente il PnP il vecchio bus ISA potrebbe restare "utilizzabile" per ancora qualche tempo. In un PC ci sono solo una manciata di IRQ e due o tre DMA, è possibile averne qualcuno in più? Il BIOS deve per forza essere così grande e complesso da usare? Non sarebbe meglio abbandonare i dischi ide e l'ultra DMA per andare verso lo SCSI? Potrei andare avanti per un ora... evito.

Quanto alle espansioni se proprio si vuole basterebbe aggiungere due, anzi no quattro slot per PC card direttamente nei desktop, ed ecco che magicamente si infilano schede di ogni tipo...., dalla rete allo scanner, alla seriale alla stampante alla scheda per il trattamento dei segnali.... nei portatili funziona, perché non deve essere così ovunque?

Per togliere tante porte da un PC sarà necessario usare l'USB, usare più periferiche PCI, usare più tecnologie complesse, costose e soprattutto nuove. Linux insegna che la semplicità è sinonimo di affidabilità, velocità e sicurezza, mi sembra che oggi si stia abbandonando la tecnologia degli ultimi 10 anni per qualcosa di poco concreto, aggiungo poco affidabile e non si sa con quali problemi, certamente è un sistema più complicato.

Un esempio? si parla di attaccare dischi, scanner e stampanti sulla catena USB, ma esiste anche il bus SCSI che è nato per questi dispositivi.....

Non voglio andare oltre su questa cosa solo perché c'è ancora una notizia importante da riportare, la Netscape corp. che viene comperata per qualche decina di miliardi da America on Line.

Se dietro ad Aol non ci fosse Sun, tutto sarebbe come prima, invece qualcuno teme che venga a mancare l'appoggio a Linux da parte di Netscape. Io non ho questa paura, oramai il progetto Mozilla è partito come un treno ed è difficile bloccarlo, la frittata è stata fatta con la pubblicazione dei sorgenti. Se in futuro mancherà l'appoggio, ammesso che nessuno in Netscape esca dall'azienda e si metta in proprio a portare avanti questa cosa, la comunità di Internet che se ne occupa potrà solo trarre giovamento dalla maggiore libertà che si verrà ad ottenere.

Di per se, il fatto che Aol abbia comperato Netscape non è un male così grande, perché Aol è il maggior provider americano, quindi ha possibilità di spingere tecnologie alternative anche in faccia a Microsoft, e questo oggi è un passo avanti.

Come già scrivevo ad ottobre del 1998 (sembra molto tempo fa, sono solo due mesi) ci sono segnali per un peggioramento dell'uniformità del mercato, a totale svantaggio di Microsoft, che per fare funzionare bene tutti i Windows (compreso il 98 che è già vecchio di un anno) deve avere una base di hardware uniforme, soprattutto Intel.

Le spinte di Amd e i problemi con Merced (il processore a 64bit del futuro in tremendo ritardo) spingono Intel a tornare nel mercato dei PC a basso costo con questo coso strano che si chiama Celeron, ma solo per disturbare Amd, le strategie dei prodotti nuovi sono molto difficili da cambiare e le strade imboccate sono sensi unici, quindi si tratta solo di aspettare, già dai primi mesi del 1999 si potranno vedere gli effetti delle scelte giuste e di quelle sbagliate....

di Massimo Nuvoli


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