Come in IPv4, gli indirizzi IPv6 possono essere divisi in parte rete e parte host utilizzando le maschere di sottorete (subnet mask).
IPv4 ha dimostrato che in certi casi può essere utile assegnare più di un indirizzo ad una singola interfaccia, ognuno per un differente scopo (alias, multi-cast). Per rimanere estensibile in futuro, IPv6 va oltre e permette l'assegnazione di più di un indirizzo IPv6 ad una stessa interfaccia. Non ci sono attualmente limiti definiti da una RFC se non nell'implementazione dello stack IPv6 (per prevenire attacchi DoS).
Utilizzando un grande numero di bit per gli indirizzi, IPv6 definisce dei tipi basandosi sul valore di alcuni bit iniziali, che speriamo non verranno cambiati in futuro (diversamente dall'attuale IPv4 e la storia delle classi A, B, e C).
Inoltre il numero di bit è separato in una parte rete (i 64 bit più significativi) e in una parte host (i 64 bit meno significativi) per facilitare l'auto configurazione. A tal proposito, una valida URL per mostrare in dettaglio un dato indirizzo IPv6 è il Laboratorio Avanzato Gestione di Rete / Oracolo indirizzo IPv6.