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La cosa che piu' mi ha sorpreso quando ho aperto la scatola dello ZIP e' stato lo stranissimo imballaggio di materiale riciclato (non si capisce bene da cosa, forse un misto di cartone e plastica) dalla forma stranissima tanto da distrarmi un attimo dalla curiosita' di mettere le mani sul nuovo acquisto. Complimenti.
Per chi ancora non lo sapesse, lo ZIP e' una specie di lettore per floppy che utilizza dei dischi particolari e NON e' compatibile con i floppy vecchi (anzi il manuale avverte che se inserite floppy disk "vecchi" (i normalissimi dischetti da 3.5") potreste danneggiare lo ZIP. I dischetti sono un pochino piu' grandi dei normali, contengono circa 70 volte questi e costano molto di piu' (ho pagato un disco ZIP sulle 30'000 lire). Attualmente lo ZIP e' un prodotto che si sta' diffondendo parecchio, tanto che alcuni grandi produttori di computer (senza fare nomi, HP) hanno deciso di includerlo in alcuni modelli della loro produzione e alcune famose case produttrici di supporti magnetici (senza fare nomi SONY) hanno cominciato a produrre i dischetti ZIP. Inoltre la iomega (produttrice dello ZIP) si e' accordata con terzi per la costruzione dello ZIP su larga scala. Questo fa' prevedere per il futuro un notevole calo di prezzo sia del driver, sia dei dischetti (che attualmente, a mio parere, costano troppo).
Il drive e' disponibile in vari modelli, a seconda delle esigenze, io per motivi di trasportabilita' (lo uso oltre con il computer di casa anche con un portatile), ho scelto la versione portatile da collegare alla porta parallela, ma sono disponibili anche la versione SCSI (che funziona sia su PC che sui computer Apple) sia portatile che interna e una versione solo interna, non ancora commercializzata ai privati ma solo agli OEM, da collegare al bus IDE. La versione per porta parallela e' quella che offre le caratteristiche peggiori (in realtà differisce dalla versione SCSI solamente per avere un convertitore SCSI/parallelo integrato nell'apparecchio) in quanto a velocita' di trasferimento dei dati ma che puo' essere usata, al volo e senza nessunissimo problema in tutti i PC; spetta a voi decidere se la portabilita' e la possibilita' di condividere il dispositivo tra' vari calcolatori, si compensa con il transfer rate di 2M/min (nel caso peggiore) a 22M/min (in quello migliore con una scheda parallela EPP).
Le prestazioni del dispositivo SCSI dovrebbero essere nettamente
superiori (cito per sentito dire, non l'ho provato, qualche cosa
come 60M/min). A mio parere lo ZIP non deve venir visto come un
sistema per potenziare il disco rigido (la iomega stessa propone
a tale scopo il "jaz", un drive per cartucce removibili
da 1Gb con prestazioni paragonabili a un Hard Disk) ma come un
grande floppone (chissa' perche' gli chiamano ancora floppy dato
che gia' i dischetti da 3.5" non erano piu' flessibili ?)
da 100Mb utile per archiviare i vostri documenti, per fare il
backup dei dati, per ripulire, insomma, l' Hard Disk vero e proprio
da tutte le tonnellate di files inutili che spesso vi mettiamo.
Tornando al discorso relativo alle prestazioni dell' unita' collegata
alla porta parallela, devo dire che sono possibili tre tipi di
"velocita':
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funziona con tutte le parallele, anche monodirezionali | da 2 a 6Mb/min |
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funziona solo con le parallele bidirezionali | da 6 a 16Mb/min |
| funziona con le paralleli potenziate con EPP | fino a 22M/min |
Personalmente con la mia parallela (che presumo sia monodirezionale) sono riuscito ad ottenere circa 190K/s misurati copiando un file grosso sullo ZIP e facendo i dovuti calcoli. Questo con il DOS, se poi usiamo Linux, vediamo che le prestazioni sono parecchio inferiori, nell'ordine dei 40K/s, anche se devo dire che e' piu' difficile misurale per via dei buffer che Linux tiene per il disco, comunque diciamo che ad occhio, i valori sono questi. Se in futuro disporro'di una parallela EPP vi faro' sapere la differenza.
È innanzitutto da osservare che il driver per utilizzare uno ZIP su porta parallela con Linux (ppa.c) è già inserito nella distribuzione standard della versione 2.0 del sistema operativo (per la versione SCSI non è invece necessario alcun driver particolare, se non quello per il proprio controller) e che esso non è utilizzabile assieme ad altre periferiche connesse alla porta parallela, compresa un'eventuale stampante. La soluzione, nel caso si volessero utilizzare altri dispositivi, è quella di compilare tutti i relativi driver come moduli e di caricarli al momento dell'utilizzo con insmod, dopo aver scaricato gli altri driver che vanno in conflitto. Ricordatevi di disabilitare anche la stampante parallela. L'operazione è un po'macchinosa, ma può essere automatizzata mediante l'uso del kerneld. Il driver per Linux non supporta ancora le porte parallele bidirezionali e EPP ed è molto lento. Inoltre, non facendo uso di interrupt, il carico della CPU risulta elevatissimo.
Per caricare nel kernel il supporto per lo SCSI e inizializzare lo ZIP, utilizzo le seguenti linee in /etc/rc.d/rc.local:
echo Iomega ZIP... /sbin/insmod /lib/modules/2.0.0/scsi/scsi_mod.o /sbin/insmod /lib/modules/2.0.0/scsi/sd_mod.o /sbin/insmod /lib/modules/2.0.0/scsi/ppa.o ppa_base=0x378 ppa_nybble=0
I parametri ppa_base e ppa_nybble si riferiscono rispettivamente alla locazione a cui è mappata la scheda parallela a cui è collegato lo ZIP e se utilizzare o meno il trasferimento dei dati a 4 bit (==1 nibble), utile nel caso di porte parallele particolarmente datate.
Infine, su Internet è disponibile un programma di nome ziptools.c che permette di utilizzare il sistema di protezione incluso nello ZIP e l'espulsione comandata da software del dischetto dall'unità.
Per ultimo voglio fare i complimenti alla iomega per la saggezza
con cui ha riportato in ogni luogo (manuali, cartine varie, ...)
compreso nel retro dello ZIP, la lista dei numeri verdi a cui
rivolgersi in caso di problemi, naturalmente e' compreso quello
italiano. Speriamo che altri seguano l'esempio.
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