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Editoriale
Dopo aver chiuso per scherzo, il Pluto apre per restauri.
Sí, lo so che di solito si _chiude_ per restauri, ma come puó un'organizzazione _piatta_ come la nostra a stare chiusa senza soffocare?
E cosí, passata la maretta, ci ritroviamo aperti per restauri; aperti ai vostri suggerimenti, alla vostra partecipazione, come sempre.
Lo stato dei restauri.
Dopo faticosa ricerca, il gruppo dei coordinatori del Pluto ha nominato un reggente pro-tempore nella persona del sottoscritto ed ha dato mandato all'ottimo Mario Muré di fare l'appello delle risorse del Pluto in temini di sezioni, progetti, membri.
Contarci forse è ancora il metodo migliore per vedere se ancora contiamo, se lo spirito del Pluto ha ancora terreno per attecchire.
Il secondo passo è consistito nella creazione del dominio pluto.linux.it a cui per ora risponde una macchina il cui responsabile, il superattivo Michele Dalla Silvestra, sta cercando di dare un aspetto presentabile.
Un terzo passo, ancora un accenno, purtroppo, consiste nella rielaborazione e riscrittura delle pagine del sito www.pluto.linux.it , operazione in corso di discussione nella apposita mailing list pluto-www@pluto.linux.it , cui siete tutti invitati a partecipare iscrivendovi tramite il solito Majordomo@pluto.linux.it .
Beh, ovviamente la prima domanda alla quale dovevamo rispondere è: "cos'è il Pluto".
Per ció ho rielaborato il Pluto Manifesto, sfoltendo piú che ampliando, precisando piú che modificando, e l'ho quindi gettato in pasto ai pescecani, ovvero ai coordinatori suddetti.
Dopo un breve bolo e con un impercettibile ruttino, il Manifesto ha
superato l'esame ed ora si presenta a voi in tutto il suo spendore:
1. Manifesto del Pluto Il Pluto, definito recursivamente come "Pluto Lumen Linux Utentibus Terrarum Orbis", è nato nel 1992 per iniziativa di alcuni studenti e professori di Informatica dell'Università di Padova. Da allora il Pluto è cresciuto in maniera esponenziale estendendosi su tutto il territorio nazionale ed oltre, e costituisce il più grande ed attivo LUG (Linux User Group) di lingua Italiana. 2. Scopo del Pluto Lo scopo del Pluto è di diffondere l'uso del Sistema Operativo Linux attraverso l'opera volontaria e non retribuita dei suoi membri. Per conseguire il suo scopo, il Pluto: * Sostiene e diffonde lo sviluppo del Software Free e della sua filosofia. * Produce, traduce e diffonde la documentazione di Linux in lingua Italiana. * Promuove corsi, dimostrazioni e manifestazioni per favorire la conoscenza di Linux. 3. Organizzazione del Pluto Ogni utente di Linux, senza restrizioni alcune, che si impegni a partecipare attivamente allo scopo del Pluto, diviene per questo membro del Pluto. La crescita vertiginosa del Pluto ha reso oggi necessaria la creazione di un minimo di organizzazione interna, di "basso profilo" per non deviare eccessivamente dalla "gerarchia piatta" che ne è stata motore per i suoi primi cinque anni di vita. Allo scopo di espletare mansioni ben delimitate e definite, vengono eletti dei "responsabili", uno per mansione. L'insieme di questi responsabili costituisce l'ufficio amministrativo del Pluto e nomina un "portavoce" con compiti di rappresentanza. 4. Sede del Pluto Il Pluto è una organizzazione "virtuale" che vive in uno o più siti connessi ad Internet. La comunicazione tra i membri avviene primariamente attraverso i mezzi elettronici messi a disposizione dalla sede, il newsgroup Usenet it.comp.linux.pluto , le mailing list pluto-*, canali IRC, pagine del World Wide Web, ecc. Qualora divenga necessario sostenere delle spese per il mantenimento della sede, i membri del Pluto potranno essere chiamati a contribuire volontariamente al rimborso di dette spese.
di Eugenia Franzoni e Fabrizio Polacco
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