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Digital Audio Processor
Ultimamente vedo passare sempre più frequentemente annunci di software per Linux che promettono grandi cose su comp.os.linux.announce, così ho cominciato a salvare questi articoli in un file con il proposito di dare un'occhiata al programma recensito non appena ne abbia il tempo.
Uno dei programmi che mi ha incuriosito di più è stato il
DAP un
Elaboratore Audio Digitale di Richard Kemp.
Dopo anni di passione per la grafica e dopo la scoperta di tanti
programmi veramente eccezionali come
The GIMP
o Persistence Of Vision
(alias POV), sentivo la mancanza di qualcosa di
altrettanto potente nel campo della produzione audio.
Ho scaricato quindi il DAP, l'ho scompattato e ho cominciato a giocarci.
Due note: il DAP ha bisogno delle XForms 0.86 e di permessi di
lettura e scrittura sui devices audio: se sembra che
il programma non funzioni, controllate i permessi dei devices.
Rendeteli leggibili e scrivibili al gruppo audio e
aggiungete il vostro login name ai membri di questo gruppo nel file
/etc/group.
Se la distribuzione che usate non prevede un gruppo audio,
probabilmente conviene che lo creiate voi e che imponiate ai vari
/dev/dsp* e /dev/audio* di appartenere al gruppo
audio: probabilmente è la soluzione più pulita.
Il primo impatto con il programma è quello di un prodotto molto curato, sia dal punto di vista grafico che da quello delle funzioni: ci sono controlli separati per la riproduzione e la registrazione del suono, c'è un mixer, ci sono controlli per posizionarsi all'interno del campione con la precisione del millesimo di secondo, per creare un range, un loop, per zoomare il campione nella finestra, tutti disponibili come finestre separate la cui apertura e chiusura avviene con un unico click nella finestra principale.
Ovviamente le funzioni di posizionamento e di creazione di un range
sono accessibili anche cliccando all'interno della finestra in cui il
campione è rappresentato graficamente come forma d'onda.
Una volta registrata, la forma d'onda può essere editata a mano
(globalmente o separatamente nei vari canali) o tramite dei sofisticati
algoritmi di manipolazione dell'intero campione.
Premendo sul pulsante DSP si apre una finestra in
cui è possibile scegliere il tipo di elaborazione da eseguire
sul campione. Sono listati quattordici possibili algoritmi, ma di
questi solo dodici sono attivi.
Oltre alla scelta dell'algoritmo è possibile variare un numero
(abbastanza spaventoso) di parametri.
Il sustain e il
release sono disponibili in tutti i casi, poi, a seconda
dell'algoritmo ci sono una serie di parametri, tutti modificabili
tramite dei comodi cursori tridimensionali, la cui quantità
varia dai quattro dell'effetto Distortion ai trentuno
del Multi Tap Delay.
Ma non finisce qui, anzi siamo solo all'inizio!
Nel menu Edit oltre alle normali funzioni di cut&paste
è prevista la possibilità di copiare la clipboard
mixandola al campione attuale o al range selezionato.
Sono disponibili funzioni per la manipolazione di un range,
o di particolari caratteristiche del campione, come l'ampiezza
dell'onda, con funzioni di fade-in, fade-out e
bounce (tra le altre, ma molte altre!).
Particolare è la possibilità del resampling del campione
e della conversione da mono a stereo e quadro!
Purtroppo non ho due schede audio nella stessa macchina in modo da
poter ascoltare in quadrifonia, quindi non posso descrivervi
l'effetto (qualcuno può farmi una recensione?).
Chiude l'elenco delle caratteristiche di questo programma la possibilità di usare un linguaggio di macro per automatizzare le operazioni di editing.
Il DAP gestisce solo files AIFF (di origine Apple ][,
ma usati anche dalle Silicon), che vengono convertiti egregiamente da e
verso qualsiasi altro formato dal
sox, presente in tutte le distribuzioni (o almeno
nella Debian, Red Hat e Slackware).
Altra particolarità è che prima di poter registrare
qualcosa si debba creare un buffer, usando l'opzione New del
menu File.
Una nota negativa è la mancanza della documentazione, resa meno
grave sia dall'estrema facilità di uso del programma, sia dalla
possibilità di leggersi i sorgenti.
Come giudizio globale posso dire che questo programma, sviluppato nell'ambito della tesi di laurea dell'autore, è quanto di meglio abbia visto nel campo dell'audio digitale.
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