Solitamente, nelle traduzioni italiane, la codifica usata è un superinsieme della codifica ASCII, pertanto diviene possibile usare alcuni caratteri speciali, dove appropriato.
Per questo motivo è solitamente considerato errore simulare vocali accentate con apostrofi «'» o apici inversi «`». Inoltre, è caldamente raccomandabile la sostituzione delle stringhe "(c)" con il carattere "©" (e, analogamente, "®"), oppure l'uso del simbolo di moltiplicazione "×" dove fosse usata la lettera "x" in sua vece.