Sta bene che sia nata una discussione del genere, perché è evidente a tutti che ci sono diverse cose da chiarire e da sistemare prima che la crescita del gruppo possa causare qualche danno irreparabile. Sta bene che la cosa sia discussa da tutti perché se c'è una cosa che, secondo me, non va assolutamente cambiata nel PLUTO è la 'gerarchia piatta', e la partecipazione di tutti alla discussione, e quindi alle eventuali conclusioni che si tireranno, è un chiaro esempio di cosa sia la 'gerarchia piatta'.

Questa discussione e altre che ho fatto anche privatamente con amici del PLUTO mi hanno chiarito un po' le idee su quali sono i punti da riformare nel PLUTO.

Prima cosa tra tutte: le iscrizioni.

Le iscrizioni vanno riformate. L'attuale metodo di iscrizione tramite form, ha solo fatto aumentare di molto le iscrizioni senza poi concretizzarle in una valida collaborazione. La gestione centralizzata delle iscrizioni, inoltre, ha solo complicato le cose, rendendo l'iscrizione un semplice gesto formale.

Sono convinto che se ogni progetto e sezione locale, gestisse le proprie iscrizioni, vi sarebbero più probabilità di vedere quest'ultime portare un valido contributo al progetto, essendo più facili da gestire, più finalizzate allo scopo e più 'cercate' dal socio.

Altra cosa da riformare è la gestione delle risorse PLUTO, purtroppo fino ad oggi limitata alle 'donazioni' delle università, in primis quella del DEI di Padova. Avendo risorse limitate, risultano anche difficili da gestire, con conseguente scadimento dei servizi offerti (www e ftp) e impossibilità di elasticità nel crearne di nuovi (mailing list, account dedicati, etc.), cosa che faciliterebbe il nostro lavoro.

Molti chiedono anche la riforma della struttura PLUTO, cosa assai difficile da realizzare.
Credo fortemente nella 'gerarchia piatta' quindi, personalmente, eviterei di strutturare pesantemente il PLUTO, anche perché limiterebbe l'elasticità con cui si sono sempre portati avanti i progetti, cosa inaccettabile in un mondo come quello Linux dove tutto avanza a ritmi esorbitanti.
La cosa veramente necessaria è che i coordinatori dei progetti, diminuiscano la mole di lavoro dividendo il proprio progetto in più parti, ogni qual volta questo diventa troppo grande da gestire (vedi ILDP, o PLUTO Developers), e che facciano periodicamente degli aggiornamenti sul newsgroup it.comp.linux.pluto sulla situazione del loro progetto, facilitando il lavoro degli altri coordinatori che potrebbero così evitare in tempo di fare lavoro doppio, o pensare a coprire alcune lacune che si sono venute a riscontrare.

Queste sono, a mio avviso, le cose che necessitano di essere riformate o rivedute al più presto.
Ho voluto sfruttare l'opportunità di scrivere questo editoriale per ricordarlo a tutti, e per invitare soci (e non) a dare il loro contributo alla discussione che si sta svolgendo su it.comp.linux.pluto, proprio sul tema della ristrutturazione del PLUTO.

Davide Barbieri

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