Se automount è configurato correttamente, qualunque mount point che si stia ricercando sarà disponibile al momento dell'utilizzo, anche se non lo si vede nel momento in cui non viene utilizzato. Se si sta eseguendo il browse delle directory con un programma grafico potrebbe essere necessario digitare manualmente il percorso; la maggior parte dei programmi proverà ciò che gli trasmettete, e il dispositivo verrà montato prima che sia rilevato. Sfortunatamente, l'impossibilità di scegliere tra i punti di mount disponibili, ma invisibili, è probabilmente uno dei maggiori inconvenienti di autofs. Se ciò risulta inaccettabile, modificate la configurazione del sistema (per inciso i file che terminano in .c come "configurazione").
Una soluzione che svariate persone hanno provato, è quella di creare link simbolici a ciò che automount crea una volta che sia montato. Ciò impedirà probabilmente, che il programma lamenti l'inesistenza di una directory (se il mount funziona, ovvio) ma un'elencazione disattenta di directory provocherebbe il montaggio dei filesystem.
Con il comando df
. Lo stesso si ottiene con un semplice mount
, ottenendo in più anche le opzioni utilizzate per eseguire il mount.
Questo non è un problema di automount. Il tipo di filesystem "auto" non prova a montare un filesystem come vfat se prima non è riuscito a montarlo come filesystem MS-DOS. VFAT è una estensione del filesystem FAT/MS-DOS, che permette l'utilizzo dei nomi di file lunghi.
Stando alle osservazioni di uno degli autori di mount, il programma mount è soltanto una interfaccia ad una chiamata di sistema, ed è comunque responsabilità dell'utente specificare il tipo di filesystem. Si sta valutando di far sì che mount segua una lista di filesystem da provare in un ordine ben preciso al posto dell'attuale metodo "euristico". Alcuni utenti non hanno semplicemente compilato il supporto per msdos nel kernel; questo impedisce che venga testato prima di vfat. Per la maggioranza potrebbe andare bene anche così, visto che solo pochi hanno realmente bisogno di msdos e esiste in effetti una soluzione: bisogna copiare /proc/filesystems come /etc/filesystems e editarlo per cambiare l'ordine in modo che vfat appaia prima di msdos.(Grazie Mark)
Ariel (aslinux@dsgml.com) scrive
" per far sì che mount provi vfat prima di fat, si crei o si editi il file /etc/filesystems
Si elenchi, in ordine di priorità, quale filesystem si voglia provare come 'auto'.
Si crei il file con cp /proc/filesystems /etc/filesystems.
Si editi la lista per cambiarne l'ordine. Si mettano per primi i tipi di filesystem che siano identificabili con grande sicurezza, come ext2 (che saranno quindi controllati molto rapidamente), e quindi quelli di uso più comune. Si metta vfat prima di msdos ed ecco fatto. Ci si assicuri di inserirli entrambi, nel caso si monti qualcosa che non sia vfat.
Il mio appare così:
ext2 vfat msdos iso9660
****
Io uso un timeout di 1 secondo per i dispositivi removibili. Create file map separati, in base ai timeout che vi servono.
State pensando che 1 secondo sia un grande spreco di risorse? - ma non non è così. Ricordate che il sistema smonta i dispositivi solo quando non sono più in uso.
1 secondo significa che il dispositivo sarà smontato appena non sarà più in uso..
Quindi, assicuratevi di mettere 'sync' come opzione per il floppy!
cioè:
floppy -fstype=auto,sync,user,umask=002,gid=floppy :/dev/fd0"
Questo dovrebbe rendere chiara la risposta.
/auto/cicciopippo
è in stato di mount e non riesco a fare l'unmount con kill -SIGUSR1
.
È sicuramente in uso da parte di qualcuno o qualcosa. Probabilmente neppure root è in grado di smontarlo manualmente. Se siete voi che ne avete causato il montaggio (non può essere cioè che qualcun altro lo stia usando) controllate che qualche sheell non sia posizionata sulla directory, oppure che qualche applicazione (in particolare qualcosa che possa essere entrato in quella directory, come un browser di directory) non abbia messo per così dire un piede in mezzo alla porta. Se non si riesce ad individuare chi o cosa stia effettuando il blocco, provare a utilizzare il programma fuser.
Non te lo consiglio. Se vuoi proprio usare /cicciopippo ti suggerisco piuttosto un link simbolico. Sarebbe più sicuro.
Per quanto ne sappia io, no. Prova a usare un "map file", con opzioni specifiche per le singole voci.
---timeout
al posto di --timeout
Un'altra soluzione a problemi di "timeout non funzionante" potrebbe essere aggiungere un'opzione -t time
allo script autofs.
Controlla la pagina man di mount per alcune possibili opzioni, come le impostazioni di uid=valore o umask=valore. Un'opzione che sembra essere scomparsa per il filesystem FAT è mode=valore. Spiacente. Verifica presso le persone che si occupano di mount.
Philippe Froidevaux scrive
" L'autore di autofs afferma che "non c'è modo"
un possibile hack è (ripreso dal newsgroup):
"non montate sotto /home/blauser ma sotto /mount/.auto/blauser quindi aggiungete un link /home/blauser -> /mount/.auto/blauser
ora potete entrare in /home e vedere la home degli utenti, che verrà montata non appena ci si entra;
problema: non è una soluzione così pulita e comporta un po' di lavoro per ogni utente;
un'altra soluzione sarebbe usare 'amd' al posto di 'autofs', ma amd è meno performante.
Questa è solo documentazione che vi viene offerta per attirare l'attenzione di tutti sul grande lavoro che è stato fatto con autofs, e quanto sia facile da usare. Confrontato con il precursore AMD, autofs è molto ben documentato e i suoi sviluppatori hanno tutti i miei ringraziamenti. Il copyright indicato è Transmeta, per cui non ho a disposizione una lista di nomi, per quanto Peter Anvin ne sia probabilmente il maggiore responsabile. Peter tenne anche una sessione su autofs al linuxworldexpo il 3 marzo 1999.
È possibile trovare un tutorial su autofs qui http://www.linuxhq.com/lg/issue24/nielsen.html. Provare inoltre le am-utils qui http://www.cs.columbia.edu/~ezk/am-utils.
Non sono stato in grado di reperire informazioni al riguardo. Fatemi sapere se per caso trovate qualcosa.