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Recensioni


Il perche' di questa rubrica

Il SO Linux e' diventato talmente famoso che la mole di programmi nativi e` notevole e spesso la scelta non e' facile, anche perche' magari i programmi stessi non si conoscono, da qui l'idea di portare alla conoscenza di tutti le mie esperienze fatte su questi programmi.

LyX un word processor con una marcia in piu'

La prima impressione che si ha nell'uso di LyX e' la sua somiglianza con le applicazioni per M$-Windows: la presenza di una barra di icone con i comandi piu' usati, i menu' a tendina e le varie finestrelle, permettono all'utente di comunicare con il programma. La versione del programma che io ho montato sulla mia macchina e' la 0.10.6; non e' la piu' nuova, l'ultima beta e' la 0.10.7 ma e' piu' che sufficiente per persuadersi della grandezza di questo programma.


Il programma viene distribuito sottoforma di sorgenti, per poterlo compilare e' necessario avere installate e funzionanti sulla propria macchina le Xform, possibilmente l'ultima versione la 0.81. Scompattato il file lyx0.xx.x.tar.gz ci si trova davanti ad una serie lunghissima di files, prima di poter compilare il pacchetto e' necessario creare il Makefile attraverso lo script configure fornito con il pacchetto stesso. Una volta lanciato configure esegue una serie di controlli sulla macchina, ricercando tutte le librerie richieste dal programma, una volta completata tale ricerca lo script cede nuovamente il controllo alla shell del sistema comunicando le operazioni fino a quel momento compiute; attraverso un classico

make all

e' possibile dare inizio alla conpilazione vera e propria del pacchetto che sul mio Pentium 90 con 16Mb di RAM ci ha impiegato circa 5 minuti. Terminata l'operazione di compilazione dell'eseguibile, digitando il comando

make install

si passa all'installazione degli eseguibili nella loro sede ``naturale''.

LyX ``gira'' sotto X-Window: dopo una schermata di presentazione al centro del proprio schermo compare la finestra principale del programma, la cui intuitivita' permette anche a chi non l'ha mai visto di diventare subito operativo anche senza conoscere una sola macro di LaTeX, o un solo comando di TeX. Per iniziare il lavoro e' sufficiente andare nel menu' file e selezionare la voce new, a questo punto si aprira' una prima finestra che vi domandera' quale nome volete assegnare al vostro file; a tale nome verra' aggiunto il suffisso .lyx. Da qui sarete interrogati da un'altra finestra su quale template volete assegnare al vostro documento: ne sono momentaneamente definiti solamente 3 o 4. Per non dare nessun template al documento e' sufficiente cliccare su cancel; da questo momento siete operativi. Potete incominciare a scrivere il vostro documento esattamente come fareste in Word. Nei vari menu' a tendina si possono trovare miriadi di configurazioni per il nostro file: e' possibile scrivere una breve introduzione che comparira' come commento nel file LaTeX che verra' prodotto dall'editor; si possono aggiungere le opzioni sulla dimensione dei caratteri e sull'eventuale utilizzo del pacchetto babel per la scrittura multilingua del documento, o sull'uso dei vari pacchetti per i vari formati di carta (a4, a4wide...). Per i piu' esperti nell'uso di LaTeX e' possibile, attraverso un apposito comando, utilizzare direttamente macro LaTeX all'interno del documento stesso. E' possibile la creazione di qualsiasi struttura presente in TeX (tabelle, paragrafi rientrati, note a pie' pagina etc.) attraverso una serie di finestre che guidano l'utente passo per passo.

A stesura completata del documento e' possibile operare differenti scelte: la piu' classica e' salvare il documento sottoforma di un file proprietario LyX (che poi e' semplicemente un file ASCII), oppure stampare il file stesso attraverso la stampante di sistema o, ancora, produrre un file di TeX pronto per essere processato da LaTeX (o LaTeX2e) in qualsiasi momento e senza altre modifiche. Anche la fase di stampa viene coadiuvata da una serie di finestre che permettono di fissare tutte le impostazioni dell'ambiente di stampa: quale stampante usare, su che supporto stampare: lpr o file .ps etc.. La formattazione del testo avviene attraverso l'uso del mouse e dei menu' a tendina, esattamente come si fa con i Word-processor commerciali; e' possibile inserire, formattare, posizionare figure in formato .ps .eps con estrema precisione, esattamente come inserire una clip-art nei vari word-processor user friendly

LyX puo' comunicare con i-spell, l'analizzatore lessicale dei sistemi U*nx; e' cosi' possibile correggere gli errori ortografici nel documento prodotto. Una serie di finestre guida alla correzione delle parole sbagliate o alla loro aggiunta nel dizionario.

Una volta completato il documento e' possibile vederne l'anteprima di stampa, la quale viene fatta richiamando xdvi o gsview a seconda dei casi. Sono presenti una quantita' di finestre incredibili che guidano alle configurazioni piu' disparate sia dell'editor stesso che del layout del documento.

Qualche considerazione finale....

Molte funzioni di LyX non sono ancora abilitate, ma tutto l'insieme lascia pensare ad un ``megaprogramma''. Sono programmi come questi che fanno capire la grandezza di Linux e dei programmatori che lavorano per Lit. 0. Anche se una falla nel programma l'ho ed e' l'impossibilita' di leggere attraverso LyX file generati da altri editori di testo quali M$-Word: forse questa e' stata una scelta del team di programmazione per mantenere un certo distacco da applicazioni commerciali dello stesso genere. Un altro problema e' l'instabilita' del programma che ogni tanto tende ad abbandonare l'utente nel bel mezzo del lavoro, dump-andosi e lasciando l'utente a bocca asciutta. Le funzioni di LyX unite a quelle di LaTeX permettono la crezione di testi anche molto elaborati e sofisticati.


Le principali caratteristiche di LyX

di Corrado Ignoti (Fizban)

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