Luca Righi è laureato in Matematica all'Università di Padova. Svolge
le mansioni di sistemista presso il Dipartimento di Matematica Pura ed
Applicata della stessa Università dal 1991.
Si occupa principalemente di sistemi Unix (tra cui un'aula di una ventina
di PC sotto Linux riservata agli studenti) e sistemi Apple.
koriel@euler.math.unipd.it
Come è nata l'idea di scrivere questo libro?
Per caso. Ho realizzato in html il manuale d'uso delle stazioni di lavoro degli studenti di matematica e ad un certo punto la Jackson si mise in contatto con alcuni professori chiedendo chi fosse la persona più esperta del Dipartimento; credo che poi abbiano letto le mie pagine via internet, e così mi hanno contattato: io ero molto felice di fare una cosa del genere; nel libro non c'è quasi niente di quel manuale se non l'idea di spiegare le cose molto semplicemente, perché gli studenti che l'utilizzano non hanno grandi conoscenze di informatica.
Quanto tempo hai impiegato?
Il primo contatto con la casa editrice risale a febbraio dell'anno scorso: mi hanno chiesto di scrivere un indice e il primo capitolo; dopo un certo periodo di tempo, li ho contattati io, per mostrare il secondo capitolo e ricevere una conferma, quindi ci ho lavorato tutta l'estate e il libro era pronto a settembre.
Hai utilizzato la documentazione esistente (howto, lpd) nella stesura del testo?
No, l'idea è stata quella di prendere l'indice che avevo preparato inizialmente e riempire i vari argomenti; la parte dell'installazione l'ho scritta seguendo passo per passo tutto quello che appare sullo schermo e soprattutto volevo spiegare bene cosa sono le partizioni, i filesystem, argomenti piuttosto ostici; mi sono servito dell'Howto solo per il ppp che è un problema che conoscevo e ho affrontato più volte, ma difficile da generalizzare e da esporre a un principiante perché coinvolge molti argomenti: kernel, tcp-ip, modem; non si può tralasciare perché il collegamento ppp è una delle prime cose che un utente vuole fare.
Quali erano le richieste della casa editrice?
Il lettore tipo doveva essere un ``buon utente DOS'' con già un certo
bagaglio di cultura informatica; poi il libro non doveva superare le 200
pagine; infine i cd-rom: ho scelto la distribuzione più recente nel momento
in cui ho consegnato i cd cioè a fine agosto. Ho voluto mettere il cd
perché se vuoi spiegare qualcosa bene, in particolar modo l'installazione,
a qualcuno che non ha la minima idea di che cosa significhi installare Unix,
ci vuole una base su cui appoggiarsi; l'utente deve veder comparire sullo
schermo esattamente quello che compare sul libro. Sul secondo cd ci sono
soprattutto pacchetti che non hanno una "mortalità" così
elevata; questo
permette comunque di acquistare una certa esperienza e mettere in funzione
una stazione di lavoro; in seguito si possono acquistare i CD di una versione
sucessiva e installarli con relativa facilità.
Per quanto riguarda la scelta della distribuzione Slackware l'ho scelta in
quanto è la più comune.
Se avessi avuto più pagine a disposizione, quali argomenti avresti aggiunto?
Probabilmente quello che manca nel libro è una trattazione più approfondita della rete, comunque sono riuscito a farci stare il minimo necessario per usare il PPP.
Perché non è stato scritto in LaTeX?
È stata una precisa richiesta dell'editore.
Parliamo un po' della tua esperienza come utilizzatore Linux. Da quanto tempo lo utilizzi?
Il primo kernel che ho usato è stato lo 0.99; un mio amico mi detto che voleva installare Linux sul pc di casa: la distribuzione era la SLS.
Secondo te quali sono, in breve, i pregi ed i difetti di Linux?
Pregi: per chi inizia è una scuola enorme, c'è tantissimo da imparare e nessuno ti nasconde niente, questo è fantastico per una persona che vuole imparare; sembra una stupidaggine ma se uno vuole fare un programma di rete, basta, per esempio, prendersi i sorgenti del telnet e vedere come si fa: sono scritti, tra l'altro, molto bene; anch'io, appena sei mesi dopo averlo installato, guardando i sorgenti del telnet ho scritto in pochissimo tempo il mio primo programma di rete; quindi per imparare unix è sicuramente meglio di qualunque sistema commerciale. Difetti: in questo momento, dal punto di vista tecnico un difetto è la configurazione di X, che però è dovuto alla varietà dell'hardware esistente; altri difetti non ne ha, probabilmente è meno sicuro di altri sistemi, anche perché i sorgenti sono liberamente disponibili e un `pirata' può studiarseli.
E quali potrebbero essere eventuali sviluppi commerciali?
Secondo me, non se ne farà nulla finché non ci sarà una grafica più attraente, purtroppo c'è poco da fare: per sfondare nel commerciale ci vuole un aspetto, una presentazione, il marketing: Microsoft insegna; quindi finché l'interfaccia sarà quella di XWindows, di fwm, anche se hanno tutte le funzionalità di qualsiasi altro sistema, non fanno colpo; magari alla Microsoft ci sono 50 persone che fanno solo icone ... potrebbe essere una buona idea chiedere ai ragazzi di un Istituto d'Arte di ridisegnare un window manager...
Perché in Italia c'è un discreto ``movimento'' attorno a Linux?
C'è molta voglia di fare da sè con Linux in un certo senso, specialmente all'inizio si è molto abbandonati a sè stessi, ma lo si è anche con le varie assistenze clienti, quindi ad un certo punto è più conveniente Linux che è gratis;