Un disco rigido può contenere fino a un massimo di 4 partizioni primarie, non mi si venga a chiedere perché, non lo so. Ma oltre a partizioni primarie, un disco rigido può contenere anche una partizione "estesa", che a sua volta è in grado di avere al suo interno un certo numero di partizioni logiche (all'incirca 15). Le partizioni estese non sono delle vere e proprie partizioni come quelle primarie o quelle logiche: in esse non possono essere immagazzinati dati perché in realtà funzionano da contenitori per le partizioni logiche. È in queste ultime che in realtà vengono immagazzinati i dati: semplice, no? Così, in Windows, C è una partizione primaria e, se si usasse il programma Fdisk di Windows (partizionando il disco Fdisk non consente di avere più di una partizione primaria) D verrebbe ad essere la prima partizione logica di una partizione estesa. E sarebbe la seconda partizione logica, e così via. In Linux le cose sono leggermente diverse. La prima partizione primaria è chiamata /dev/hda1, la seconda partizione primaria /dev/hda2 e così via fino alla quarta che viene a essere /dev/hda4. Nel caso in cui il disco contenga 1 partizione primaria e una estesa, in Linux esse saranno indicate rispettivamente come /dev/hda1 (quella primaria) e /dev/hda2 (quella estesa). Le partizioni logiche di una partizione estesa vengono chiamate /dev/hda5, /dev/hda6 e così via. Il secondo disco rigido sarebbe indicato come /dev/hdb, il terzo come /dev/hdc (in genere è il lettore CD, se impostato come master secondario) e il quarto e ultimo disco rigido come /dev/hdd (ultimo perché la scheda madre consente di collegare fino a un massimo di 4 dispositivi IDE) mentre grazie al cielo i dispositivi SCSI vengono chiamati /dev/sda.