La più importante opzione di configurazione al riguardo si trova nei file di inizializzazione globale delle shell per le login shell: /etc/csh.login per tcsh e /etc/profile per bash.
Eccezioni che non ottengono il PATH corretto da questi file sono i comandi rsh, i comandi ssh, le voci del menu del window manager X che non fanno partire esplicitamente una login shell, i comandi invocati da inittab, i task di cron, i processi che vengono avviati da demoni come lprd, gli script CGI e così via.
Se il PATH è impostato in /etc/csh.cshrc, la variabile PATH viene definita correttamente anche quando rsh o ssh eseguono un comando su una macchina remota con un account che utilizza tcsh/csh. Tuttavia non è possibile fare la stessa cosa se l'account usa bash/sh.
È possibile combinare le impostazioni del PATH in un file, ad esempio nel file /etc/environment-common. Qui possiamo scrivere:
${EXPORT}PATH${EQ}/bin:/usr/bin:/sbin:/usr/sbin:/usr/bin/X11:/usr/local/bin:/usr/games:.
Questo può essere usato da /etc/csh.login (per tcsh e csh)
set EQ=" " set EXPORT="setenv " source /etc/environment-common
E da /etc/profile (per bash, non funziona per sh)
EQ='=' EXPORT="export " . /etc/environment-common
E da /etc/environment (per XDM)
EQ="=" EXPORT="export " . /etc/environment-common
Questa strategia funziona la maggior parte delle volte ma ssh avrà qualcosa da ridire riguardo alle righe contenute in /etc/environment (e riguardo alle variabili d'ambiente EQ e EXPORT). E comunque i comandi rsh eseguiti con bash non avranno tale PATH.