Come prima cosa accertarsi di voler convertire seguendo questo metodo. In particolare, la sezione 2 illustra come usare Netscape Mail sotto Windows per effettuare la conversione. Tale metodo risulta più semplice del seguente.
Se si decide di utilizzare questo metodo, occorre accertarsi che la propria copia di Outlook sia in grado di dialogare con i server IMAP. Quando questo HOWTO è stato scritto l'autore supponeva che Outlook consistesse in un unico programma. Non è così. Se si sta utilizzando Outlook in modalità Società o gruppo di lavoro (che dialoga con Exchange) invece della modalità Internet (che dialoga con i server POP/IMAP), sarà necessario cambiare modalità.
Per verificare ciò aprire il menu "Strumenti" di Outlook e controllare che ci sia un account registrato. Se c'è saltare alla sezione 3.2. Altrimenti armarsi di pazienza e leggere quanto segue.
La modifica della modalità non è una cosa di scarso rilievo, ma un lettore premuroso (Matt Huyck) ha inviato le seguenti istruzioni, che appaiono rischiose e che non sono state testate dall'autore:
Selezionare "Opzioni" dal menu "Strumenti" e andare alla scheda "Configurazione della posta". Nella parte inferiore c'è un pulsante denominato "Riconfigurazione supporto posta". Trattenere il respiro e fare clic con il mouse. Si aprirà una finestra con "Avvio di Outlook 2000" nella barra del titolo e "Opzioni del servizio e-mail" nell'intestazione. Ci sono due principali pulsanti di opzione: "Solo Internet" e "Società o gruppo di lavoro". Scegliere "Solo Internet" e fare clic su "Successivo". Si aprirà una finestra di messaggio da leggere con attenzione in quanto si sta modificando (in modo reversibile) la configurazione del client Exchange. Se non si è già svenuti si può ora smettere di trattenere il respiro. Anche se non viene chiesto espressamente, accertarsi di avere una copia del CD di installazione di Microsoft Office prima di fare clic su "Si". Fare clic su "Si" e lasciare che Outlook giri per alcuni secondi prima di chiudersi del tutto. Aprire nuovamente Outlook. A questo punto è possibile che venga richiesto il CD di installazione. Dopo aver completato la riconfigurazione si può passare al punto 3.2 dell'HOWTO.
Per ripristinare la configurazione originale di Outlook seguire lo stesso percorso facendo clic sull'altro pulsante di opzione.
Se si sta utilizzando Exchange ci si troverà di fronte a un'altra differenza. Come indicato al termine della sezione 3.4 la riga originale "From " non è mantenuta. Per gli utenti di Exchange, tuttavia, il commento "Informazioni in realtà non necessarie" non si applica. L'intestazione mancante "From" è l'unica a contenere l'identità del mittente in messaggi spediti su un server interno Exchange, cioè messaggi che non passano attraverso un gateway di Internet. L'intestazione "From" viene mantenuta salvando copia delle cartelle di posta come file di testo attraverso il comando "Importa ed esporta" del menu "File". L'autore proverà a creare un qualche codice Perl/Grep contorto che reinserirà le intestazioni "From" nei file mbox di Linux. In caso di esito positivo l'autore informerà gli utenti.
Poiché l'installazione cambia a seconda della distribuzione Linux, verrà utilizzata una RedHat 7.0 a titolo di esempio. Per prima cosa occorre installare il pacchetto giusto, generalmente chiamato "imap" o "uw-imap" o qualcosa di simile:
cd /home/redhat-7.0-cd/RedHat/RPMS
ls *imap*
rpm -i imap*
In realtà, poiché l'autore aveva una "workstation" installata ha dovuto installare anche il pacchetto xinetd: rpm dava un errore consigliando ciò. E, naturalmente, questo si trovava nel secondo CD di RedHat 7.0. Gli utenti di Debian utilizzando "apt-get" non devono preoccuparsi di queste cose.
Successivamente, occorre abilitare il server IMAP. Sui desktop GNOME,
come quello dell'autore, ciò è possibile utilizzando lo strumento grafico in
Start -> Impostazioni del sistema -> Impostazioni del server -> Servizi,
oppure è possibile farlo manualmente. Ciò è solitamente
controllato da una riga nel file /etc/inetd.conf
:
#imap stream tcp nowait root /usr/sbin/tcpd /usr/sbin/imapd
La suddetta riga è commentata. Togliere il simbolo iniziale #.
Se invece il sistema utilizza xinetd, modificare /etc/xinetd.d/imap
e cambiare "disable=yes" in "disable=no".
Riavviare inetd o xinetd digitando:
/etc/rc.d/init.d/inetd restart
oppure
/etc/rc.d/init.d/xinetd restart
Se ciò dovesse fallire, riavviare il sistema.
Evitare di lasciare il server IMAP abilitato per lungo tempo. Esso gira come root ed in passato sono stati riscontrati dei bug di sicurezza. Pertanto, è preferibile lasciarlo disabilitato a meno che non lo si voglia utilizzare permanentemente. Per le istruzioni su come disabilitarlo vedere alla sezione 3.5.
Per collegare Outlook al server IMAP è necessario conoscere il nome o l'indirizzo IP della propria Linux box.
Per poter copiare le proprie e-mail sul server occorre comunicare al client Outlook l'esistenza di questo nuovo server. Selezionare "Account" dal menu "Strumenti" e fare clic su "Aggiungi un nuovo account di posta elettronica". Gli elementi importanti sono che il server usa IMAP per scaricare le e-mail, che il server di posta in arrivo è il nome o l'indirizzo IP della Linux box, come descritto nella sezione 3.2, e il nome utente e la password saranno quelli in uso nella Linux box. (Di solito, non è una buona idea utilizzare l'account root di Linux a questo scopo).
Una volta scelto "Fine", impostare tale account come predefinito evidenziandolo e facendo clic su "Imposta come predefinito". Outlook si collegherà al server IMAP, il cui nome dovrebbe apparire nella parte inferiore dell'elenco delle cartelle. Fare clic con il mouse. Verrà visualizzata la cartella Posta in arrivo. (Si noti che se /var/mail/proprionomeutente non esiste nella Linux box non si potrà trascinare nessun messaggio nella cartella Posta in arrivo e il messaggio di errore risulterà non chiaro. Tuttavia, non è ciò che si sta per fare).
Ora è possibile trascinare intere cartelle di e-mail da Outlook sul nome del server IMAP. In tal modo verranno copiate le e-mail, inclusi gli allegati, nella Linux box. Sfortunatamente essi verranno immediatamente eliminati da Outlook. Per copiare gli elementi senza che vengano eliminati, fare clic con il pulsante destro del mouse sul nome della cartella e selezionare l'opzione "Copia". Per la destinazione, scegliere il server Linux in fondo all'elenco.
Tuttavia, non è sempre tutto così semplice. Outlook supporta cartelle
all'interno delle quali ci sono sottocartelle che contengono messaggi.
I server IMAP di Linux non supportano ciò (almeno quelli che usano il
formato Mailbox).
Una cartella può essere un normale file che contiene messaggi, così come
una directory che contiene sottodirectory e file. Pertanto se in Outlook
si hanno cartelle che contengono sia messaggi che sottocartelle non è possibile copiare
l'intera struttura sul server IMAP di Linux. Un'altra incompatibilità del
server IMAP di Linux è che bisogna segnalare in anticipo se una nuova
cartella conterrà sottocartelle o messaggi. Questo viene fatto
aggiungendo uno slash (/
) al nome della cartella che si sta
creando. Esso scomparirà quando la cartella è stata creata.
Quindi, per poter copiare una struttura di cartelle sul server IMAP di Linux è necessario creare come prima cosa una copia della gerarchia delle cartelle sul server IMAP di Linux. Durante questa operazione osservare in quale delle cartelle esistenti sono presenti sia sottocartelle che messaggi. Sarà necessario spostare tali messaggi altrove. Una volta creato l'albero gerarchico completo, sarà possibile copiare o spostare gruppi di cartelle sul server IMAP di Linux.
Un'ultima incompatibilità da rilevare è che il server IMAP di Linux non consente cartelle con slash nel nome (/). Sarà necessario rinominare tali cartelle prima di copiarle o spostarle.
Nella Linux box le cartelle sono visualizzate come file e directory nella propria home directory. Il formato di questi file è il formato di posta Unix abituale che la maggior parte degli strumenti di posta Unix/Linux utilizzano direttamente o dal quale e verso il quale convertono. Gli allegati dei file saranno di tipo MIME. Ogni cartella contiene inoltre un messaggio aggiuntivo che è l'intestazione (inutile).
(La parte di dati che non sarà mantenuta è la riga originale "From", che contiene l'indirizzo "envelope" della e-mail. Fortunatamente tale informazione non è realmente necessaria).
Un altro problema riguarda gli allegati. Talvolta Microsoft raggruppa insieme più allegati in un allegato ms-tnef: TNEF è l'acronimo di Transport Neutral Encapsulation Format. Tale allegato contiene diversi allegati codificati in formato MIME. L'autore si ritiene fortunato per il fatto che le sue cartelle di posta non contenevano nessuno di questi. Sembra che essi vengano creati quando si riceve un'e-mail in formato "Rich Text Format": essa contiene due tipi di informazioni, una è la versione in testo normale del messaggio e l'altra è una versione incapsulata TNEF del messaggio in RTF che include anche gli allegati.
Fortunatamente, esistono alcuni metodi per decomprimere gli allegati TNEF. Uno è il progetto tnef disponibile su sourceforge, l'altro è ktnef, che fa parte di KDE.
Una volta trasferite tutte le e-mail, disinstallare il server IMAP dalla Linux box per i motivi di sicurezza citati precedentemente. Per fare ciò eseguire i due precedenti passaggi utilizzati per installare il server:
rpm -e imap
/etc/inetd.conf
o /etc/xinetd.d/imap
Voilà! È stato compiuto un altro passo verso uno stile di vita libero da Microsoft.