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4. Note circa l'autenticazione

Quando ci si connette ad un Internet Service Provider, è generalmente necessario mandare uno username e una password. Questo si può fare utilizzando molti modi diversi; il metodo da utilizzare viene stabilito dal provider.

In aggiunta alle tre opzioni mostrate, si può utilizzare una connessione senza autenticazione (per esempio quando l'estremità remota è sempre vostra).

4.1 Username e password - prompt per Login e password

In realtà questo non è un metodo comune per accedere ad internet attaverso un ISP.

L'identificazione viene fatta prima che pppd venga attivato e, di solito, è il chiamante che spedisce login e password. I dati vengono spediti in chiaro e quindi questo metodo non è da considerarsi sicuro.

Un esempio di script per chat dove si può vedere come specificare username e password per spedirli prima di caricare pppd sarebbe simile a qualcosa del genere:

ABORT BUSY
ABORT "NO CARRIER"
ABORT VOICE
ABORT "NO DIALTONE"
ABORT "NO ANSWER"
"" ATZ
OK ATDT_TelephoneNumber_
CONNECT \d\c
ogin _Username_
assword _Password_

Le ultime due righe definiscono lo username e la password e quando spedirli (dopo aver ricevuto «ogin» e «assword» rispettivamente). Lo script chat ha solo bisogno di vedere parte delle parole «login» e «password» e quindi non abbiamo bisogno di controllare la prima lettera di ciascuna. In questo modo non abbiamo bisogno di preoccuparci delle maiuscole o minuscole.

Supponiamo che questo script sia chiamato provider e che sia salvato nella directory /etc/chatscripts. È quindi possibile lanciarlo con:

/usr/sbin/chat -v -f /etc/chatscripts/provider

4.2 PAP - Password Authentication Protocol

Se il provider che si sta utilizzando richiede PAP come protocollo di autenticazione, allora durante la negoziazione LCP del PPP, a questo sarà richiesto di utilizzare tale protocollo. Quando si è connessi, dopo aver usato chat, viene lanciato pppd. In questo caso, pppd si occuperà di mandare lo username e la password che troverà nel file /etc/ppp/pap-secrets. Questo file deve avere i permessi in scrittura e lettura solo per root in modo che nessun altro possa leggere la password scritta all'interno.

PAP non è molto sicuro e la password viene trasmessa in chiaro così che potrebbe essere letta da chiunque stia monitorando la linea di trasmissione.

Questo è un semplice esempio di /etc/ppp/pap-secrets:

_Username_ * _Password_

4.3 CHAP - Challenge Authentication Protocol

Se il provider che si sta utilizzando richiede CHAP come protocollo di autenticazione, allora durante la negozioazione LCP nel PPP, questo verrà richiesto di utilizzare tale protocollo. Quando si è connessi, dopo aver usato chat, viene lanciato pppd. In questo caso, pppd si occuperà di mandare lo username e la password che troverà nel file /etc/ppp/chap-secrets. Questo file deve avere i permessi in scrittura e lettura solo per root in modo che nessun altro possa leggere la password scritta all'interno.

CHAP è più sicuro di PAP in quanto la password non viene spedita in chiaro sulla linea di trasmissione. Il server per l'autenticazione spedisce un identificatore casuale (il challenge), che il client deve criptare con la sua password e quindi spedire tutto indietro al server. Questo è un semplice esempio di /etc/ppp/chap-secrets:

_Username_ * _Password_

Quelche volta un provider utilizza PAP, altre volte CHAP, quindi è normale definire la propria username e password in entrambi i file.


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