È da considerarsi errore l'uso di una vocale seguita da un apostrofo «'» o da un apice inverso «`» per simboleggiare una vocale accentata. Se la codifica lo consente, vanno sempre impiegati i simboli appositi, sia per le minuscole che per le maiuscole.
Nell'ambiente X11 usato sui sistemi UNIX, le maiuscole accentate sono ottenibili usando il tasto BlocMaiusc insieme agli stessi tasti usati per le minuscole.
Le vocali "a", "i" e "u" possiedono solo una possibile pronuncia e quindi vanno sempre poste con l'accento grave ("à", "ì", "ù").
La vocale "o", invece, può essere sia aperta che chiusa ma, poiché non esistono parole tronche che terminano per "o" chiusa, l'accento alla fine della parola è sempre grave ("ò").
In generale, è convenzione comune anche in editoria utilizzare esclusivamente l'accento grave sulle vocali "a", "i", "o" e "u".
Per la vocale "e" la situazione è più complicata: normalmente va usato l'accento grave ("è") ma in alcuni casi va usato quello acuto ("é"): "perché", "affinché", "poiché" (in generale tutti i vocaboli che terminano in "ché"), "né", "sé".