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In uno dei numeri precedenti del Pluto Journal è stato illustrato come installare e configurare StarOffice sulla distribuzione RedHat. In questo articolo descriverò come raggiungere lo scopo sulla distribuzione Debian 2.0. In pratica si tratta di un rapporto dell'esperienza maturata installando questo pacchetto su diverse macchine, tutte con Debian GNU/Linux 2.0, ma con hardware abbastanza eterogeneo (i processori spaziano dal 486 al Pentium II, passando per il Pentium Standard e l'AMD K6, su architetture sia SCSI che EIDE, sia con macchine collegate in rete che macchine standalone).
Nella procedura d'installazione possiamo distinguere diverse fasi:
Questo articolo presenta l'installazione di due diverse versioni del pacchetto StarOffice 4.0 che sono abbastanza simili ma differiscono sostanzialmente in alcuni punti della procedura. Salvo dove diversamente indicato le note tra parentesi quadre [] si riferiscono alla nuova versione ``Service Pack 3''.
I file necessari per l'installazione sono:
so40_lnx_01.tar.gz
[so40sp3_lnx_01.tar.gz
]
(Reperibile presso
http://www.stardivision.com/download/index.html
dove ci
si può registrare e ottenere l'elenco delle URL per il reperimenmto del
materiale aggiornato. Nel momento in cui scrivo è disponibile la versione
``Service Pack 3''.)
http://www.on-line.de/~michael.hoennig/soffice4-linux-faq-01.html
,
non serve con StarOffice4.0 Service Pack 3).
Depositeremo tali file in una directory del disco. Come scelta personale
metto i file da archiviare nel sito ftp locale, sotto
/home/ftp
, anche se poi nella macchina non ho attivato alcun
demone ftp. Mettiamo quindi i file prelevati in
/home/ftp/Linux/office/staroffice4.0
per poi poterli usare ogni
qualvolta ce ne sia bisogno.
Spieghiamo infine alcuni termini e notazioni che saranno utilizzati nel corso dell'articolo. Per rendere questo documento il più possibile indipendente dalla specifica installazione, utilizziamo una sintassi simile a quella della bourne shell; per indicare le directory che verranno utilizzate per le operazioni scriveremo:
Variabile=Valore
per indicare l'assegnazione del valore Valore
alla variabile
indicata col nome Variabile
;
con:
$Variabile
indicheremo in generale il valore assegnato alla variabile
Variabile
. Queste variabili verranno utilizzate nei comandi
inseriti al computer in modo che poi ognuno sia libero di utilizzare i
valori che preferisce. Ad esempio, se si vorrà assegnare il valore
/var/tmp
alla variabile TMP
utilizzando una shell
Bourne-like come la bash si dovranno inserire i seguenti comandi:
ravel$ export TMP=/var/tmp
mentre se si utilizza una shell C-like quale ad esempio la tcsh
il comando da utilizzare sarà:
ravel% setenv TMP /var/tmp
Un'altra accortezza seguita è quella di eseguire tutte le operazioni
possibili come utente normale, segnalate solitamente dal prompt
$
:
ravel$
e limitare all'indispensabile il numero di operazioni da superutente
(root
) segnalate dal prompt #
:
ravel#
Chiarito questo, passiamo alla descrizione della procedura di installazione di StarOffice.
Avevamo già il nostro pacchetto depositato, con la nostra convenzione, in
$FTP
, dove:
FTP=/home/ftp/Linux/office/staroffice4.0
Per chi installa il pacchetto dal CDROM ovviamente FTP dovrà puntare alla
posizione del file all'interno del proprio file system, solitamente qualcosa
che inizia con "/cdrom/
", essendo inutile ricopiarlo nel
proprio hard disk per la sola installazione.
Supponiamo di voler installare Staroffice nella directory
/opt/Office40
, chiameremo con $SHR
tale posizione
all'interno del file system del computer; con le nostre convenzioni
indicheremo:
SHR=/opt/Office40
La mia scelta della directory /opt
dipende dal fatto che
StarOffice è un pacchetto opzionale, non appartenente al sistema operativo,
che potrebbe risiedere dovunque: in un disco esterno, in una partizione
condivisa con altre installazioni (è il caso del mio PC di casa), in un file
system remoto condiviso in rete tramite NFS, ecc.. Una scelta alternativa
può essere l'utilizzo del file system /usr/local
che, dal mio
punto di vista, risulta essere meno generale dell'uso di /opt
(che è anche la directory suggerita dalla documentazione del pacchetto
stesso).
Come directory di lavoro temporanea useremo:
TMP=/var/tmp
Siamo pronti per cominciare: avviato X (vedi nota) apriamo una finestra
con la shell (xterm) ed eseguiamo i comandi seguenti:
ravel:~/$ cd $TMP
ravel:/var/tmp$ tar xvzf $FTP/so40_lnx_01.tar.gz
[ravel:/var/tmp$ tar xvzf $FTP/so40sp3_lnx_01.tar.gz]
ravel:/var/tmp$ cd Office40_Install/
ravel:/var/tmp/Office40_Install$ setup /net
(1)
Leggete attentamente la licenza d'uso e se dopo aver letto tutto
concordate con essa cliccate su Ora che è tutto pronto possiamo cliccare su <Accept>
; alla finestra
successiva cliccate su <Continue>
. Alla richiesta del tipo
d'installazione che vogliamo effettuare clicchiamo su
<Standard>
, inseriamo la directory su cui vogliamo
installare il pacchetto: viene proposto /opt/Office40
, si
risponda con il valore che abbiamo dato alla variabile $SHR
(con la nostra sintassi $SHR
).
<OK>
per
procedere. Viene avviato il processo d'installazione vero e proprio. Con il
SP3 e l'installazione base indicata con ``standard'', che installa la
versione completa, sono necessari 174Mb per poter completare l'operazione. A
installazione completata lo spazio occupato su disco sarà di 148Mb. Per
concludere l'operazione sarà necessario ancora qualche click sui pulsanti
<OK>
che man mano si presenteranno. Alla fine di questa procedura
l'installazione di base è completata e si può procedere alla rimozione
della directory di lavoro con tutti i file temporanei contenuti (X non è
necessario per svolgere questa operazione ed è preferibile chiudere
l'interfaccia grafica (2)):
ravel:/var/tmp/Office40_Install$ cd .. ravel:/var/tmp$ rm -r ../Office40_Install/
Per rendere accessibile il programma a tutti gli utenti conviene porre in
una directory contenuta nella variabile PATH
la chiamata al
programma $SHR/bin/soffice
; per ottenere questo sarà
sufficiente realizzare un link (simbolico) al file. Se ad esempio
/usr/local/bin
è presente nel PATH possiamo eseguire
l'istruzione:
ravel:~# ln -s $SHR/bin/soffice /usr/local/bin
Tipicamente tale operazione può essere effettuata solo dal superutente.
Ora dobbiamo differenziare la procedura a seconda che venga installato la versione normale (a) o la versione Service Pack 3 (b):
Per rendere accessibile il programma a tutti gli utenti utilizziamo il
secondo pacchetto scaricato, una utility di installazione e configurazione
che permette di risparmiare diverso spazio sul disco (~10Mb) per i file di
configurazione di ogni utente, rispetto all'installazione standard del
pacchetto (lancio del programma d'installazione setup
, da parte
dell'utente, e scelta dell'installazione da rete).
Installeremo questo pacchetto addizionale in:
USER=$SHR/user
Allora i passi da eseguire sono:
ravel:/var/tmp$ mkdir $USER ravel:/var/tmp$ cd $USER ravel:/opt/Office40/user$ tar xfvz $FTP/AutoMultiUserSetupForSO40Linux.tar.gz ravel:/opt/Office40/user$ cp -p soffice ../bin/
È sufficente modificare l'ultima riga dello script
$SHR/bin/soffice
:
exec $sd_inst/bin/$sd_binary "$@"
come segue:
#- 21/06/1998 exec $sd_inst/bin/$sd_binary "$@" #+ 21/06/1998 # La prima volta crea i file di configurazione, le volte successive lancia # direttamente il programma. (StarOffice4.0 ServicePack3) if [ ! -f $HOME/.sversionrc ]; then # execute user setup exec $sd_inst/bin/setup.bin /workstation else # execute soffice binary exec $sd_inst/bin/$sd_binary "$@" fi
Completiamo il lavoro proteggendo i file da cancellazioni accidentali, rendendo read-only le directory su cui abbiamo installato StarOffice:
ravel:/opt/Office40$ chmod -R a-w $SHR
A questo punto il pacchetto è installato ma tratteniamoci, per il momento, dall'impulso irrefrenabile di verificare il lavoro svolto fino a questo punto.
Una operazione addizionale che può essere utile fare a questo punto è di
inserire una voce ``StarOffice'' nei menù del/i window manager del
sistema; nel mio caso il window manager di default è Fvwm95 ma ne ho
installati diversi altri tra cui il KDE. Come superutente si può creare un
file che permetta di creare una voce di menù utilizzabile da ciascun utente
per avviare la suite. Nel nostro caso il file
/etc/menu/soffice40
conterrà (si veda la sezione Upgrade per il
file relativo alla versione SP3):
# Autore documento: Guido Bozzetto (GB@nauta.it) # Data creazione : 20 Mag 1998 # Ultima modifica : 20 Mag 1998 # # Inserimento di StarOffice 4.0 nel menu di fvwm95 # Per aggiornare i menu: update-menus ?package(local.soffice40): needs="X11" section="Apps/Misc" icon="mini-desktop.xpm" title="StarOffice 4.0" command="/opt/Office40/bin/soffice"
infine eseguiamo
ravel:/etc/menu# update-menus
(Quest'operazione la può eseguire solo il superutente.)
Screenshot fvwm95
Screenshot kde
Il gioco è fatto: update-menus
aggiornerà automaticamente i
menù di sistema utilizzabili da tutti gli utenti che usano X sulla macchina.
Ora il sistema è pronto e si può lanciare X con i nuovi menu per verificare
l'esito delle nostre fatiche.
L'avvio del programma avviene selezionando dal menù di sistema (ad
esempio partendo da ``Start'' per fvwm95 o da
``K->Debian_Applications'' per KDE):
Apps->Misc->StarOffice 4.0
oppure:
Apps->Misc->StarOffice 4.0 sp3
ovviamente dipendentemente dalla versione installata.
Nel primo caso all'avvio il programma procederà alla creazione dei file di personalizzazione (a meno che non sia stato lanciato in precedenza) all'interno della home directory; questa operazione, ovviamente, non verrà più ripetuta a meno di cancellare i file che la procedura utilizza per rilevare l'avvenuta installazione.
Nel secondo caso si dovrà rispondere alle richieste del programma
d'installazione: <Accept>
, <Continue>
;
selezionare la directory base per la configurazione utente (default
~/Office40
); cliccare su <Install>
; inserire i
propri dati (che possono sempre venir modificati dai menù di StarOffice:
Tools->Options->General...): Nome, Cognome, indirizzo e-mail, ecc.;
in poco tempo la configurazione del pacchetto verrà completata. Cliccando
nuovamente su Apps->Misc->StarOffice 4.0 sp3 vedremo
finalmente il risultato del nostro lavoro.
Se non vogliamo limitarci a vedere il risultato ma vogliamo anche
coglierne i frutti, proviamo ad aprire un file d'esempio cliccando sulle
icone del desktop:
Samples->spreadsheets->converter.sdc
questo file consente di convertire dei valori da una unità di misura ad
un'altra. Per prova ho inserito 4 mm da convertire in pollici e ho ottenuto
0,16 inches.
Staroffice invia per default l'output sulla stampante locale in formato postscript (generico), quindi, a meno che non si disponga di una stampante di questo tipo, è necessario impostare un programma che faccia da filtro e trasformi l'output postscript di StarOffice in un formato compatibile con la nostra stampante (nel mio caso una Canon bubble jet BJ-10sx). Questa operazione sulla nuova Debian (2.0 hamm frozen) è abbastanza semplice:
Dapprima rimuoviamo le vecchie impostazioni della stampante:
ravel:/etc# rm printcap
quindi lanciamo il programma magicfilterconfig
, che crea un
nuovo file di configurazione per la stampante. Il programma si può lanciare
da linea di comando:
ravel:/etc# magicfilterconfig
oppure da X:
Apps->System->Admin->Magicfilter-config
magicfilterconfig
richiede l'inserimento di alcuni dati per
poter configurare correttamente la stampante. Nel mio caso ho inserito:
Printer name Short name Alias Spool dir Device Input filter ------------------------------------------------------------------------------ Canon BJ-10sx bj10sx bj /var/spool/lpd/bj10s /dev/lp1 bj10e
Al successivo test il documento da StarOffice è stato stampato correttamente; una bella soddisfazione visto che non avevo mai configurato la stampante sulla Debian prima e le precedenti installazioni eseguite su macchine slackware sono state ben più macchinose.
Personalmente ho seguito la procedura che ora
descriverò in quanto sulla documentazione del pacchetto non ho trovato alcun
riferimento alla possibilità di aggiornare il software già installato;
ovviamente se facendo lo stesso creerete dei danni sul vostro sistema
sappiate che non mi riterrò responsabile, così come non mi riterrò
responsabile nel caso in cui facciate danni eseguendo le operazioni
descritte finora. A tutti gli utenti che utilizzavano SO4.0 (sul mio sistema
di casa: root
e gb
) ho eliminato il file
~/.sofficerc
e la directory ~/StarOffice
contenenti tutti i file di configurazione (3), ho
eliminato /opt/Office40
e poi ho installato la versione SP3
secondo i passi precedentemente descritti. Prima di lanciare il programma ho
modificato i menu sostituendo il file /etc/menu/soffice40
che
avevo precedentemente utilizzato col seguente:
# Autore documento: Guido Bozzetto (GB@nauta.it) # Data creazione : 20 Mag 1998 (StarOffice 4.0) # Ultima modifica : 12 Giu 1998 (/usr/local --> /opt) # Ultima modifica : 21 Giu 1998 (StarOffice 4.0 sp3) # # Inserimento di StarOffice 4.0 nel menu di fvwm95 # Per aggiornare i menu: update-menus ?package(local.soffice40):\ needs="X11"\ section="Apps/Misc"\ icon="/opt/Office40/l_soffice.xpm"\ title="StarOffice 4.0 sp3"\ command="/usr/local/bin/soffice"
e riaggiornato i menu con:
ravel:/etc/menu# update-menus
Se non tutto fila liscio...
Mi e' capitato che su una macchina, ex-debian 1.3.1 (Bo) aggiornata ad
Hamm (unstable prima e frozen ultimamente), Staroffice andasse in core-dump
a causa di conflitti con le librerie libc5. Per risolvere il problema è
stato sufficiente lanciare dselect
ed eliminare alcune librerie
libc5
inutili che si trovavano nella sezione obsolete;
eliminate queste, il programma non ha più dato problemi.
Alcune considerazioni in ordine sparso:
updatedb
(sul mio sistema viene lanciato settimanalmente da
anacron): è meglio tornare dopo venti o trenta minuti in quanto il sistema
diviene quasi praticamente inutilizzabile.
<Ctrl>+<V>
).
L'installazione su Debian 2.0 mi è apparsa una pura formalità, è proprio semplicissima e non ha creato alcun problema (o quasi) con le librerie di sistema nonostante StarOffice utilizzi le libc5 mentre le Debian 2.x, come anche le Red Hat 5.x, utilizzino le libc6 (dette anche glibc2). Anche se non ho avuto modo di provarlo do per scontato che il programma su Debian 1.3 (Bo) non abbia alcun problema in quanto utilizza le libc5.
Per quanto concerne il programma, a mio parere, si sentiva la mancanza di un prodotto di office automation su Linux, una fascia di programmi che era il punto debole per questo sistema. Un prodotto concorrente è Applixware della Red Hat che però non ho mai avuto l'occasione di provare. Le alternative ``classiche'' presenti su Linux sono: TeX/LaTeX per il word processing, senz'altro molto potente ma purtroppo non di tipo ``wysiwyg''; PostgreSQL, per quanto riguardava i database, con PgAccess è abbastanza semplice da usare anche se sempre di un DBMS SQL ben poco visuale si tratta.
Il database di StarOffice permette di creare o di attaccarsi ad archivi ODBC (dalle poche prove che ho fatto non funziona in Linux, se qualcuno è riuscito a farlo funzionare me lo segnali), dBase o testo (nella versione per MacIntosh è possibile l'utilizzo anche del formato FileMaker), è interessante osservare che il linguaggio d'interrogazione sia SQL.
Per le altre funzionalità della suite office quali il foglio elettronico e il generatore di presentazioni grafiche, a quanto conoscevo, non c'era nulla d'interessante disponibile su Linux.
Mi risulta che la versione 5.0 del prodotto sarà presto disponibile in Germania, e che per Linux sarà disponibile solo a pagamento ($100). Se questa notizia dovesse venir confermata ritengo che l'alto costo (soprattutto se confrontato al costo di Linux e Tex/LaTex, certo non lo è se confrontato con i costi dei prodotti Microsoft) sarebbe senz'altro un punto a suo svafore. Ciò, a parere mio, inibirebbe sul nascere le sue potenzialità di inserirsi, in accoppiata con Linux, nel mercato mondiale del software per l'ufficio, a tutt'oggi monopolio incontrastato della multinazionale Microsoft. Un punto a favore del prodotto della Stardivision è la sua disponibilità su diverse piattaforme Hardware/Software, in particolare per il mondo Unix, e non solo per la piattaforma Wintel. Altro ostacolo al diventare una suite a larga distribuzione su Linux è lo spinoso problema della mancanza dei sorgenti: se un giorno venissero pubblicati sotto licenza GPL, in modo che chiunque potesse apportarvi correzioni, modifiche e miglioramenti, molto probabilmente l'accoppiata Windows/Office dovrebbe cominciare a correre ai ripari.
Per segnalarmi omissioni, errori o correzioni siete pregati d'inviarmi
un'e-mail a GB@Nauta.it
.
Vedrò di pubblicare le vostre segnalazioni nel prossimo numero della
rivista.
di Guido Bozzetto e di Marco Marongiu
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