I nomi generali per i dispositivi IDE hanno la forma hdX, o hdXP, dove X è una lettera indicante il disco fisico e P è un numero indicante la partizione su quel disco fisico. La prima forma, hdX, viene usata per indirizzare l'intero disco. I numeri di partizione vengono assegnati nell'ordine in cui le partizioni vengono scoperte, e solo quelle non vuote e non estese ottengono un numero. D'altra parte, i numeri di partizione da 1 a 4 vengono assegnati alle quattro partizioni descritte nel MBR (le partizioni «primarie»), sia che siano primarie sia che siano estese. Perciò, la prima partizione logica sarà hdX5. Sia il partizionamento di tipo DOS sia le «disklabel» di BSD sono supportate. Si possono avere fino a 63 partizioni in un disco IDE.
Per esempio, /dev/hda si riferisce all'intero primo disco IDE del sistema, e /dev/hdb3 si riferisce alla terza partizione «primaria» sul secondo disco.
I file speciali sono creati tipicamente con:
mknod -m 660 /dev/hda b 3 0
mknod -m 660 /dev/hda1 b 3 1
mknod -m 660 /dev/hda2 b 3 2
...
mknod -m 660 /dev/hda8 b 3 8
mknod -m 660 /dev/hdb b 3 64
mknod -m 660 /dev/hdb1 b 3 65
mknod -m 660 /dev/hdb2 b 3 66
...
mknod -m 660 /dev/hdb8 b 3 72
chown root:disk /dev/hd*