L'automount è il processo con cui il montaggio e lo smontaggio di certi filesystem è effettuato automaticamente da un demone. Se un utente tenta di accedere a un filesystem smontato, quest'ultimo sarà montato automaticamente. Ciò è utile in particolar modo in ambienti di rete molto estesi, oppure quando si ha la necessità di avere numerosi mount incrociati anche tra poche macchine (specialmente se alcune non sono sempre attive). Inoltre, può essere molto utile per i dispositivi removibili, o per qualche altro uso, tipo un agevole passaggio tra un mount in modalità conversione ascii attivata e uno in modalità conversione ascii disattivata dello stesso filesystem dos. Se siete dei novellini di Linux e non comprendete cosa siano il mount e i demoni, fate allora riferimento a qualche documento che ne tratti.
Ci sono due diversi tipi di automounter in linux; AMD e autofs. AMD è il demone automount che funziona in maniera analoga al demone AMD del SunOS. È implementato nello spazio utente e non fa parte del kernel. Non è necessario per il kernel avere la funzionalità di automount integrata se viene eseguito il mount NFS utilizzando il demone AMD, in quanto il traffico diretto ai filesystem automontati vengono passati attraverso il sistema NFS. Autofs è un sitema più recente ed è assistito dal kernel. Questo significa che il codice del kernel che gestisce i filesystem conosce quali sono i punti di mount dei filesystem automontati. Il programma che esegue l'automount si rivolge al kernel per conoscerli. In questo mini-howto verrà descritta solo l'utility autofs.