Grazie Claudio!

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Editoriale

Grazie Claudio!

Dopo tanto tempo mi accingo a lavorare e a scrivere un editoriale senza il conforto di un prezioso collaboratore: Claudio Cattazzo. Il coordinatore di ILDP e vicedirettore del Journal, difatti, ha dovuto abbandonare i propri impegni con il progetto PLUTO per dedicarsi ad incombenze ben più importanti, che oramai richiedevano troppo tempo per essere seguite con l'attenzione necessaria. Vorrei ringraziare di cuore Claudio per il lavoro attento, meticoloso e generoso che ha svolto in seno al nostro gruppo in questi anni: ho conosciuto poche persone che portino avanti gli impegni presi con una serietà così marcata e meticolosa. Al timone del Journal resta quindi il sottoscritto, mentre per quanto riguarda ILDP il testimone è stato passato a Giulio Daprelà, che ha iniziato a lavorare alacremente subito dopo il suo insediamento: a lui e a tutto il gruppo di traduttori va il mio augurio di buon lavoro.

Veniamo quindi ai contenuti di questo numero:

Alberto Cammozzo ci illustra come effettuare un indice analitico della Costituzione Italiana con gli strumenti dell'informatica libera. Visto che tra poco sarà il 2 giugno, festa della Repubblica, l'articolo cade a fagiuolo!
Rudi Giacomini Pilon, invece, inizia a partire da questo numero una serie di articoli dedicati al monitoraggio dei sistemi in rete, iniziando a descrivere l'utilizzo di Nagios.
Gabriele Zucchetta ci presenta la traduzione di un articolo di Tristan Miller, ricercatore al Centro di Ricerca Tedesco per Intelligenza Artificiale di Kaiserslautern, che spiega come creare splendide slide con LaTeX utilizzando il pacchetto HA-prosper.
Stefano Sasso ci insegna come installare un server basato su Debian Sarge e Samba 3 con backend LDAP perché funga da Primary Domain Controller di una rete Windows.
Tito Rizzo ci fa riflettere sulla effettiva necessità di usare server web pesanti ed avidi di risorse quando per il proprio progetto può essere sufficiente affidarsi ad un programma più semplice e leggero, che magari è in grado di girare senza difficoltà su una macchina datata.
Francisco Yepes Barrera fa una panoramica dei diversi tipi di software libero a disposizione per gli appassionati del gioco degli scacchi: un mondo sconosciuto o quasi per molti di noi (pure per il sottoscritto, scacchista in erba), che può dare molte soddisfazioni ed aprire possibilità impensabili senza l'ausilio di un calcolatore.

Ricordo infine che chiunque volesse collaborare con il PLUTO Journal è il benvenuto (leggete questo documento ed iscrivetevi a questa mailing list per maggiori dettagli).

Buona lettura!

Simone Stevanin

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