Hands-on Guide to the Debian GNU Operating System | ||
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Indietro | Capitolo 4. Interazioni con l'hardware di sistema | Avanti |
Stiamo per fornire qui le tecniche generali per l'identificazione dell'hardware di sistema, perché le utilizzeremo in tutte le seguenti sezioni hardware.
In generale, per identificare l'hardware di sistema, si dà un comando less /var/log/dmesg. Questo mostrerà informazioni molto generiche e di basso livello, quali il tipo di sistema e di processore, memoria disponibile, hard disk collegati, eccetera. Tutto ciò è grazioso e piacevole, ma non aiuta nell'identificazione di hardware sconosciuto perché quelle righe vengono scritte solo dopo che gli appropriati driver sono stati caricati (e se questo fosse il caso, non sarebbe necessario provare ad identificare quei dispositivi).
Siccome (come abbiamo già detto sopra) le componenti di base tipo le schede madri, i processori e i dischi fissi vengono riconosciuti senza particolari impostazioni da parte vostra, si sarà interessati all'identificazione del restante hardware che dovrebbe essere probabilmente composto da dispositivi "connessi" tipo schede PCI e AGP, adattatori seriali o paralleli e dispositivi USB. Per fare questo, dare lspci (pacchetto pciutils) e lsusb (pacchetto usbutils).
Si noti che le stringhe ID restituite dai suddetti strumenti saranno il punto di partenza per scoprire il nome (o i nomi) dei driver che supportano i propri dispositivi specifici. I driver del Software Libero abitualmente hanno come obbiettivo i chipset invece di ciascun modello di dispositivo di ciascun venditore separatamente. Per esempio, molte vecchie schede di rete ISA (di differenti produttori) funzionano con il driver ne2000. Oggigiorno molte schede di rete funzionano utilizzando i driver 8139too, 8139cp, via-rhine o e100. Detto questo, il più delle volte non si sarà interessati alla ricerca delle esatte stringhe di identificazione come riportate da lspci o da lsusb, ma le si guarderà solo per avere indizi sui nomi dei chipset (e quelli possono anche essere facilmente letti dall'etichetta del chip, se si può tirare fuori la scheda dal computer e osservarla).