- D: Così avete avuto contatti anche con altri editori. Furono
collaborativi? Avete riscontrato differenze nelle relazioni con loro
nel parlare di Linux piuttosto che di un altro SO?
- R: Effettivamente non ho mai parlato ad altri editori di quanto stavamo
facendo. Ma è vero che ho lavorato con venditori di CD-ROM (persino la
SLS, vendendo Linux su dichetti prima che ci FOSSERO venditori di
CD-ROM!) e l'ho provato piuttosto gradevole, nonostante alcuni di loro
vendessero libri che non erano nostri.
La nostra collaborazione più stretta è con la Red Hat Software; per un
po' abbiamo venduto la loro distribuzione Linux nelle librerie, ma non
potevamo tenere il passo con i loro nuovi rilasci.
La maggior parte della gente nell'LDP voleva lavorare anzitutto con
noi. Matt Welsh, leader dell'LDP per un bel pezzo, era davvero
compiaciuto che lo avessi contattato.
- D: La comunità Linux a volte reagisce in un modo strano quando società
commerciali incominciano ad occuparsi di Linux. Lo avete constatato?
- R: Trovo che questo sia più vero riguardo alla Free Software Foundation.
Abbiamo avuto molti contatti con la FSF, ma dal momento che RMS ha un
fondamentale approccio filosofico riguardo l'apertura la
divulgazione dell'informazione (la parola "libertà" è un po' abusata),
la FSF non ha mai voluto darci molto aiuto nel produrre libri che
fossero sotto un copyright standard e non potessero essere liberamente
distribuiti. Loro hanno certamente diritto a quell'approccio; ci sono
molte cose attraenti in quella filosofia.
Ma la comunità Linux è sempre stata più pragmatica; sia che si tratti di
software commerciale o libri commerciali, loro erano disposti a vedere
un valore in ciò. Ho udito Linus stesso dire che le applicazioni sono un
buon campo per lo sviluppo commerciale, anche se il sistema operativo è
free. E non ho mai sentito nessuno lamentarsi di Matt Welsh o di
qualunque altro autore che avesse deciso di pubblicare con noi un libro
sotto copyright standard.
Le nostre speranze e i nostri obiettivi si confermarono quando Bill
mandò un messaggio a Linus, chiedendo cosa pensasse del nostro libro.
Linus rispose `` Sarei felicissimo di un libro che parlasse di Linux, e
il provenire da O'Reilly sarebbe certamente piacevole.'' Non potevamo
immaginare una migliore spinta con cui far partire un progetto.
- D: E così, quale fu il vostro primo libro?
- R: Il nostro primo libro su Linux fu un libro LDP esistente -- il NAG.
Lo amavo proprio quel libro, e volevo imbarcare Olaf. Facemmo un sacco
di cambiamenti, e li donammo tutti all'LDP in modo che il nostro aiuto
potesse migliorare la versione free. Ma le vendite furono danneggiate
perché il libro poteva essere stampato e venduto a un prezzo molto più
basso della nostra versione di "qualità".
- D: Ancora, come reagirono a questo i redattori e i dirigenti della
O'Reilly?
- R: Eravamo ancora contenti di avere il libro, che era altamente stimato.
Di sicuro noi non abbiamo perso denaro; penso che sia stata una
decisione finanziariamente valida. Ma noi incoraggiamo gli autori ad
assoggettare a copyright i loro libri perché questo è il solo modo che
ci permette di sostenere la grossa infrastruttura di redattori, artisti,
pubblicitari, e altra gente che (dopo tutto) rendono un libro migliore
di quel che l'autore originale potesse fare da solo.
- D: Ad ogni modo, le cose andarono meglio con il libro successivo.
- R: Intanto, passai al setaccio la comunità Linux in cerca di talento.
Matt Welsh finalmente disse di voler scrivere un libro per noi -- uno
nuovo, non un arrangiamento della Installation & Getting Started Guide.
Gli diedi abbondantemente carta bianca, insieme a Lar Kaufman. Fecero un
meraviglioso lavoro, e io contribuii con un capitolo o anche due.
Il libro vendette molto bene, anche quando altri editori entrarono in
campo. I loro libri, come al solito, erano superficiali e
approfittatori. Con dorsi spessi e accopiati a CD (sempre fuori
sincrono coi contenuti dei libri) attiravano i novellini ma furono
sonoramente scartati sui newsgroup Linux, dove il libro di Matt veniva
altamente elogiato.
Ora stiamo lavorando alla terza edizione. Sfortunatamente, Matt ha
concluso il suo dottorato ed ha nuove responsabilità che precludono il
suo lavoro al libro; Lar progetta di fare la nuova edizione da solo.
- D: E riguardo a "Linux in a Nutshell"?
- R: Avevo un po' paura ad iniziare quel progetto, e le mie paure si
dimostrarono ben fondate. Le versioni GNU degli strumenti erano proprio
talmente più ricche di caratteristiche di quelle standard, che ci volle
un sacco di lavoro per studiare ognuna (pensate solo a diff, per
esempio) e tener conto delle differenze. Fui davvero costretto a letto
per un po' durante questo progetto, perché fui messo sotto da una
macchina. (Ho recuperato completamente, non servono i fiori.) Così il
libro rimbalzò intorno a un paio di redattori e scrittori;
fortunatamente tenni stretta la presa ancora su di esso e trovammo un
eccellente aiuto da una persona del supporto tecnico alla O'Reilly di
nome Steve Figgins. Penso che il risultato sia piuttosto in linea coi
nostri standard - solo ci volle un sacco di tempo e non poco
smangiucchiamento di unghie.
- D: E per il futuro?
- R: Non so quando sarà la prossima svolta per i libri, davvero.
Ne abbiamo preso in considerazione uno sugli strumenti grafici per
Linux e gli strumenti per lo sviluppo di siti Web, ma siamo scettici
perché la nostra Linux Multimedia Guide non sta andando tanto bene.
Dal momento che Linux sta diventando lo UNIX principale, le nostre linee
di prodotti Linux e Unix stanno convergendo; potrebbe non esserci più
alcun bisogno di altri libri specifici a Linux.
- D: Per finire, crede che sia stata una buona idea stare in contatto con
Linux?
- R: Era assolutamente necessario! Abbiamo una reputazione da mantenere
nell'arena UNIX, e Linux è una parte importante di UNIX ora. Al lavoro,
a casa, dovunque - la gente a cui piace UNIX o che vuole un SO con cui
gingillarsi stanno confluendo su Linux. Avremmo abbandonato i nostri
utenti se non avessimo avuto una forte serie Linux.
- D: L'ultima domanda. Gli impiegati di O'Reilly usano Linux durante le
loro giornate lavorative?
- R: Sì, benché solo qui e là. Come i nostri lettori, siamo stati
inevitabilmente tirati dentro il mondo Microsoft. Un sacco di gente
nella nostar base di clienti hanno iniziato usando i PC - io passo una
buona parte di ogni giorno su un PC con Windows. Ancora, la maggior
parte del nostro staff che usa UNIX e' contenta di utilizzare i loro
X-terminal su Solaris, il sistema standard della nostra compagnia. Ma
abbiamo qualcuno che sviluppa sotto Linux, e abbiamo avuto in news
server e un Web server su sistemi Linux. Lo usiamo dove troviamo
conveniente avere un personal system che dia totale controllo ad un
utente intelligente. Penso che questo riassuma l'utilita' di Linux.