next up previous contents index
Next: Esempi Up: dd, il duplicatore di Previous: dd, il duplicatore di

Opzioni

A dire la verità, dd non è proprio diverso dagli altri comandi Unix: è un filtro, che legge per default dall'input standard e scrive sull'output standard. Così, se digitate semplicemente dd al terminale, resta in silenzio aspettando dell'input, e ctrl-C è l'unica cosa sensata da digitare.

La sintassi del comando è la seguente:



dd  [if=file] [of=file] [ibs= byte] [obs=byte] [bs=byte] [cbs=byte] [skip=blocchi]
[seek=blocchi] [count=blocchi] [conv={ascii, ebcdic, ibm, block, unblock,
lcase, ucase, swab, noerror, notrunc, sync}]

Tutte le opzioni hanno la forma opzione=valore. Non sono permessi spazi né prima né dopo il segno di uguale; disturbava, dato che la shell in una situazione del genere non espandeva un nome di file, quindi non ve ne dovete preoccupare. È anche importante riordare che tutti i valori sotto forma di numeri (byte e blocchi qui sopra) possono essere seguiti da un moltiplicatore. Le possibili scelte sono b per blocchi, che moltiplica per 512, k per kilobyte (1024), w per parole (2) e xm moltiplica per m.

La spiegazione delle opzioni è data qui sotto.


next up previous contents index
Next: Esempi Up: dd, il duplicatore di Previous: dd, il duplicatore di
Eugenia Franzoni
1998-09-29